4- Amore Doloroso

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-Non mi riferivo a questo

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-Non mi riferivo a questo. Sostengo che i vampiri creassero i bambini immortali per assomigliare agli umani.-
Lo lascio metabolizzare quella che a uno come lui potrebbe sembrare una blasfemia.
-Hai sospirato, senza alcuna necessità da parte del tuo organismo di farlo. Per quale motivo? Perchè tutte le sere ci diamo la buonanotte e corichiamo consapevoli che non dormiremo? Ciò probabilmente valeva anche per la madre di Irina, che, desiderava ardentemente un fanciullo piccolo da accudire, sicuramente assieme a un vampiro.-
-Non ti azzardare, Jane, ad accusarmi di voler essere ridotto in uno di quei sciocchi esseri malandati e inutili chiamati umani.-
Sospiro a mia volta, piantando gli occhi nei suoi, che azzurri mi incutono meno timore del solito.
-Non dico questo, semplicemente, noi tutti eravamo umani a nostra volta e non ci siamo mai liberati di certe abitudini, come per esempio il desiderare una famiglia.-
-Forse hai ragione.-
Si arrende, sussurrando appena, mentre la sua pelle, la più luminosa di tutte, brilla in tutto il suo splendore.
-Caius, ho un dubbio da una decina di anni, nessun manuale riporta delle spiegazioni dignitos...-
Mi interrompe.
-Chiedi pure.-
-I vampiri non possono procreare? Chiaramente non un umano visto che non mangiamo, il sangue non ci scorre nelle vene, siamo clinicamente morti e di conseguenza non si formerebbe alcuna placenta, ma non potrebbe nascere un vampiro? Senza essere morso come i bambini immortali.-
Un sorriso triste si fa spazio sul suo volto, dai tratti taglienti, e spero di non essermi scavata la fossa da sola con tale quesito.
-Come in ogni aspetto, ad esempio la velocità e la forza, anche il nostro amore, è amplificato rispetto a quello umano. Ridotto, infatti i vampiri possono amare incondizionatamente solo una persona nell'arco della loro esistenza, pregando di essere ricambiati e che essa non decida di morire abbandonandoli.-
Una smorfia di dolore si fa spazio sulle sue labbra.
E dalla pietà per lui vorrei tranquillizzarlo accarezzandogli il volto, sciogliendo la tensione da quelle gote scolpite da Michelangelo.
-Se due vampiri procreassero, il neonato ucciderebbe sua madre dopo o addirittura durante il parto, a causa dello sforzo immane e del dolore provato da essa. Il padre, di conseguenza, sarebbe spinto a uccidere a sua volta il suo stesso bambino, causa della morte della sua ragione di vita, se così possiamo definirla, e successivamente morirebbe di dolore. I vampiri sono egoisti, nessuno di noi è mai riuscito ad amare così tanto qualcuna da riuscire a sopportare la sua volontà e occuparsi del figlio senza eliminarlo, educandolo con estrema pazienza poiché come con i bambini immortali, risulterebbe davvero stancante e eterno farlo.-
Termina, osservando davanti a se.
-Affascinante come questo porti anche noi agli estremi, prima estremamente felici, poi estremamente arrabbiati, poi estremamente stanchi. Affascinante ma allo stesso talmente terribile da vivere. Spero che Alec resti zitello.-
Caius ridacchia, e la sua risulta un suono celestiale.
-Dovrebbe sperarlo a sua volta, ho sentito pensieri poco docili dai miei colleghi su di te.-
Se potessi arrossirei e con tutta l'audacia che ho in corpo gli chiedo come sia amare e essere amati, da qualcuno che non sia un parente.
-È straordinario. Senti di poterti abbandonare completamente all'altro, poiché sei certo non ti tradirà. C'è una complicità tale che l'altra persona troverà estremamente attraenti i tuoi difetti e saprà alla perfezione quando dirtelo. Devo confessarti giovane Jane, che mi infastidisce essere più luminoso e pallido degli altri vampiri, ma lei mi ripeteva in continuazione di essere stupendo, e mi sentivo veramente stupendo. Ricordo che baciava le vene visibili sui miei polsi, a causa della mia pelle quasi trasparente, e riuscivo ad amare anche esse, nonostante ci siano stati giorni in cui avrei desiderato lacerarmi le carni a morsi.-
Sospira, mentre sento il mio cuore stringersi anche se non è possibile.
-Ed a mia volta voglio rassicurare te. Sei importante e amata anche se ci sono giorni in cui solo la tua presenza fa tremare dal più potente al più perdente dei Volturi, e è per questo motivo che devi apprezzare anche il dolore che causi, poiché in futuro, sarà di sicuro altrettanto l'amore che proverai nei confronti di un graziato, che ti amerà intensamente a sua volta anche se in alcuni attimi il solo sfiorare le tue labbra gli farà venire così male dal strapparsi i capelli, perché accetterà anche questo di te.-
Sorrido, mentre mi rendo conto che forse non è così male come persona.
-Grazie Caius.-
Lo osservo di profilo e posso solamente dare ragione a Athenedora, è particolare e stupendo più della norma proprio per questo.
-Figurati.-
Si apre in un sorriso a sua volta, mostrandomi I suoi candidi canini pelati.
-Mi dicevi che Isabella Swan è ancora umana?-
Domanda retoricamente, il tono scocciato mi giunge alle orecchie come un suono ovattato a causa del cinguettio degli uccelli e lo scrosciare dell'acqua di una fontana poco distante da noi.
-Esattamente, nonostante l'anno scorso sostenne che la data della trasformazione fosse già fissata.-
-L'ennesimo artificio dei Cullen.- ringhia, alzandosi.
-Dobbiamo dirlo ad Aro, se solo non fosse legato così tanto a Carlisle e se potessi decidere individualmente sarebbero già tutti cenere.-
Lo raggiungo in macchina.
-In che senso? Lui e Aro non sono legati da una semplice amicizia?-
Chiedo, osservando il panorama.
-Non esattamente. Aro lo amava, più di quanto abbia mai amato sua moglie, probabilmente, e sembrava ricambiato. Fino a quando il buon cuore di Carlisle non scelse di salvare Esme, abbandonando Aro per la donna. Ricordo che lui si rinchiuse nella sua stanza per giorni. Patetico.-
-Patetico?-
-Si, è l'unico aggettivo adatto per descrivere un vampiro tanto debole dal farsi sopraffare da un sentimento tanto malvagio come l'amore.-
Non condivido ciò che dice e guardandolo domando se lui abbia mai amato a sua volta Athedora.
-Ciò non ti riguarda.-
Replica improvvisamente freddo, la sua voce tagliente riempie l'abitacolo e scelgo di rimanere in silenzio fino al nostro arrivo a palazzo.
Prendiamo lo stesso ascensore, e nell'idilliaco silenzio ci dirigiamo verso le nostre stanze, accanto a quella di Alec, nello stesso corridoio.
-Ci vediamo a pranzo. Informerò io Aro.-
Annuncia, osservandomi.
-A dopo.-
Replico, sbattendo la porta dietro di me.
Successivamente vado a fare una doccia.
La mia pelle bianca si imbeve di profumo e bagnoschiuma, mentre penso a Caius.
Il suo carattere è estremamente complesso da decifrare, dai suoi discorsi sembra piuttosto incline alla politica Draconiana, e mi chiedo se non sia stato un soldato, forse nazista, negli anni a venire per la spietata mente fredda.

L'intensa vita di JaneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora