Erano seduti già da un po' uno davanti all'altro, con le gambe incrociate sul pavimento, se così poteva essere chiamato, dell'anti-void.
Dream non sapeva cosa dire, loro due si erano amati molto ed il loro amore era durato per molto tempo ma... Qualcosa era cambiato nel loro rapporto, qualcosa era cambiato in lui.
<Senti Ink.... Io... Io voglio tenere questo bambino> disse accarezzandosi la pancia dove l'anima di Palette si era già formata da tempo, mancava poco al parto <ma... Non voglio averlo con te>
<che intendi?> La voce del pittore era sinceramente preoccupato ma era anche vuota, spenta.
<mi dispiace Ink ma... Io non ti amo più> disse molto schiettamente il sognatore <crescerò Palette da solo, non voglio creare alcun imbarazzo tra noi e spero di poter restare amici come una volta, mi è difficile dirti tutto ciò ma ho pensato a lungo sulla nostra relazione e ho capito che qualcosa non va... Forse non siamo fatti per stare insieme, sei un ottimo amico ma.... Non penso dovremmo essere altro>
<capisco... Ma sei sicuro di voler crescere Palette da solo?>
<sì, ho trovato un au deserto, là starà benissimo, tranquillo>
Il pittore abbassò lo sguardo <beh, se c'hai riflettuto molto prima di dirmelo allora va bene, ammetto che anche io ho cominciato ad avere dei dubbi sul nostro rapporto ma pensavo che fosse solo perché non ho una vera anima ed ero rimasto zitto ma se anche tu mi dici queste cose.... Allora è davvero finita, se ti servisse aiuto con Palette però non aver timore a chiedere, è anche mio figlio>
<certo> a quel punto Ink se ne andò lasciando da solo il sognatore.
Era stata la scelta più giusta, ne era sicuro, era inutile continuare con quella farsa, dopotutto si erano appena lasciati e nessuno dei due si era arrabbiato, nessuno dei due si era messo a piangere né durante la rottura né dopo.
Sì, era la soluzione migliore, anche per gli Star Sanses.
Si alzò e si mise a camminare un po' per quel grande nulla, voleva riflettere un momento.
Non si pentiva di quello che aveva appena fatto, era sicuro che se la sarebbe cavata e non voleva pesare sul suo amico.
Ma poi qualcosa attirò l'attenzione del sognatore facendolo distrarre dai suoi pensieri, uno scheletro sdraiato a terra vestito di bianco e nero, impossibile non riconoscerlo.
Dream restò per qualche secondo immobile, sapeva che Cross faceva parte della Mob ma... Non poteva certo lasciarlo a sé stesso, aveva bisogno di cure e il sognatore non gliele avrebbe negate.
Si avvicinò allo scheletro per poi scuoterlo leggermente <Cross? Cosa è successo?> Gli domandò ma Cross non rispose "deve essere svenuto"
<che ci fai qui fratellino?>
Dream si gelò, aveva riconosciuto la voce <potrei farti la stessa domanda, Nightmare> disse poi voltandosi e fissando il fratello dritto negli occhi, non aveva idea di come affrontarlo, nelle sue condizioni avrebbe potuto indebolirsi facilmente e non poteva certo mettere in pericolo il bambino ma non voleva neanche lasciare Cross, soprattutto dopo quello che suo fratello gli disse.
<sai, Cross ha fallito la sua ultima missione, lo stavo punendo>
<punendo? Ma come puoi ridurre così un tuo compagno di squadra?> Obbiettò il sognatore
Il signore degli incubi sembrò irritato da quelle parole <"compagno di squadra"? Per chi ci hai preso, Dream? Non siamo mica come voi Star Sanses, a noi non può importar meno degli altri>
Dream abbassò lo sguardo verso Cross <capisco... Allora non ti importerà se faccio questo> prima che Nightmare avesse l tempo di fiatare Dream afferrò lo scheletro a terra e si teletrasportò nell'au deserto, portò Cross nella casa del Sans di quell'au e lo fece stendere sul letto per poi curarlo.
Lo scheletro più alto era ridotto male ma se la sarebbe cavata, doveva solo riposare e Dream non riuscì a fare a meno che restargli accanto fino a suo risveglio.
Cross aprì gli occhi, l'ultima cosa che si ricordava erano le risate di Nightmare mentre lo picchiava duramente e si stupì molto nel constatare di trovarsi in un letto "dove mi trovo?" pensò mettendosi a sedere "non credo che mi ci abbia portato Nightmare e neanche qualcun altro della Mob" poi notò Dream che si era addormentato vicino a lui "Dream!? Ma.... Perché?"
Fece apparire un coltello, dato che Nightmare gli aveva sempre ripetuto che non poteva uccidere Dream dato che morirebbe anche lui pensò che avrebbe potuto uccidere Dream e vendicarsi di come Nightmare lo aveva trattato, ma... Si fermò, fece sparire il coltello e scosse leggermente il sognatore che si svegliò confuso, fissò per qualche secondo lo scheletro davanti a sé e poi scattò in piedi e disse <Cross! Finalmente ti sei svegliato!> lo abbracciò, Cross si sentì bene, forse era l'aura positiva che Dream emetteva attorno a sé.
"questo deve avere dei problemi, perché salvare un nemico?" Pensò Cross staccandolo di dosso.
<Cross, perché mio fratello ti stava picchiando?> gli domandò il sognatore.
<non sono affari tuoi> rispose Cross spostando lo sguardo, Dream sembrò molto amareggiato dalla sua risposta ma poi tornò a sorridere.
<Piuttosto... Fammi tornare dov'ero, così la Mob potrà venirmi a prendere>
<ah già, tu non puoi viaggiare tra le dimensioni vero?>
<no, non posso dato che non ho il teletrasporto interdimensionale, quindi riportarmi dov'ero>
<no>
<come sarebbe a dire "no"!?> Sbottò Cross scattando in piedi facendo comparire il coltello e facendo per attaccare ma Chara lo fermò.
<Cross!>
<che cosa vuoi tu?> Domandò seccato dal suo intervento.
<Credo di sapere perché non vuole rimandarti indietro> disse il fantasma indicando le gambe di Cross, lui abbassò lo sguardo, stava tremando, si reggeva a stento in piedi <questa volta Nightmare ci è andato parecchio pesante con te, non ti sei ancora ristabilito completamente> Cross sbuffò e si rimise seduto sul letto facendo sparire il coltello.
Anche se non voleva era costretto a restare lì assieme a Dream.
Continua.
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Il Mio Cavaliere {Cream}
FanfictionCross era al servizio di Nightmare e Dream stava con Ink ma la gentilezza di Dream farà breccia nell'anima di Cross.