Capitolo 8

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I due ragazzi rimasero incollati l’uno alle labbra dell’altro per qualche minuto senza dover pensare a niente se non ad amarsi. Dopo cinque minuti Eddie spinse via Richie e lo guardò negli occhi, nei suoi profondi occhi marroni, per un secondo. “Sei bellissimo” gli disse, gli diede ancora un bacio sulla bocca e si alzò dal divano. Richie si tirò in piedi di scatto e chiese preoccupato “Dove vai?! Ti sei già stancato di me?”. “No!” rispose Eddie ridacchiando come per sottolineare qualcosa di ovvio, “come potrei mai stancarmi di te?! Vado solo a chiamare mia madre per chiederle se posso restare qui a dormire, ti va?” e finita la frase si girò a guardare Richie, il quale annuì scuotendo freneticamente la testa e facendo quel suo sorrisetto malizioso, quello che usava per invitare i suoi amici a fare qualcosa di proibito. Eddie lo fissò per qualche secondo senza capire a cosa fosse dovuto il sorrisetto, ma poi “AH NO! Quello NO! Non lo faccio” si girò e continuò verso la cucina per prendere il telefono. “Va bene, va bene” replicò Richie, “non sono d’accordo ma ti rispetto e quindi niente per stasera!” concluse leggermente deluso. Eddie lo guardò gli fece cenno di avvicinarsi con un dito e alzò il telefono per chiamare la madre. Appena lei rispose, Richie si attaccò al collo del piccoletto, baciandolo, mordicchiandolo dolcemente e facendogli un succhiotto, facendolo ansimare e ridacchiare. “Ciao…mamma…AH!” “EDDIE! Stai bene?!” “Sì, sì mamma, tranquilla!” disse Eddie e staccò Richie dal proprio collo dicendogli di aspettare. Visto il tono del piccoletto, il ragazzo si scusò e lo lasciò parlare con sua madre in modo da trovare un accordo. “Comunque, ehm…mamma, ti ho chiamato per chiederti una cosa: visto che abbiamo ancora tanto da fare e finiremo tardi, e io non me la sento di andare in giro da solo col buio, volevo chiederti se per questa notte posso rimanere a dormire da Richie”. “Mmh…” rispose la signora K pensierosa, “hai un pigiama?” “No ma me lo può prestare Richie, vero Rich?” Eddie si rivolse al ricciolo e quello annuì, “Ok…hai lo spazzolino da denti?” “Sì mamma, e il dentifricio ce l’ha lui” replicò Eddie intenzionato a rimanere lì con il SUO Richie, “inalatore?” “Ricaricato” “collirio?” “Ho le gocce” “collutorio?” “Ho portato quello da viaggio” “garze mediche?” “Ho i cerotti” “pastiglie per dormire??” “Non mi serviranno…” rispose Eddie lanciando un’occhiatina maliziosa a Richie, il quale replicò con un sorrisetto provocante. “COSA!? Eddie! Non avrai mica l’intenzione di passare la notte in bianco, vero?!” “Come?! La notte in bianco?! Io!? Pfff, noooo figurati!!” rispose Eddie riuscendo a stento a trattenere le risate. “E perché hai risposto ‘NON MI SERVIRANNO’?” chiese la signora K molto, anzi, troppo sospettosa. “Ehm, beh……” farfugliò Eddie senza sapere cosa rispondere. Guardò Richie e lui gli disse tranquillamente di fingere che stesse parlando con lui. “Beh, parlavo a Richie” replicò il piccoletto senza staccare gli occhi dal ricciolo. “Parlavi di cosa!?” ed ecco un’altra pausa. Nessuno dai due sapeva cosa dire fino a che Eddie vide una scatola di tappi per le orecchie sul tavolo e disse “Richie mi ha chiesto se per dormire uso i tappi e io gli ho detto di no” replicò Eddie trattenendo il respiro, “ah, perfetto! Allora, per oggi va bene, stai lì, però le prossime volte vi organizzate meglio e mi avvisate prima, ok?”. I due ragazzi rimasero a bocca aperta per qualche secondo, dopodiché Eddie, ancora incredulo, rispose di sì e ringraziò la madre balbettando. “Prego, tranquillo, mi fido di Richie” rispose la signora K, “ora passamelo, devo dirgli un paio di cose”. Richie si alzò, Eddie gli passò la cornetta, si allontanò e sentì il ragazzo che parlava con sua madre. Lui non poteva saperlo ma la signora K stava dando a Richie le istruzioni su cosa fare nel caso l’inalatore di Eddie fosse rimasto vuoto. La signora K si fidava ciecamente di Richie e lui la rispettava e ammirava per questo, nessuno gli aveva mai dato credibilità o fiducia. I due si intendevano molto bene e quindi la signora K preferiva sapere che Eddie era con Richie piuttosto che preoccuparsi che stesse tornando a casa da solo, al buio in una città nuova. Finirono la conversazione, Richie salutò molto educatamente e passò il telefono a Eddie. “Grazie ancora mamma” rispose Eddie, “ti chiamo dopo per darti la buonanotte, ok?” “Ok tesoro ciao” e la signora K, dopo aver mandato un bacio al figlio, appese e lasciò i due ragazzi nuovamente soli in quella grande casa.

Eh già, ti amo... // ReddieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora