Annabeth stava davanti allo specchio e continuava a sistemarsi il vestito, non perché ci fosse sempre qualcosa fuori posto, ma la sua iperattività da semidea sembrava essere aumentata a causa dell'ansia. Quel giorno avrebbe sposato Percy, mica una cosina da niente!
L'abito era stupendo e la faceva sentire... bellissima. Non era larghissimo ma nemmeno troppo stretto, il corpetto e la gonna erano decorati da ghirigori dorati, i boccoli biondi erano legati in una coda bassa e il velo le ricadeva sulle spalle, delicato.
-Oggi è il giorno, Chase. -si disse sistemando il velo. -Oggi è il giorno in cui diventerai la signora Jackson.
-Sei bellissima. -disse una voce maschile.
Annabeth si voltò e vide suo padre, sulla soglia di quella stanza della Casa Grande, che la guardava con le lacrime agli occhi.
Lei gli sorrise: -Grazie.
-La mia piccola si sta per sposare. -disse ancora l'uomo sorridendo. -Sembra ieri che ti ho trovata davanti alla porta in un cesto di vimini.
Annabeth rise, piano.
Frederick si asciugò una lacrima, poi si avvicinò a lei e le prese le mani: -Spero che sappia prendersi cura di te meglio di come ho fatto io.
La figlia non resistette e lo abbracciò, commossa. In quegli anni, il rapporto con suo padre era migliorato.
Quando si scostò, Annabeth sistemò la cravatta al signor Chase, più per nascondere l'imbarazzo dato che era già perfetta.
-Papà, stiamo parlando di Percy. Lui non mi farebbe mai del male. -disse sorridendo. Suo padre la ricambiò, poi guardò l'orologio.
-Sarà meglio avviarsi. Mancano dieci minuti e non credo che andrai veloce con quelle scarpe. -disse.
-Sì, prendo la promessa e arrivo. -la ragazza aprì la borsa e cercò il foglio. -Che strano.
-Cosa?
-L'avevo messa in borsa... -continuò Annabeth rovistando tra gli oggetti. -Puoi vedere nella valigia, papà?
Il signor Chase fece come gli aveva chiesto: -Non c'è.
Annabeth sentì il panico salire: -No, no, no! Dei, cosa faccio? Non posso andare senza la promessa! Papà, dammi un consiglio! -implorò, con gli occhi lucidi.
Normalmente Annabeth non sarebbe andata nel panico per una cosina così minuscola, ma dopo mesi e mesi di preparativi, voleva che tutto fosse perfetto. Era il giorno che aveva sempre sognato e il solo avere una cosa fuori posto...
-Tesoro, tu lo ami, no? -domandò il signor Chase prendendole le spalle.
-Sì...
-E allora perché dovresti aver bisogno di un foglio di carta per dirglielo? -le sorrise.
Annabeth prese un paio di respiri profondi... tre, poi si calmò: -Sì, hai ragione, papà.
-Andiamo? -il signor Chase aprì la porta.
-Andiamo.
Annabeth raccolse la gonna del vestito e per miracolo passò dalla porta, poi uscirono dalla Casa Grande e si diressero alla spiaggia, dove si sarebbe tenuta la cerimonia. Era a pochi metri dal confine del Campo Mezzosangue, per permettere ai loro amici e parenti mortali di assistere.
Quando furono poco distanti, le damigelle d'onore corsero loro incontro.
-Ecco la mia sposa preferita! -esclamò Piper abbracciandola. -Allora? Pronta?
-Sì. -Annabeth sorrise. -Percy è già arrivato?
-Certo! -la figlia di Afrodite rise. -Avresti dovuto vederlo mentre si allacciava il papillon: "Jason, come sto?" "Non deve andare bene, deve essere perfetto!"
Annabeth non faceva fatica ad immaginarselo.
-Via, andate! -disse Will, che le aveva raggiunte... e che effettivamente era il wedding planner: il figlio di Apollo aveva aiutato più di tutti nell'organizzazione della cerimonia e del ricevimento.
La prima ad entrare fu Hazel, seguita da Juniper, Calipso e infine da Piper, la damigella d'onore. Indossavano tutte degli abiti lunghi fino al ginocchio rigorosamente blu e avevano un piccolo bouquet di fiorellini dello stesso colore, che si abbinavano a quello di Annabeth.
