Capitolo 22

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«Sono io.»

Eh?

«Eh? Scusa ma tu non ti chiami Kim Taehyung? Ho sbagliato persona o cosa?» dissi disorientato al massimo. Lui si chiama Kim Taehyung fino a prova contraria, a meno che non sia un pazzo psicopatico che si chiama in un modo e si presenta in un altro.

«Quando ero bambino mi facevo chiamare così nella mia vecchia città, quindi "X"- disse imitando delle virgolette con le dita - deve essere qualcuno di lì» ragionò ad alta voce, poi continuò, «Quindi vuol dire che mi hanno trovato.. - una nota di paura, rabbia e terrore si insinuò nella sua voce -. Quindi se mi hanno trovato.. Devi andartene da qui.»

Il mondo sembrò crollarmi addosso in un secondo.

«Come prego?» dissi sperando che scherzasse, sentendo già gli occhi pizzicare.

«È colpa mia tutta questa storia, non so se c'entri anche tuo padre, ma se è chi penso io non puoi stare con me. Devi andartene, e stare al sicuro. Non posso permettere che ti facciano del male.» Si avvicinò e mi abbracciò cercando di rendere il colpo meno forte, ma era praticamente impossibile.

«Tae ma si può sapere che cazzo stai dicendo, eh? Chi è che ti ha trovato? E perché dovrei andarmene e mettermi al sicuro? E secondo te io so che sei in pericolo e io me ne vado per salvare me stesso e abbandonare la persona che amo a non so chi? Ma ti è dato di volta il cervello?!» dissi alzando la voce e staccandomi dall'abbraccio, guardandolo con rabbia mentre le lacrime scorrevano sul mio viso.

«Non voglio che nessuno ti faccia del male..»

My Savior | VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora