Caleb era sveglio da un po. Era felice. Teneva ancora Jude tra le braccia, segno che avevano interrotto il loop. Lo stava guardando dormire da parecchio, e ogni minuto che passava si innamorava di più. La sua contemplazione del suo ragazzo venne interrotta dal suo telefono che squillò. Si sporse quel poco che bastava per prenderlo e rispose. Era Celia.
-Che c'è Cel?- chiese. Parlava a bassa voce, in modo che Celia sentisse, senza che Jude si svegliasse.
-Jude ieri se n'è andato subito dicendo che veniva da te... Ma il tuo quartiere è pericoloso ed è da ieri che non lo sento...-
-Sta qui da me-
-Ha dormito da te?-
-Sì-
-Nel letto con te?-
-Sì-
-Vicini vicini?-
-Celia se vuoi saperlo ieri l'ho quasi scopato, okay? Ora posso tornare a contemplare il mio ragazzo che dorme prima che si svegli?-
-POI MI DEVI SPIEGARE TUTTO!!- urlò entusiasta Celia chiudendo la chiamata. Caleb sospirò e rimise apposto il cellulare. Iniziò ad accarezzargli i capelli con l'intento di svegliarlo, ma ottenne l'effetto contrario. Infatti Jude si accoccolò maggiormente al suo petto, mettendosi comodo. Sembrava un cucciolo, con quell'espressione rilassata e serena. Avrebbe potuto restare a fissarlo per ore, ma a quanto pare il mondo ce l'aveva con lui. Qualcuno bussò alla porta ripetutamente. Caleb non poteva alzarsi senza prendere Jude in braccio, quindi prima chiese chi fosse, pensando che il padre volesse parlare.
-Sono David! Apri questa dannata porta-
Il castano ghignò, pensando all'espressione che avrebbe fatto vedendolo in boxer con Jude, anch'esso con solo la biancheria addosso. Si alzò con il ragazzo attaccato a mo di koala a sé e prese la chiave, per poi aprire.
-Jude non è tornato a casa ieri e prima era venuto da te e giuro che se gli hai fatto qualcosa io...- iniziò ma si bloccò quando vide i due ragazzi. Sgranò gli occhi e rimase a bocca aperta.
-Posso tornare a dormire con il mio ragazzo che non penso abbia intenzione di staccarsi da me o hai altro da dire?-
-L'hai stuprato stronzo?!?!- urlò l'azzurro facendo svegliare di soprassalto Jude, che si staccò di colpo da Caleb che dovette fare del suo meglio per non farlo cadere.
-Jude se proprio vuoi farti male al culo te lo sfondo io, non serve che tenti di cadere- sbottò il castano ghignando divertito. Jude arrossì e gli tirò un pugno in testa, dandogli dell'idiota.
-Ahia. E poi sono io lo stronzo- sbuffò Caleb, prima di fare un cenno con la testa verso l'azzurrino d'innanzi a loro. Jude vedendolo lasciò nuovamente la presa e questa volta Caleb non fece niente per non farlo cadere.
-Ahia... D-David che cazzo ci fai qui?-
-I-Io... Non eri tornato a casa... Pensavo che qualcuno ti avesse fatto qualcosa qui o che Caleb ti avesse stuprato...-
-Ci ho provato- disse Caleb, e David era sul punto di saltargli addosso.
-Non è così. Perché primo, se anche l'altro vuole non è stupro e secondo, ti sei fermato nonostante avevo detto che volevo-
-Si vedeva che eri incerto-
-L'ho detto io che sei dolce-
-Tks. Vai a cagare. Preparo la colazione mentre il pinguinomane controlla che non ti abbia drogato, lesionato, ubriacato o chissà che altro- disse uscendo dalla camera.-Quindi lo ami... Riesci seriamente ad amare un ragazzo come lui?-
-Sì David. Non l'ho di certo scelto io di innamorarmi di lui-
-E se ti usa? Se vuole portarti solo al letto per...chessò...dimostrare di comandare anche su Jude Sharp o cose così?-
-Ieri mi stava per scopare. Cioè... Si è dichiarato e mi ha baciato e... Tutto è degenerato... Non ero lucido al 100%, visto che era successo tutto troppo in fretta... E quando mi ha chiesto se volevo ho detto si... Ma ha capito che comunque ero insicuro e si è bloccato... Se avesse voluto solo scoparmi l'avrebbe fatto già, no?-
-Già... Ma se ti ferisce gli spezzo le ossa-
-Chissà perché penso che sarà il contrario-
-PINGUINOMANE, DEVI RESTARE QUI PER LA COLAZIONE O TE NE VAI?- urlò Caleb dalla cucina.
-Mi sta cacciando, ho capito-
-In realtà è il suo modo di invitarti a fare colazione con noi-
-Dici?-
-Sì-
-RESTO A COLAZIONE ANANAS-
-Chissà perché penso che diventerete molto amici- disse sarcastico il rasta legandosi i capelli e mettendosi gli occhialini.-Levali-
-No-
-Eddai-
-Perché devo levarmi gli occhialini?-
-Te l'ho detto ieri. Mi piace guardare i tuoi occhi. Possibilmente senza quei binocoli-
David scoppiò a ridere sentendo come Caleb aveva definito gli occhialini di Jude.
-Ma tu da che parte stai?- chiese Jude.
-Da quella di Caleb. Quei cosi sono irritanti-
-Che bell'amico...- borbottò il rasta levandosi gli occhialini.
-Te l'ho già detto che amo i tuoi occhi?- chiese Caleb inclinando la testa di lato. Il mento poggiato sulle mani tra loro incrociate, i gomiti poggianti parallelamente sul tavolo. Jude arrossì e trovò tutto a un tratto interessante la colazione.
-Sei bello quando arrossisci- continuò il castano senza levare gli occhi di dosso a Jude.
-Ti stai divertendo bastardo?-
-Tanto. Soprattutto perché sto semplicemente dicendo ciò che penso-
-Vado in bagno!- disse il rasta scattando in piedi.
-Vengo con te- disse malizioso Caleb, facendo aumentare il rossore sul volto di Jude.
-Non provarci!- disse scappando in bagno.
-Ti diverti a farlo imbarazzare eh?- chiese David leggermente divertito.
-Sì-
Ci furono attimi di silenzio, poi Caleb parlò.
-Lo amo davvero. Non fingo David. E, anche se non sono entusiasto di questo, vorrei provare ad esserti amico-
-Perché?-
-Perché sei importante per Jude-
David restò in silenzio, sconcertato. Si era fatta un'idea sbagliata del castano.
-Jude ti ama... Quindi va bene. Si può tentare-
Ciò che entrambi non sapevano, era che Jude aveva sentito tutto.
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Loop
أدب الهواةIl giorno peggiore di Caleb si ripeterà all'infinito, o quasi. Jude è l'unico, oltre al castano, a capirlo. Erano entrambi intrappolati in un loop. Avrebbero dovuto collaborare per uscirne. Ma come potevano loro, ragazzi che da sempre si odiano e pu...