Il signor Chase porse il braccio alla figlia, che, dopo aver fatto un bel respiro, lo accettò.
Al loro ingresso, gli invitati si alzarono.
C'erano davvero tutti: i ragazzi del Campo Mezzosangue e del Campo Giove, i satiri, le driadi, i genitori di Percy, la matrigna di Annabeth e i suoi fratellastri, Chirone (indossava la giacca dello smoking e stava davvero molto bene), il Coach Hedge con Mellie e Chuck, Magnus (il cugino di Annabeth) con Alex e Samirah, Carter e Sadie Kane con Walt e Ziah (sì, avevano vissuto una bella missione insieme, così Annabeth aveva deciso di invitarli) e le Cacciatrici (Talia detestava ammetterlo, ma era commossa).
Poi Annabeth guardò i testimoni: Jason, Grover, Frank e Leo, con dei completi neri con rifiniture blu, cravatta dello stesso colore e camicia bianca. Tutti e tre avevano una rosa blu nel taschino.
E poi, dei, vide Percy: la stava aspettando all'altare con il suo solito sorriso da combina guai, che negli anni non era cambiato affatto, i suoi occhi verde mare erano ancora più belli alla luce del tramonto e i capelli neri erano come sempre spettinati. Percy indossava uno smoking blu e il papillon del medesimo colore, la camicia bianca e un fiore blu all'occhiello.
Annabeth e suo padre arrivarono all'altare e il signor Chase lasciò la mano di Annabeth a Percy, a cui diede una pacca sulla spalla.
-Benvenuti, siamo qui per celebrare l'unione tra Perseus Jackson e Annabeth Chase... -disse Chirone, che faceva da celebrante.
Quando arrivò il momento dello scambio degli anelli, Annabeth lasciò il bouquet a Piper, che stava dietro di lei, e prese le mani di Percy.
-Avevo scritto il discorso da farti oggi, ma ho capito che posso anche dirti tutto senza quel foglio. -disse la figlia di Atena. -Onestamente, sei la persona più stupida che conosca, ma sei anche fantastico. Riesci a capirmi quando nessun altro potrebbe e, se devo essere sincera, preferirei morire piuttosto che perderti.
Tutti scoppiarono in un "awwwww" generale. Annabeth si sentì arrossire, ma poi il suo sguardo incrociò di nuovo gli occhi di Percy, che brillavano di felicità, e continuò: -Con te sono sopravvissuta al Labirinto di Dedalo, abbiamo affrontato la guerra contro Crono e Gea, siamo finiti all'inferno insieme e ne siamo usciti, abbiamo resistito a tutto e a tutti, insieme. Ti amo, Testa d'Alghe, fin da quando ti ho visto sbavare nel sonno, e ti amerò fino alla fine, ti prometto questo.
Annabeth mise la fede a Percy, gli sorrise e lui la ricambiò.
-Quando ti ho vista la prima volta ho subito pensato che fossi carina e con gli anni sono arrivato a pensare che sei bellissima. Sei divertente, intelligente e mi conosci meglio di chiunque altro. Perfino più di mia madre! -tutti risero. -E poi, come hai detto anche tu, siamo sopravvissuti a tante avventure insieme e, come ti ho detto quando ti ho chiesto di sposarmi, voglio costruire qualcosa di permanente con te. Per questo, Annabeth Chase, ti prometto che non ti lascerò mai da sola. Ci sarò sempre per te. Perché tu più di ogni altra persona al mondo sai quanto ti amo.
-In realtà qui tutti lo sapevano già da prima di voi due. -commentò qualcuno, facendo ridere gli invitati di nuovo.
Annabeth sentì gli occhi pizzicare, mentre Percy le metteva la fede.
-Vuoi tu Annabeth Chase prendere quest'uomo come tuo sposo?
-Sì, lo voglio.
-E vuoi tu Perseus Jackson prendere questa donna come tua sposa?
-Lo voglio.
-E con il potere conferitomi io vi dichiaro marito e moglie. -Concluse Chirone, poi si avvicinò a Percy e gli sussurrò: -Puoi baciare la sposa!
