*vi avviso che questa è una fanfic moooolto strana🤣*
Quando Percy si svegliò e guardò fuori dalla finestra della Casa 3, capì che qualcosa al Campo Mezzosangue non andava.
I semidei giravano per le Case, con aria preoccupata.
Il problema? Percy non ne riconosceva neanche uno.
Qualcuno bussò: -PERCY! -era la voce di una ragazza.
Percy fece per alzarsi, ma inciampò nelle coperte e finì sul pavimento, facendosi un male tremendo.
La ragazza che aveva bussato entrò e lo squadrò, per poi spalancare gli occhi.
-Oh santo Romolo! Anche tu! -esclamò.
-Anche io cosa? E chi sei tu? -chiese Percy rimettendosi in piedi.
"Ma che voce ho?" Si chiese.
Guardò la ragazza da cima a fondo: aveva i capelli biondi, gli occhi azzurro ghiaccio incorniciati da un paio di occhiali e una piccola cicatrice sul labbro, indossava una maglia del Campo. Assomigliava in modo inquietante a Jason.
-Prima è meglio che ti guardi allo specchio. -disse.
Percy andò nel bagno della Casa di Poseidone. Guardò il suo riflesso, sapendo di trovare un ragazzo di diciassette anni, alto, con i capelli neri molto spettinati e gli occhi verde mare.
-PER LE BRACHE DI POSEIDONE! -esclamò invece.
Il riflesso mostrava una ragazza dai capelli neri raccolti in uno chignon e con gli occhi verde mare.
Percy si toccò il viso e la ragazza dello specchio fece lo stesso.
No.
Non poteva essere successo davvero.
-Cosa... cosa diavolo... -balbettò toccandosi una ciocca di capelli scuri che usciva dallo chignon.
Guardò il suo corpo: cosa erano quei rigonfiamenti sul petto?
Uscì dal bagno e tornò dalla ragazza bionda, che era poco più alta di lui... lei.
-Sei... sei Jason?
La ragazza annuì: -Siamo tutti in questa situazione. Almeno, tutti i semidei del Campo Mezzosangue.
Percy pensò subito ai suoi amici, cambiati di genere.
Oh dei... se lui era diventato una lei... allora...
-Devo andare da Annabeth. -disse Percy aprendo la porta.
-In pigiama? -chiese Jason incrociando le braccia al seno, che subito abbassò, un po' a disagio.
Percy prese una maglia del Campo dalla sua valigia, un paio di pantaloncini ed entrò in bagno.
Con orrore notò che anche i vestiti erano da ragazza. Ma non di una ragazza qualsiasi.
Quei vestiti erano di Annabeth. Avevano il suo profumo.
Tolse il pigiama e lanciò un urlo strozzato.
-Ehm, sì. Le ho anche io. -sentì Jason fuori dalla porta.
Percy si guardò di nuovo allo specchio: indossava un...
-Se te lo stai chiedendo, indosso il reggiseno della mia ragazza pure io. -disse Jason, evidentemente a disagio.
Percy si vestì più veloce che poté ed uscì dal bagno.
Ci volle un po' a convincerlo ad uscire dalla Casa di Poseidone, ma alla fine Jason ci riuscì.
La Casa di Atena aveva la porta aperta. Al suo interno, i semidei si guardavano l'un l'altro, come per cercare una spiegazione logica a quello che era successo.
Percy vide un ragazzo seduto sul letto di Annabeth: i capelli biondi erano mossi, aveva gli occhi tempestosi, il berretto degli Yankees di Annabeth attaccato alla cintura e indossava la maglia del Campo Mezzosangue. Si guardava le mani, stupefatto.
Percy si avvicinò: -Annabeth? -chiese.
Il ragazzo alzò lo sguardo: -Percy? -domandò.
Percy annuì.
-Oh dei! -esclamò Annabeth. -Sei... sei...
-Carina? -Percy abbozzò un sorriso.
Annabeth sorrise: -Sì, lo ammetto.
-ATTENZIONE. RIUNIONE DI EMERGENZA DEI CAPIGRUPPO ALLA CASA GRANDE! -era la voce di Chirone, dall'altoparlante.
Percy, Jason e Annabeth si lanciarono uno sguardo.
Poco dopo, erano tutti alla Casa Grande.
Una ragazza molto magra, con i riccioli castani e un sorriso da coccodrillo maneggiava con degli oggetti, seduta accanto ad un ragazzo dagli occhi caleidoscopici e i capelli tagliati asimmetricamente. Erano sicuramente Leo e Piper.
Due ragazze molto simili, con i capelli castani e un sorriso sarcastico, borbottavano tra loro riguardo a qualche possibile scherzo. I fratelli Stoll.
Un ragazzo dagli occhi grigio ruggine affilava il pugnale, con sguardo micidiale. Clarisse.
Una ragazza pallida dai capelli neri e con un giubbotto da aviatore stava vicino ad un'altra ragazza bionda. Nico e Will.
Una ragazza bionda dormiva abbracciata al cuscino. Clovis.
Percy riconobbe anche Miranda Gardiner, Polluce, Damien White, Butch, Lou Ellen, Paolo Montes, le gemelle Victor e Chiara Benvenuti.
-È strano. -Disse Leo, come se non fosse ovvio. -Però è forte!
-Dev'essere uno scherzo di qualche dio o dea, giusto? -chiese Miranda. -È impossibile che un semidio possa...
-Non guardate me! -esclamò Lou Ellen. -Non posso usare una magia così potente.
-E se fosse stata Ecate? -propose Clarisse, rigirandosi il coltello in mano.
-Ma non di sua iniziativa. -intervenne Nico, e Percy trattenne le risate: aveva una vocina flebile. Nico, però, se ne accorse: -Rassegnati, Jackson. Non sei comunque il mio tipo.
