Inizia ad accarezzarmi il viso e lasciarmi baci bagnati sul collo.
Allora quella sensazione era... .
Amore.
Ho sempre considerato questo sentimento rapporto fra uomo e donna ma non pensavo mai che potevo diventare così.
Fino ai tempi delle medie avevo una cotta per la mia migliore amica Chiara, e aveva lo stesso carattere di Lorenzo.
Era stupenda.
Capelli castani che le scendevano fino alle spalle, occhiali neri rotondi, occhi castani che erano leggermente a mandorla.
Pelle candida come la neve e un sorriso che lasciava mozzafiato.E poi c'era la sua migliore amica, Sara.
Una riccia castana con occhi dello stesso colore, al contrario di Chiara, lei era gentile e solare.
Anche lei un sorriso meraviglioso.Erano molto affiatate.
Ma un giorno vidi una macchia scura sul collo di Sara, di fatti le chiesi cosa fosse e lei mi rispose che era un "livido".
Certo.
La presi per i polsi e lei dopo un po' mi confessò che era un succhiotto.
Mi venne un piccola fitta all'altezza del petto.
Ero innamorato anche di lei.E non riuscivo a decidermi chi tra le due dovevo scegliere.
Quando ci dividemmo per le nostre strade, fu molto difficile affrontare la perdita delle persone che più amavo.
E poi all'inizio dell'Università ho incontrato Lorenzo, che mi ha fatto dimenticare sia Chiara che Sara.
Chissà Sara come avrà fatto a sopportare una tipa dello stesso carattere di Lorenzo.
«Facciamo stasera piccoletto...» mi lascia un succhiotto sul collo ed esce dal bagno.
La mia erezione continua a battere sui pantaloni, come se volesse esplodere da un momento all'altro.
Mi metto davanti allo specchio e mi scompiglio i capelli.
«Dannazione... Ma dovevo proprio innamorarmi di lui?!» sbatto la mano sul lavandino.
Mi sbottono i pantaloni e faccio scendere la cerniera cominciando ad ansimare.
Mi abbasso i boxer e prendo il mio membro cominciando a masturbarlo.
È una forma di sfogo e non so cosa fare.D'improvviso sento una mano sopra la mia e una piccola risatina.
«A quanto pare hai bisogno di una mano... Sfigato?» prende il mio membro e comincia ad andare su e giù con il ghigno sul volto.
Non so perché... Ma in questo momento, la parola sfigato non mi dispiace affatto.
Cominciamo ad ansimare entrambi e lui è completamente nudo.
Ingoio la saliva e lui continua con i movimenti.
D'un tratto mi prende il viso e mi bacia continuando sempre con i movimenti.
Mi prende per i polsi sempre continuando a baciarmi e mi sbatte contro le mattonelle fredde del bagno.
Mi toglie la maglia.
Siamo entrambi nudi a baciarci e strusciarci contro il membro dell'altro.
«L-Lore...» ansimo tra un bacio e l'altro.
Nemmeno mi da il tempo di parlare che mi ritrovo sul pavimento ad ansimare come un pazzo.
Mi lascia dei baci e mi stringe i capezzoli.
Le sue mani affusolate si ritrovano a percorrere il mio corpo robusto.«Sei così eccitante piccolo...» mi dice con voce rauca, sempre continuando a masturbarmi.
Allora, è così che ci si sente.
Con lui mi sento bene, come se i suoi insulti in fondo fossero parole d'amore.
«Ti odio da morire Pietro...» mi dice vicino alle labbra.
Mi vengono i brividi a questa frase e forse questo ti odio potrebbe diventare anche un ti amo.
«Anche io ti odio Lorenzo...» dopo questa frase ci baciamo e poi comincia a spingere.
Si sentono solo i nostri gemiti, i nostri ansimi, i nostri schiocchi di labbra e le lingue che danzano dentro le nostre bocche.
Man mano aumentano le spinte ed io mi muovo a ritmo scompigliando i suoi capelli castani.
Fa incrociare le nostre mani e più aumentano le spinte, più aumenta la stretta.
Mai avrei pensato di diventare gay.
Mai.
E invece.... .
«Vieni per me... Piccolo» dice tra gli schiocchi.
Veniamo entrambi gemendo il nome dell'altro e Lorenzo si accascia vicino a me.
«Devo ammettere che sei dotato...» dico con il fiatone.
«Anche tu non sei male frocetto » ed ecco che ritorna l'antipatico di sempre.
«Lori?» «Dimmi» «È solo sesso?» a questa domanda c'è un piccolo momento di silenzio.
«Chissà...» si alza e mi prende in braccio come una sposa.
«Ti porto a letto» divento rosso alla sua frase.
«A dormire» dice con freddezza.
Vabbè, si sa che è bipolare.
Mi faccio posare a terra e ci facciamo una doccia veloce per levare lo sperma da dosso.
«Pulisci tu, io vado a letto» dice mettendosi solo in pantaloni facendo scoprire i pochi addominali che ha.
Nonostante sia così magro ha pur sempre un bel fisico.
Se ne va dal bagno ed io sbuffo sonoramente, prendo lo straccio e pulisco.
Dopo aver pulito per bene mi metto anche io dei pantaloni e vado a letto sfinito.«Notte piccolo...» sussulto leggermente e mi lascia un bacio veloce sulla fronte per poi andare nella sua camera.
MA È CICLATO QUEL RAGAZZO O COSA?!
Lo guardo mentre esce e mi addormento.
CAPITOLO ALQUANTO GAY HAJDJDJDKAKKDJFJF ADDORO ok.
Spero vi sia piaciuto ed io vado a completare il download di life is strange ciao.
~Sara
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Ogni insulto è un ti amo... || Pietrenzo
Fanfiction«E solo insultandoti capirai l'amore che provo per te»⭐