Ma fu Annabeth a prenderlo in viso e ad unire le loro labbra, tra gli applausi dei presenti.Il ricevimento si tenne nei prati accanto al Campo Mezzosangue, dove erano stati posizionati dei tavoli rotondi con decorazioni azzurre e blu.
Durante la cena, Annabeth e Percy girarono nei vari tavoli per salutare e ringraziare gli invitati e scoprirono che persino Nico si era commosso alla cerimonia. Annabeth non resistette e abbracciò il povero figlio di Ade.
-Sì, sì. Va bene, va bene! Congratulazioni. -balbettò lui, a fatica.
Dopodiché, passarono il resto della serata a festeggiare.
Dopo aver ballato per un po', Annabeth si avvicinò a Percy: -Percy. Vieni un attimo? -gli chiese.
-Certo. -la prese per mano e si allontanarono dai tavoli e dalla pista da ballo, dove persino Chirone si stava divertendo (chissà come).
La notte era calata sulla baia di Long Island, accendendo il cielo di stelle.
-Bob vi saluta. -mormorò Annabeth guardando le stelle e la luna.
Percy le strinse la mano, ma non disse niente, mentre guardavano le costellazioni. Il cielo era limpido e si vedevano perfettamente.
-Annabeth, ti ricordi sull'Argo ll? Quando ci siamo addormentati nelle stalle?
-Il Coach si è arrabbiato un sacco. -rise Annabeth.
-E Frank stava già preparando il nostro funerale.
Lo sguardo di Annabeth finì sulla costellazione della Cacciatrice.
-Zoe. -disse Percy leggendole nel pensiero.
-Stavo pensando a tutti quelli che non possono esserci oggi... -mormorò Annabeth abbassando lo sguardo. -Luke, Silena, Beckendorf...
Percy le prese le mani.
-Loro sono sempre con noi. Nei ricordi. -le sorrise.
-Già. -Annabeth lo ricambiò. Poi si alzò sulle punte e lo baciò.
-Hai visto chi ha preso il bouquet quando lo hai lanciato? -chiese Percy.
-Sì, Hazel, perché?
-Jason lo ha fatto "accidentalmente" volare nelle sue mani. Frank gli ha chiesto di farlo.
Risero.
-Ehi, eccovi! -esclamò la voce di Piper.
I due si voltarono e trovarono Hazel, Frank, Piper, Jason, Reyna, Nico, Will, Leo e Calipso che camminavano verso di loro.
-Ciao, ragazzi. -disse Annabeth.
-Allora, da oggi non saremo più l'unica coppia sposata, eh? -fece Jason.
-Beh, amico, tu non avevi nemmeno vent'anni alla cerimonia! -esclamò Percy. Infatti, Jason aveva chiesto a Piper di sposarlo quando erano appena diciannovenni e gli altri erano stati sì felici, ma anche sorpresi della notizia improvvisa. I due vivevano a Nuova Roma in una casa tutta loro, Jason lavorava per aiutare il Campo Giove e Piper aveva trovato un lavoretto comodo in città.
-Pensate che abbiamo appena trovato questi due insieme, lontano dagli altri... -fece Leo, indicando i suoi amici con un sorrisino furbo.
-LEO! -esclamarono i due.
-Allora, com'è la vita da sposati? -chiese Frank.
-Beh, dopo neanche ventiquattr'ore... -iniziò Percy.
-Ti possiamo rispondere tra qualche giorno. -concluse Annabeth. -Se non lo ammazzo prima.
Risero.
Rimasero insieme seduti sull'erba, a parlare, come se fossero stati ancora adolescenti...
Leo abbracciava Calipso, che aveva scoperto di aspettare un bambino...
Will stava cercando di far ammettere a Nico che alla cerimonia stava piangendo...
Frank e Hazel guardavano il cielo, tenendosi per mano...
Piper aveva la testa sulla spalla di Jason, che la teneva stretta a sé...
Percy e Annabeth stavano semplicemente abbracciati, senza smettere di sorridere.
STAI LEGGENDO
One Shots... Mezzosangue
FanfictionIn revisione "Look, I didn't want to be a Halfblood..." Ecco alcune one shots sui personaggi delle saghe di Rick Riordan! Per quelle riferite a Percy Jackson: alcune sono state scritte prima dell'uscita delle Sfide di Apollo. ~24/06/2018: 10k e 1^ c...