-Oooh questo è un colpo basso! -esclamò ehm... era Travis? Santi dei, gli Stoll erano ancora più simili da ragazze!
-Ehm... ragazze? -fece Chirone, incerto sul genere da usare. -Abbiamo delle questioni urgenti, se non si fosse notato.
-Ma quelli sono pegasi? -chiese Piper indicando verso il cielo sopra la foresta.
Poco dopo, tre pegasi atterravano lì vicino. Scesero due ragazzi e una ragazza.
La ragazza aveva lineamenti orientali, capelli scuri che le arrivavano alle spalle e un sorriso timido.
Il ragazzo che era atterrato per primo aveva dei riccioli neri e gli occhi oro, con la pelle cioccolato.
Il secondo ragazzo aveva i capelli neri e lo sguardo severo, indossava un mantello viola.
-Reyna, Hazel e Frank? -chiese Annabeth.
La ragazza (ossia Frank) annuì: -Anche voi con lo stesso problema, eh?
-A quanto pare. -disse Percy.
-Ed ora che si fa? -chiese Hazel.
Tutti guardarono Chirone, che sospirò e disse: -Credo sia meglio andare sull'Olimpo e parlare con gli Dei.Percy decise di andare da sua madre, prima di salire sull'Olimpo. Beh, doveva pur sapere che suo figlio ora era una lei, giusto?
Quando Sally aprì la porta sorrise.
-Ciao Perlie. -disse. -Che ci fai qui?
PERLIE? E CHI DIAMINE ERA PERLIE?
-Non dovresti essere al Campo? -continuò Sally, poi vide gli altri sette dietro Percy. -Che succede?
-Ma... mamma... io sono Percy. -disse Percy.
-Perlie, tesoro, stai bene? -chiese Sally facendoli entrare.
Poi Percy realizzò: per tutti quelli fuori dai Campi loro semidei erano in quel modo.
-Dobbiamo controllare una cosa in camera mia. -rispose Percy.
E sette andarono nella stanza, che era la classica camera di una ragazza, anche se con un po' di disordine.
Percy rabbrividì.
-Percy, questi siamo noi. -disse Annabeth mentre sfogliava un album di fotografie.
I semidei si riunirono a vedere.
-Io sono Adrian. -disse Annabeth leggendo una didascalia.
-Julia. Oh, fantastico! La gens dell'imperatore romano! -esclamò Jason.
-Peter. -lesse Piper.
-Leila. Mica male. -commentò Leo.
-Harry. -anche Hazel sembrava abbastanza soddisfatta della sua versione maschile.
-Flora? Che razza di nome è per una che ha il potere trasformarsi in animale? -si chiese Frank.
-E Percy... tu sei Perlie. -concluse Jason leggendo il nome da un quaderno sulla scrivania.
Rabbrividirono.
-È inquietante. -disse Frank.-Odio mia madre. -Piper si lasciò cadere su uno dei letti della Casa di Poseidone. -Era colpa sua. E te pareva.
Come avevano scoperto poco prima, infatti, Afrodite si era divertita un po': aveva convinto Ecate a scambiare i semidei per un giorno.
-Bene, se non vi dispiace, vado a convincere Calipso ad uscire dal Bunker 9. Si è rinchiusa lì perché non voleva farsi vedere... anzi, si è rinchiuso.
E Leo uscì.
Poco dopo rimasero solo Annabeth e Percy, anzi, Adrian e Perlie.
-Ma come fai a convivere con... con queste?! -esclamò Percy indicandosi il petto.
Annabeth rise: -Poi ti abitui. Piuttosto... come fai tu a vivere con questo coso? -indicò il cavallo dei pantaloni.
Arrossirono entrambi, poi scoppiarono a ridere.
-Oh dei. Spero che arrivi presto domani. -disse Percy buttandosi supino sul letto. -Mi manca il mio corpo da semidio.
Sottolineò il maschile.
-Però saresti una semidea carina. -commentò Annabeth sdraiandosi a sua volta.
Percy arrossì di nuovo e sperò che Annabeth non si voltasse.
-No, grazie. Preferisco essere il figlio di Poseidone. Non la figlia di Poseidone.
Annabeth rise di nuovo.
Era strano vederla come un ragazzo, eppure aveva sempre gli occhi grigi che lo facevano incantare ogni volta.
E poi Annabeth lo baciò.
Una parte del suo cervello pensò: "Ok, sto baciando Annabeth. Tutto nella norma."
L'altra parte pensò: "Però è un ragazzo, anche tu lo sei."
Poi si corresse: "È sempre Annabeth, quindi taci."
-Beh, ci vediamo dopo. -disse Annabeth alzandosi. -Devo dire a Malcom come sistemare al meglio i capelli.
-A dopo. -e Percy rimase solo.Quando Percy si svegliò, andò subito a guardarsi allo specchio.
-SI! -esclamò.
Era tornato il Percy Jackson di sempre.
Si cambiò ed uscì.
Vide tutti i semidei tornati al loro aspetto originale: sorprese Jason e Piper che si sbaciucchiavano dietro l'angolo della Casa di Zeus, vide Will andare all'infermeria accompagnato da Nico, Leo passeggiare con Calipso... il buon vecchio Campo Mezzosangue era tornato.
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One Shots... Mezzosangue
FanfictionIn revisione "Look, I didn't want to be a Halfblood..." Ecco alcune one shots sui personaggi delle saghe di Rick Riordan! Per quelle riferite a Percy Jackson: alcune sono state scritte prima dell'uscita delle Sfide di Apollo. ~24/06/2018: 10k e 1^ c...