3. Gay

2.9K 108 153
                                    

Inizia ad accarezzarmi il viso e lasciarmi baci bagnati sul collo.

Allora quella sensazione era... .

Amore.

Ho sempre considerato questo sentimento rapporto fra uomo e donna ma non pensavo mai che potevo diventare così.

Fino ai tempi delle medie avevo una cotta per la mia migliore amica Chiara, e aveva lo stesso carattere di Lorenzo.

Era stupenda.

Capelli castani che le scendevano fino alle spalle, occhiali neri rotondi, occhi castani che erano leggermente a mandorla.
Pelle candida come la neve e un sorriso che lasciava mozzafiato.

E poi c'era la sua migliore amica, Sara.
Una riccia castana con occhi dello stesso colore, al contrario di Chiara, lei era gentile e solare.
Anche lei un sorriso meraviglioso.

Erano molto affiatate.

Ma un giorno vidi una macchia scura sul collo di Sara, di fatti le chiesi cosa fosse e lei mi rispose che era un "livido".

Certo.

La presi per i polsi e lei dopo un po' mi confessò che era un succhiotto.
Mi venne un piccola fitta all'altezza del petto.
Ero innamorato anche di lei.

E non riuscivo a decidermi chi tra le due dovevo scegliere.

Quando ci dividemmo per le nostre strade, fu molto difficile affrontare la perdita delle persone che più amavo.

E poi all'inizio dell'Università ho incontrato Lorenzo, che mi ha fatto dimenticare sia Chiara che Sara.

Chissà Sara come avrà fatto a sopportare una tipa dello stesso carattere di Lorenzo.

«Facciamo stasera piccoletto...» mi lascia un succhiotto sul collo ed esce dal bagno.

La mia erezione continua a battere sui pantaloni, come se volesse esplodere da un momento all'altro.

Mi metto davanti allo specchio e mi scompiglio i capelli.

«Dannazione... Ma dovevo proprio innamorarmi di lui?!» sbatto la mano sul lavandino.

Mi sbottono i pantaloni e faccio scendere la cerniera cominciando ad ansimare.

Mi abbasso i boxer e prendo il mio membro cominciando a masturbarlo.
È una forma di sfogo e non so cosa fare.

D'improvviso sento una mano sopra la mia e una piccola risatina.

«A quanto pare hai bisogno di una mano... Sfigato?» prende il mio membro e comincia ad andare su e giù con il ghigno sul volto.

Non so perché... Ma in questo momento, la parola sfigato non mi dispiace affatto.

Cominciamo ad ansimare entrambi e lui è completamente nudo.

Ingoio la saliva e lui continua con i movimenti.

D'un tratto mi prende il viso e mi bacia continuando sempre con i movimenti.

Mi prende per i polsi sempre continuando a baciarmi e mi sbatte contro le mattonelle fredde del bagno.

Mi toglie la maglia.

Siamo entrambi nudi a baciarci e strusciarci contro il membro dell'altro.

«L-Lore...» ansimo tra un bacio e l'altro.

Nemmeno mi da il tempo di parlare che mi ritrovo sul pavimento ad ansimare come un pazzo.

Mi lascia dei baci e mi stringe i capezzoli.
Le sue mani affusolate si ritrovano a percorrere il mio corpo robusto.

«Sei così eccitante piccolo...» mi dice con voce rauca, sempre continuando a masturbarmi.

Allora, è così che ci si sente.

Con lui mi sento bene, come se i suoi insulti in fondo fossero parole d'amore.

«Ti odio da morire Pietro...» mi dice vicino alle labbra.

Mi vengono i brividi a questa frase e forse questo ti odio potrebbe diventare anche un ti amo.

«Anche io ti odio Lorenzo...» dopo questa frase ci baciamo e poi comincia a spingere.

Si sentono solo i nostri gemiti, i nostri ansimi, i nostri schiocchi di labbra e le lingue che danzano dentro le nostre bocche.

Man mano aumentano le spinte ed io mi muovo a ritmo scompigliando i suoi capelli castani.

Fa incrociare le nostre mani e più aumentano le spinte, più aumenta la stretta.

Mai avrei pensato di diventare gay.

Mai.

E invece.... .

«Vieni per me... Piccolo» dice tra gli schiocchi.

Veniamo entrambi gemendo il nome dell'altro e Lorenzo si accascia vicino a me.

«Devo ammettere che sei dotato...» dico con il fiatone.

«Anche tu non sei male frocetto » ed ecco che ritorna l'antipatico di sempre.

«Lori?» «Dimmi» «È solo sesso?» a questa domanda c'è un piccolo momento di silenzio.

«Chissà...» si alza e mi prende in braccio come una sposa.

«Ti porto a letto» divento rosso alla sua frase.

«A dormire» dice con freddezza.

Vabbè, si sa che è bipolare.

Mi faccio posare a terra e ci facciamo una doccia veloce per levare lo sperma da dosso.

«Pulisci tu, io vado a letto» dice mettendosi solo in pantaloni facendo scoprire i pochi addominali che ha.

Nonostante sia così magro ha pur sempre un bel fisico.

Se ne va dal bagno ed io sbuffo sonoramente, prendo lo straccio e pulisco.
Dopo aver pulito per bene mi metto anche io dei pantaloni e vado a letto sfinito.

«Notte piccolo...» sussulto leggermente e mi lascia un bacio veloce sulla fronte per poi andare nella sua camera.

MA È CICLATO QUEL RAGAZZO O COSA?!

Lo guardo mentre esce e mi addormento.




















CAPITOLO ALQUANTO GAY HAJDJDJDKAKKDJFJF ADDORO ok.

Spero vi sia piaciuto ed io vado a completare il download di life is strange ciao.

~Sara

Ogni insulto è un ti amo... || PietrenzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora