Avevo appena incontrato un ragazzo licantropo, mi aveva parlato e detto che sono bella e poi lui era bellissimo. TROPPE COSE INSIEME. A un certo punto vidi che stava iniziando a venire scuro in cielo all'ora mi alzai e andai verso casa ancora stordita per tutto.
Appena arrivata a casa mia mamma mi guardò e mi chiese
-Come stai tesoro? Hai una faccia come se ti fosse successo qualcosa- mia mamma conosceva benissimo le mie emozioni e le capiva solo guardandomi il viso e le mie espressioni.
-Tutto bene mami. Non mi è successo niente è che avevo paura di essere tornata a casa troppo tardi e magari mi sgridavi- bugia, stavo diventando una bugiarda.
-Piccola non ti preoccupare non mi arrabbio- la guardai e fui sorpresa di tutta quella gentilezza, di solito si arrabbiava.
-Vado a dormire sono stanca. Notte mami- le dissi con voce stanca.
-Notte piccola- rispose lei. Andai in camera mia e mi chiusi dentro. Mi misi il mio pigiama, cioè pantaloncini e maglietta a maniche corte, e andai a sdraiarmi. Anche se ero stanca ci misi molto ad addormentarmi perchè continuai a pensare a lui, ma il sonno prese il sopravvento e man mano mi addormentai.
Il giorno dopo mi svegliai molto presto ma il cielo era gia chiaro così mi venne l'idea di fare una passeggiata.
-Mami posso andare a fare una passeggiata? Intanto c'è bel tempo- dissi a mia mamma che stava stirando.
-Sì, vai pure- disse mia mamma con un'espressione strana in viso come perchè-vuoi-fare-una-passeggiata, feci finta di non aver visto quell'espressione e dissi
-Grazie mami-. Mi vestii, andai davanti allo specchio e mi lavai la faccia, i denti, mi misi un filo di trucco e uscii di casa.
Speravo proprio che Lucas fosse nei paraggi ma non ne ero certa, lo speravo e basta. Mi incamminai e come la sera prima mi misi sotto la grande quercia.
Il cielo era limpido, sentivo tutti i rumori, era molto rilassante.
Ad un certo punto mi stancai di stare seduta sotto la quercia, all'ora mi alzai e andai a fare un giro nei campi e mi ricordai che potevo andare nel mio bosco, non era il mio era della mia famiglia e ce lo passavamo di generazioni in generazioni come con la casa.
Mi incamminai verso il bosco. Arrivai e mi accorsi che era diventato bellissimo, aveva un'aria cupa ma bella non come i soliti boschi noiosi, ok stavo sparando cazzate ma che ci potevo fare ero fatta così.
Entrai nel bosco, non me la ricordavo così grande .
Mi guardai in giro e vidi un grande albero non sapevo bene che tipo di albero fosse ma era enorme e doveva essere vecchio.
Mi ricordai che mio nonno amava tantissimo quella quercia, da piccina mi raccontava tante e dico veramente tante favole e storielle sul paranormale, per questo poi mi appassionai ad esso.
Con molta curiosità mi avvicinai per vedere meglio l'albero e vidi che c'era una sorta di maniglia nascosta, guardando meglio c'era una porta, una grande porta bellissima ed era intagliata con simboli bellissimi, li avevo già visti simboli del genere ma..diamine!!! perché non riusciva a venirmi in mente.
Quindi provai ad aprirla ma era bloccata, serviva una chiave e lì mi ricordai subito dove li avevo visti, prima di morire mio nonno mi aveva lasciato una chiave con dei minuscoli simboli uguali, identici, e mi aveva detto:
《Piccola, questa chiave è molto importante. Tienila sempre vicino al tuo cuore, un giorno ti servirà.》 mi ricordavo ancora le parole precise.
All'ora non avevo capito il significato di quelle parole ma la chiave l'avevo attaccata a una catenella così ce la avevo sempre vicino al cuore, ero veramente legata a lui, e in quel momento avevo capito che mio nonno mi aveva nascosto qualcosa o magari sono sempre stata io a non accorgermene ma sta volta avrei scoperto cosa.
Sfilai la chiave dalla catenella e la misi nella serratura, la feci girare e la porta si aprii.
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Un'incontro inaspettato
Hombres LoboLucy ha quattordici anni. Una sera esce di casa per fare una passeggiata e incontra un ragazzo diverso,insolito.