4. Ricordi

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«SEI SOLO UNO SFIGATO! VA VIA DALLA MIA VITA! NON MI INTERESSA DI TE!»

Mi sveglio di colpo sudato e con il cuore che mi batte a mille.

Mi alzo ed esco fuori al balcone a prendere un po' d'aria.

La testa mi scoppia da morire e il cuore non vuole smettere di andare come una macchina da corsa.

«Pietro...» sento qualcuno che mi abbraccia da dietro.

Sobbalzo e mi giro immediatamente.

«Che hai, ti vedo strano» mi dice quasi in un sussurro.

Aspetta... Sbaglio o si sta preoccupando per me? E mi ha chiamato persino per nome... .

«Piuttosto tu Lori... Stai bene?» gli tocco la fronte.

«Mhh... Per caso ti preoccupi per me dolcezza?» mi dice con un piccolo ghigno sul volto.

Continuerò a ripetere che questo ragazzo è BI-PO-LA-RE!

Non riesco a capirlo, prima mi prende in giro, poi facciamo sesso e poi si preoccupa per me.

Bah, chi lo capisce è un Dio.

D'un tratto mi sento mancare l'intero corpo e poi buio.

«Sta lontano dalla mia vita... Ti consideravo un amico, un fratello che avrei sempre voluto ma non pensavo che eri così...»

Mi sveglio nuovamente di colpo e il sudore sulla fronte.

Mi trovo in una stanza bianca e nera con il letto dello stesso colore e un comodino nero.

Una stanza abbastanza elegante direi.

Provo ad alzarmi ma mi ritrovo con delle corde ai polsi.

Cerco di liberarmi ma poi sento una porta aprirsi.
Comincio a tremare e indietreggiare verso le sbarre del letto altrettanto nere.

«Adesso cosa vuoi fare eh? Vuoi scappare? Dimmelo! » mi fissa con i suoi occhi scurissimi che mi provocano dei brividi lungo la schiena.

«C-chi sei...» dico con voce flebile.

«Non ti ricordi? Sono la tua amica...» fa una piccola pausa «Chiara» mi sorride maligna.

«Io non ti ho fatto nulla... Ti giuro che non ho fatto niente!» vedo che sta per saltarmi addosso ma mi risveglio di nuovo sudato e il cuore a mille.

Sono solo in una stanza buia con una luce rossiccia.

«Ma dove cazzo sono...» mi risveglio di nuovo in un letto.

Un'altra stanza buia però con una luce giallognola.

Sento dei passi avvicinarmi a me.

«Non potrai mai più uscire...» un colpo al cuore e mi risveglio di nuovo.

Ma che cazzo sta succedendo?! Sto impazzendo!

Mi alzo ma mi ritrovo di nuovo legato.

«FATEMI USCIRE DA QUI!» urlo e mi risveglio con il viso di Lorenzo preoccupato.

«Ehi... È tutto apposto?» mi dice accarezzandomi i capelli ricci.

Prima lo stronzo, poi il pervertito, poi il maniaco sessuale, poi l'indifferente, poi il preoccupato e poi il dolce.

MA CRISTO SANTO!

«Lorenzo... Posso abbracciarti?» chiedo con le lacrime agli occhi.

«So che sarò uno stronzo ma quando voglio so essere anche dolce» e per la prima volta vedo il suo sorriso sincero.

Wow... È stupendo... .

Lo abbraccio e lo stringo a me e comincia ad accarezzarmi i capelli con movimenti delicati.

«Allora frocetto... Ti senti meglio?» ridacchia.

Ridacchio anche io ma ritorno subito serio.

«Lori, non so cosa mi sta succedendo ma... Credo che mi stia ricordando delle cose che non volevo ricordare...»
















Allora.

È un po' confusionario sto capitolo ma vabbe.

So che vi piace la storia e tutto ma CRISTO ANCHE SU THIS CRUSH HAHAHAHA!

Voi un giorno mi farete morire dal ridere, io non ho parole.

Vi amo💙

~Sara

Ogni insulto è un ti amo... || PietrenzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora