|Vi avviso che questo capitolo contiene scene di sesso, abbastanza dettagliate. Se qualcuno di voi non se la sente di leggerle, è libero/a di saltare quella parte|
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THOMAS
Non riuscii a chiudere occhio per via dell'imminente appuntamento che Jennifer aveva con Charlie. Un tempo eravamo amici poi, non ricordo nemmeno quando, diventammo rivali.
Al mattino mi alzai molto presto e, non sapendo che fare, decisi di andare a correre un po'. Ne avevo un gran bisogno. Indossai la tuta ed uscii. Iniziai a correre per le vie della città e mi diressi verso Central Park. Successivamente ritornai in albergo dove, raggiunta la mia stanza, andai a fare la doccia, mi preparai per poi scendere al piano terra dove si trovava la sala riunioni messa a disposizione dall'albergo. Durante lo svolgimento del meeting, pensavo sempre a Jennifer, a cosa stesse facendo in quel momento e a cosa avrebbe fatto quella sera. Arrivò l'ora di pranzo e ci fu una pausa. Insieme a Brian e Matthew andai al ristorante dell'albergo, prendemmo posto a uno dei tavoli liberi, ordinammo il pranzo e nel frattempo parlammo un po'.
«E così stasera Jenny uscirà con Charlie. Sei preoccupato?», domandò Brian.
«Per cosa?». Finsi di non sapere a cosa si riferisse.
«Conosciamo tutti com'è Charlie con le donne. Ti ricordi che lo avevamo soprannominato "usa e getta"?!», disse Matthew. Brian ridacchiò.
«So com'è è fatto Charlie, ma penso di conoscere sufficientemente bene Jennifer. Non credo che possa cedere facilmente ai corteggiamenti di Smith», dissi sicuro.
«Lo spero per te», disse Matthew. «Deve piacerti davvero molto!»
«Non immaginate quanto. La notte penso a lei e non riesco a chiudere occhio»
«Si vede Tom», disse Brian dandomi una pacca sulla spalla. «Ma cerca di non esagerare. Devi essere fresco e sveglio durante le riunioni. Ho visto che ogni tanto sonnecchiavi, sei fortunato che tuo padre non se ne sia accorto, conoscendolo ti avrebbe preso a calci nel sedere», aggiunse.
Finito il pranzo, la riunione riprese il suo corso; una volta terminata definitivamente, andai in camera per riposarmi un po'. Feci un sogno strano. Sognai Jennifer a letto con Charlie. Mi svegliai di soprassalto e tutto sudato. Stavo esagerando! Non potevo andare avanti così. Andai di nuovo a farmi la doccia per rinfrescarmi un po' e mentre mi stavo asciugando, sentii il mio cellulare squillare.
«Pronto?», risposi.
«Tom, disturbo?»
«No, dimmi pure Matt»
«Io, Brian ed Hayley abbiamo deciso di uscire tutti insieme stasera. Ci chiedevamo se ti andava di venire con noi», propose il mio amico.
«Per me va bene»
«Perfetto! Passiamo a prenderti tra un'ora», disse prima di chiudere la chiamata.
Controllai l'orario e visto che era presto guardai un po' di TV. Successivamente mi preparai per uscire, poi i ragazzi mi vennero a prendere. Decidemmo di andare in un pub dove, tra una birra e l'altra, scambiammo qualche chiacchiera, chiedendo ad Hayley come si trovava alla sede centrale. Quando la serata arrivò a conclusione, rientrammo in albergo. Stavo per dirigermi nella mia stanza, quando pensai di passare a salutare Jennifer. In realtà volevo verificare che fosse sola e che l'appuntamento si fosse concluso con un nulla di fatto. Mi diressi immediatamente verso la sua stanza, quando arrivai rimasi senza parole. Vidi lei e Charlie che si baciavano. Provai un terribile dolore. Non poteva essere vero! Charlie se ne andò e lei entrò nella sua camera. Mi avvicinai, fermandomi davanti alla sua porta.
Cosa ci faccio qui? Non so se sono pronto per affrontare la verità, eppure li ho visti scambiarsi un bacio. È chiaro che tra loro sia nato qualcosa, pensai. Alla fine mi decisi a bussare.
«Thomas? Che ci fai qui?», domandò con aria stupita.
«Disturbo? Forse è meglio se me ne vado, volevo solo augurarti la buonanotte», dissi. Feci per andarmene, ma mi fermò.
«No, vieni. Entra pure!», il suo invito mi colse di sorpresa, mai quanto il tono di supplica in cui lo disse. Entrai e mi guardai un po' attorno. Mi sedetti su una poltrona e la guardai. Era davvero bella con quel vestito.
«Posso offrirti qualcosa?», mi domandò.
Feci cenno di no con la testa, poi si sedette sul letto, di fronte a me.
«A cosa devo questa tua visita?», domandò con sguardo indagatore.
«Ero di passaggio e ho pensato di passare a controllare che stessi bene», ammisi troppo schiettamente.
«Volevi sapere come è andata con Charlie... », la sua era più un'affermazione che una domanda. Non risposi, anche perché ci aveva preso in pieno.
«È andato tutto bene. È stata una bellissima serata e mi sono divertita molto», disse.
«Mi fa piacere», dissi semplicemente. Non sapevo che altro dire.
«Tu? Che hai fatto di bello?», domandò lei.
«Sono andato a bere qualche birra con Matt, Brian ed Hayley. Anche noi ci siamo divertiti»
«Sono contenta per te»
Ci fu una lunga pausa durante la quale nessuno dei due parlò. Non facevo altro che girarmi i pollici, poi Jennifer ruppe il silenzio.
«Thomas, come mai sei qui? Non fraintendermi, la cosa mi fa piacere, ma è chiaro che il motivo per cui sei venuto è un altro…»
«Sono qui per un motivo preciso infatti... »
«Ovvero? Ti ascolto»
«Vi siete baciati, ho visto tutto», dissi senza aggiungere altro.
«Sei geloso? Ti dà fastidio?», mi incalzò lei. «E comunque è stato solo un bacio sulla guancia... Uscendo con Charlie ho capito che non è il mio tipo», precisò.
Non risposi.
«Thomas?», mi esortò.
Continuai a tacere.
«Che ti succede?», era accanto a me. Neanche me ne ero accorto.
«Thomas, dimmi la verità. Davvero sei geloso di Charlie?», mi domandò con aria dolce.
«Sì», ammisi. Tenni lo sguardo fisso sul pavimento, come se temessi di incrociare i suoi occhi. Se l'avessi guardata in faccia, anche per un breve istante, non avrei saputo mantenere il mio autocontrollo.
«Perché?», mi domandò in tono di sfida.
«Lo sai»
«Dimmelo», mi supplicò.
«Sono innamorato di te», dissi e alzai lo sguardo verso di lei, la vidi sorridermi.
Avvenne tutto all'improvviso. Sentii le sue labbra sulle mie. Non mi sembrava vero.
Questo è sicuramente un sogno! É troppo bello perché possa essere vero, pensai. Le sue labbra sulle mie però, erano vere, così come i sentimenti che provavo per lei.
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A Lawyer in Love
RomanceJennifer Joyce lavora presso uno studio legale della sua città, Chicago. A seguito di una proposta indecente da parte del suo datore di lavoro, si licenzia e decide di partire per Los Angeles. All'inizio lavora nella libreria di una sua amica che l...