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La mattina dopo Dream si svegliò osservando Cross che dormiva ancora beatamente, gli accarezzò la fronte e gli diede un bacio <Cross, svegliati> disse scrollandolo leggermente.

L'altro scheletro fece alcuni versi di protesta ma alla fine si svegliò <buongiorno~> disse con un sorriso malizioso, Dream ingiallì immediatamente e si scostò un po' ma Cross lo afferrò per un braccio avvicinandolo a sé e baciandolo sulla bocca.

Poi lo fece sdraiare salendogli sopra e continuando a baciarlo.

<Ti amo tanto, Cross>

<ti amo anch'io Dream> disse abbraccio lo scheletro.

Alla fine i due si alzarono e si vestirono, avevano un regno e un bambino a cui pensare.

Al pomeriggio però Dream aveva qualcosa di strano e Cross non sapeva spiegarsene il motivo.

Preoccupato si avvicinò al sognatore <Dream... Tutto bene?> Lui sorrise ma era un sorriso forzato e Cross se ne accorse <cosa c'è?>

<Cross.... Io....>

<Cosa?>

<Aspetto un bambino>

Cross sbarrò gli occhi <cos...? Un altro? Da... Da me?> Dream fece di sì con la testa e Cross crollò su una sedia lì vicino poi si coprì il volto con una mano <un altro... E da me...>

Dream non ebbe neanche il tempo di capire cosa provasse Cross che lui si alzò e corse via, lasciandolo lì confuso e rattristato.

<Mammaaaaaaaaaaa!> Palette gli corse incontro abbracciandolo

<che succede?> Domandò lui notando le lacrime agli occhi del figlio.

<è vero che avrò un fratellino?>

Dream sbarrò gli occhi <chi te l'ha detto?>

<Papà è arrivato di corsa col fiatone ed un sorriso enorme> disse voltandosi verso Cross che era tornato indietro e sorrideva.

Si avvicinò all'amato e lo strinse a sé <sono così felice> disse poi.

<Cross> Dream rispose all'abbraccio con le lacrime agli occhi per via della gioia.

E così, qualche mese dopo naque Lucid, un piccolo scheletro con uno strano disegno rosso sul un lato della faccia e gli occhi sul rosso anche se uno aveva delle sfumature verdi e l'altro una x gialla come pupilla.

Palette era molto felice per il nuovo fratellino e cercava di aiutare i suoi genitori come meglio poteva.

Dream ogni volta che vedeva insieme Palette, Lucid e Cross non poteva fare a meno di sorridere.

Il tempo trascorse sereno nella famiglia e nulla pareva poter intaccare la loro felicità.

Passati alcuni anni, mentre i genitori dormivano, i due bambini entrarono a passo felpato nella loro stanza per poi saltargli loro addosso gridando <svegliaaaaaaaaaaa!>

Cross scattò in piedi gridando <Palette! Lucid! Ma che diamine..?> Si bloccò, aveva capito perché avessero fatto una cosa del genere.

Si alzò da letto, poi prese Palette e lo lanciò in alto come era solito fare in quel giorno, mentre Lucid guardava la scena ridendo <buon compleanno Palette!>

<Yeeeeeeee!> Gridò felice il piccolo scheletro, Cross lo mise giù e Palette corse via assieme al fratello.

<ormai è diventata un abitudine eh?> <A quanto pare, ma comincia ad essere pesante nonostante sia uno scheletro>

Dream si vestì ed uscì assieme a Cross, la festa era già stata organizzata e gli inviti mandati, sarebbero arrivati Error ed Ink assieme a PJ e Gradient ed anche Reaper e Geno con Goth.

I cinque bambini si misero a giocare tutti insieme malgrado le differenze di età mentre gli adulti parlavano tra loro.

<Grazie per essere venuti> disse Dream con un sospiro, Error sbuffò fissando per un po' Palette, sapeva che lui era figlio di Dream e del suo Ink e la cosa gli dava un po' fastidio ma comunque era contento di vedere i suoi figli giocare allegramente senza infastidirlo.

Ink sorrise <è un giorno importante per Palette, non potevamo mancare>

<ma dove sono Blue e Dust? Avevo saputo che si erano messi insieme> domandò Geno notando l'assenza dei due scheletri.

Ink si rabbuiò <ecco... A causa di Orange Dust se ne è andato ed ora Blue è molto depresso, non sorride, mangia a stento e passa tutto il tempo vicino ad un Echo Flower che ha registrato la voce di Dust>

Dream si incupì <non lo sapevo, mi dispiace molto>

<spero solo che riescano a risolvere, non ho mai visto Blue in quelle condizioni> disse Ink amareggiato mentre Error lo consolava.

Reaper si avvicinò a Geno e toccandogli il sedere disse <certo che tu ed Ink vi siete dati da fare coi bambini...> Avvicinò il volto a quello di Geno dicendo con tono malizioso <che ne dici? Ne facciamo un altro~?>

Geno divenne tutto rosso e cercò di staccarlo di dosso <Reaper! Ci sono dei bambini!>

<Eddai Geno, non fare il permaloso> rispose lui con le mani di Geno sulla faccia che cercava di allontanarlo.

La festa comunque finì poco dopo e gli invitati se ne andarono tutti a casa.

Continua.

Il Mio Cavaliere {Cream}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora