¥Gucci;^

"If you"

GUCCI.
Capitolo due;
*...if you...*

Se per Jimin era stato difficile accettare la sua omosessualità, per Yoongi era stato anche peggio. La sua famiglia gli aveva sempre ricordato la persona perfetta che doveva diventare e L'eccitarsi davanti i ragazzi non constatava questi piani di perfezione. Una volta aveva provato a parlare con Namjoon, il suo migliore amico, ma aveva cambiato strategicamente l'argomento, facendolo sentire sempre più sbagliato. Ovviamente vedere Jimin che la viveva tranquillamente sotto i suoi occhi non aiutò il suo stato d'animo ed iniziò a pensare che, se avesse ignorato la cosa, sarebbe passato tutto. Ovviamente non fu così.

«Hyung ora andiamo da Gucci?» Domandò Jimin appena il maggiore finí di fumare. A lui non piaceva il fumo, preferiva preservare la sua bellezza e poi non li aveva mai ispirato più di tanto, nonostante trovasse particolarmente sexy Yoongi mentre fumava.

«Ma perché ci tieni così tanto?»

«Perché tu ti ostini così tanto a non accompagnarmi?» Jimin sapeva bene che, se il maggiore si metteva qualcosa in testa, era molto difficile persuaderlo.

«Va bene, andiamo!»Disse aprendo lo sportello della macchina. Purtroppo Jimin non era un genio e non aveva mai notato che Gucci fosse proprio affianco ala piazza dove passa no tutti i loro pomeriggi. I due Si incamminarono e, appena il minore realizzò quanto fosse stato vicino a quel negozio, si tirò uno schiaffo sul viso. Entrarono dentro e Jimin stette dietro al maggiore non sapendo dove andare, quel negozio era immenso e c'era pieno di persone di tutte l'età.

«Di sopra di sono cose più carine.» Spiegò Yoongi iniziando a salire le scale con Jimin alle sue spalle. Appena arrivarono al secondo piano il minore iniziò a controllare tutti i vestiti appesi e ne prese alcuni che voleva assolutamente provare.

«Hyung! Come ti sembrano questi?» Domandò mostrando i vestiti che aveva intenzione di comprare, non prima di averli provati però.

«scomodi» Rispose Yoongi continuando a messaggiare col suo telefono. Il minore si ingelosì leggermente quando capí che il suo migliore amico non gli stava prestando attenzione. Si chiese chi stesse parlando per poi realizzare che non fossero affari suoi. Si voltò e andò a chiedere ad un commesso dove fossero i camerini.

«Scusi, dove posso provare questi?» Domandò ad un ragazzo poggiato al bancone intento ad ascoltare musica con gli auricolari. Appena il ragazzo su accorse della presenza di Jimin si levò le cuffie e gli prestò attenzione.

«Come scusa?» Domandò mostrando il suo sorriso composto da due denti da coniglietto. Quello strano ragazzo si leccò le labbra sottili e squadrò completamente Jimin.

«I camerini?»

«Ed io che cazzo ne so? Mica lavoro qui.» Rise quel ragazzo continuando ad usare il suo telefono.

«Jungkook io ho finito, andiamo via?» Urlò una strana ragazza andando verso quello strano ragazzo che, a quanto pare, si chiamava Jungkook. Notò quanto fosse bella quella ragazza e si chiese se stesse insieme a quello strano ragazzo dai denti da coniglio. Ovviamente non per la ragazza, lui voleva provarci con Jungkook.«Chi è lo zucchero filato?»

«Ragazzi ha detto Tae che farà tardi questa sera, iniziamo ad andare?» Domandò un'altra ragazza aggiungendosi ai due.

«Io vengo con te, tu che fai Jungkook?» Chiese la ragazza di prima ma la mente di Jungkook sembrava concentrata su altro. Provò a guardare nella sua direzione e notò un cartello con su scritto camerini e vi si precipitò dentro.