IO PRIMA DI TE |DRAMIONE|

Capitolo 42

Il primo amore non si scorda mai.

Ginny e Blaise e decisero di fare una cerimonia privata, non erano ancora in grado di festeggiare.
Si trovavano alla Tana, immersi nel verde giardino, graziose sedie di legno bianco, un arco di rose dorate, i due amanti si trovavano l'uno difronte all'altra, stringendosi delicatamente la mano.
La cerimonia durò una mezzoretta, un lieve sole si intravedeva, eppure quel giorno l'amore aveva vinto.

La mancanza di Hermione e Draco la si percepiva, il discorso dei testimoni l'avrebbero fatto loro due, rivelando cose imbarazzanti degli sposi, ma tutto questo non accadde.

Il pranzo fu normale, sereno , calmo. Le uniche risate provenivano dai piccoli di casa, giocavano rincorrendo gli gnomi che c'erano in giardino.
Scorpiuns Malfoy era seduto in braccio al nonno, Lucius Malfoy, si era tagliato i suoi lunghi e amati capelli biondi, adesso li portava corti, con una piccola barbetta.

" Non vai a giocare? " chiese l'uomo al nipote, che rimaneva fermo sulla sua sedia a sgranocchiare qualche verdura.
" Papá, diceva sempre che dovevo mangiare tutto... " bisbigliò il piccolo, guardando con gli occhi lucidi il nonno.
" Draco avrebbe voluto che tu giocassi, Scorp, alzati e vai con gli altri bambini."
" Non voglio deluderlo. "
" Lucius, lascia stare... " la voce dolce di Narcissa Malfoy, arrivò come un soffio al marito, senza dire nulla le rivolse uno sguardo triste.

Blaise e Ginni, ballavano nel giardino, abbracciati.
Nessuno dei due, avrebbe mai creduto di poter arrivare a questo giorno.
Entrambi avevano perso una parte della loro vita, Hermione e Draco sarebbero stati per sempre legati ai due sposini.
Ne avevano passate tante insieme, Hogwarts era stata una tappa fondamentale della loro vita, la guerra aveva cambiato tutto, Voldemort aveva distrutto tutto, ma Savitar era stato letale.

" Andiamo via, Blaise " sussurrò la rossa, rimanendo abbracciata al marito.
" Dove vuole andare? Signora Zabini? "
" Ovunque, basta che stiamo insieme. "

Blaise la baciò con tutto l'amore che possedeva nel corpo, era stata il suo primo amore, ma non era stato facile ammetterlo a sè stesso. Lui purosangue e con una madre da gestire, cambiava marito troppo spesso, aveva deciso di non marchiarsi e non far marchiare neanche lui per estetica. Con l'occasione della guerra, il suo quinto marito morì - ucciso nella battaglia di Hogwarts, per lui fu un sollievo - ma stranamente per la madre no, lei lo amava davvero. Non sarebbe mai stato all'altezza di Ginevra Weasley e poi lei stava con il salvatore del mondo magico. Quando il giorno del matrimonio, Harry Potter non si presentò e la lasciò sola all'altare capiva che avrebbe avuto una speranza, e invece Theodore Nott gli e la rubò.
Continuava ad amarla in silenzio, amava osservarla quando lei guardava altrove, il suo profumo, i suoi occhi blu come il mare per lui erano una droga.
Solo Draco sapeva dell'amore che Blaise provava per Ginni Weasley dai tempi della scuola, dal terzo anno precisamente.
Adesso non doveva più lottare conto nessuno, adesso era sua, finalmente era fra le sue braccia, la stringeva forte a sè, poteva sentire il battito del suo cuore, la baciava perché amava farlo, ma lo faceva anche per confermare che non era un sogno, ma pura realtá.
Draco sarebbe stato così fiero di lui.

                                                          *

Berry Allen era tornato a Londra, aveva fallito, aveva perso tutto.
Ron Weasley lo arrestò e fu scortato ad Azkaban con la pena di morte.
Ma sembrava tutto così semplice, qualcosa non quadrava, dovevano organizzare un processo, Blaise fu costretto a lasciare Gin a casa dei suoi, I Malfoy rimasero anche loro alla Tana, per sicurezza e per evitare situazioni sgradevoli, anche se Lucius avrebbe preferito andare al Ministero .
" Harry, da dove è sbucato Allen? " domandò Blaise, guardandolo con disprezzo attraverso il veto magico.
" Ron, l'ha trovato che vagava a Diagon Alley "
" Ma come è arrivato a Diagon Alley? È un babbano, i babbani non possono vedere nulla no? "
" Be' lo credevo anch'io, ma questo non spiega come ha fatto... cioè lui è stato qui ha lavorato con noi...se era un babbano non avrebbe potuto no? "
" E se avesse usato la magia di qualcun altro? " disse una terza voce. Micheal Conner, entrò nella stanza.
" Non possiamo escluderlo sarebbe comunque una risposta.. " borbottò Harry, sedendosi su una sedia nera di pelle.
" Io non ho capisco, Ron che ci faceva a Diagon Alley? Insomma non era al matrimonio con voi?" La domanda di Conner aveva un senso, fu un lampo di luce nei loro cervelli, si guardarono in faccia terrorizzati e dissero insieme : " Oh mio dio, Scorpiuns! "