➙Incontro

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Entro a scuola e come sorpresa, nessuno mi ha fissato, tranne Kurt.Kurt?.
Cosa ci fa qui, lo guardo perplesso ma allo stesso tempo felice.
«Edward,oh,Edward.»
«Che?»
«Concentrati su Kurt, il tuo carissimo amoroso» ridacchia e involontariamente faccio lo stesso, lo fisso, e noto delle ali dietro di lui.
Allora è così che veniamo visti: umani con le ali dei nostri angeli.
Allora pure Kurt aveva avuto un momento di smarrimento, siamo sempre stati uguali. Ma con tutte le persone che ci sono al mondo, l'unica persona che avrei voluto in cui non fosse stata abbattuta dalla  depressione è proprio Kurt.
«È un ibrido» dico
«Esattamente. Il suo Angelo Misto è Solos, angelo dei genitori. Viene affidato dai genitori ai figli»
«cioè?»
«vuol dire che uno dei genitori di Kurt si è suicidato e ha deciso di andare nell'aldilà e affidarlo ad un figlio» mi sento smarrito...non può essere,no,no.
Suona la campanella ed entro, mi ripresento, e mi siedo al primo banco ed inizia la lezione di letteratura.
La giornata è andata tranquillamente, liscia come l'olio. Appena esco dal cancello vengo bloccato dal polso, mi giro ritirandolo e davanti a me c'è Kurt
«Light» mi sorride
«Edison» ribatto abbracciandolo, e a quel punto esce Ciel con un'espressione strana, nonostante il ragazzo potesse vederla. Mentre ero intento a fissare Ciel è uscito anche l' altro angelo, che assomiglia ad un indiano coi capelli viola e le ali bianco-azzure.
«Ciel» dico finalmente
«N-non posso, non posso.» è turbata, la faccio abbassare e l'abbraccio
«shh, sto io» sussurro dolcemente.
«Wow, bell'Angelo Ed» interviene Kurt
«Anche il tuo» dico seccamente, non stavo capendo nulla.
«Ti presento Solos, Angelo...»
«dei genitori» lo interrompo «lei è Ciel, Angelo...»
«dei suicidi» interrompe
«Ullalà, siamo documentati» interviene Solos ridendo.
«Mh.» dice Ciel
«Oh, Ciel, cosa ti turba» stuzzica l'Angelo
«Lasciami stare Solos» sbotta
«Sei ancora arrabbiata per la morte di quell'Andres, morto in una battaglia con me?»
«Non mettere in ballo quella storia.» ringhia Ciel
«Ammetti che ti ho sconfitta.»
«Non mi hai sconfitta, hai usato una mossa non richiesta» ribatte innervosita.
«Un momento» dico intromettendomi «Cosa cazzo succede»
«Lo vorrei sapere pure io» fa eco Kurt, ha qualcosa di strano nei sui occhi azzurri che sono in tinta coi capelli biondi tinti di blu.
«NIENTE» tuonano assieme i due Angeli
«Solos, voglio fare una proposta a Ciel ed Edward»
«Falla pure» risponde indifferente
Si sfrega le mani e il suo sguardo diventa estremamente inquietante «pugna» che lingua è?
«È latino» mi risponde Ciel, fissando la coppia. «Significa battaglia». Rimango impietrito.
«C-cioè» non continuo a capire
«Vuole che combattiamo» a rispondermi questa volta è Solos.

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