Missione

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La settimana dopo il Concilio preparo il minimo indispensabile per andare a Londra, da Luke. Ai miei ci ha pensato Ciel: due biglietti per Roma; così si sono tolti dai piedi per due settimane.

<<Ciel, tu non prepari nulla?>> chiedo mentre infilo magliette nel borsone

<<Ho tutto quel che mi serve>> risponde sospirando, la riunione l'ha resa taciturna e pensierosa, aggettivi in cui Ciel non si rispecchia. Appena finito il borsone mi butto sul letto a pensare, a pensare in quello che stiamo andando in contro, con chi stiamo andando in contro, io a loro li conosco benissimo, sono solo inutili se pensano al potere o in generale ai piaceri terreni, perchè quelli prima o poi finiranno, e cosa faranno? Si uccideranno nuovamente? 

<<Edward, è ora di andare. Il portale di Kleria si aprirà fra pochi secondi>> annuncia, mi alzo dal letto e prendo il borsone.

<<Pronto>> dico

<<Bene. Ti prego non dare troppa importanza al fatto che tu sia amico, o meglio che eri, di Kurt. Dobbiamo distruggerlo>> mi rassicura e le porgo un sorriso

<<Non ti deluderò Ciel>> 

Entriamo nel portale e due secondi dopo ci ritroviamo in un monolocale. Piuttosto confortante, un appartamento tipico di uno studente preso dallo studio. 

<<Oh, Edward sei arrivato>> dice Solos

<<Ciao anche a te.>> sbotto freddo, mi sta sul cazzo questo indiano fake

<<Finalmente siete arrivati, il Concilium aspettava solo voi per iniziare.>> questa volta è Luke che esce dalla camera da letto.

<<Di già?>> domando 

<<Il Concilium vuole sbrigarsi subito di eliminare rifiuti come Kurt>> mi risponde Kleria: Angelo dalle ali turchesi, con i capelli lilla e gli occhi neri. <<Ah, comunque sono Kleria, Angelo della depressione, sono una di quelli Storici, come Ciel e Solos.>> mi sorride e ricambio

<<Quindi ora che si fa?>> domanda Julio, con l'accento fortemente spagnolo.

<<Ci si prepara>> risponde Ciel. <<Dobbiamo indossare gli abiti da guerra>>

<<Ma noi ne abbiamo>> ribatte Luke.

<<Ve li procureremo noi. Siate calmi>> dice Solos. Detto questo ci procurano tre completi da guerrieri: il mio è nero di pelle, con la giacca, il pantalone e gli anfibi. Invece gli altri e due sono marrone per Luke e blu per Julio.
«Il piano cosa comprende?» chiedo infilandomi i guanti
«Dobbiamo confonderci con i sottoposti ed Edward agirà di soppiatto con Ciel tramutata in katana» risponde Luke
«Capito e voi cosa farete?» chiedo ancora
«Uccideremo Will» risponde Julio
«Fra dieci minuti inizia l'adorazione»informa Kleria che avvolge il suo Ibrido, e dopo fanno lo stesso Ciel e Solos.
Ci ritroviamo in un vicolo cieco, perché alla fine c'è il "tempio" di Kurt, la gente ci entrava, tutta vestita di rosso e nero, con il braccio sinistro scoperto per far vedere un serpente marino inciso sulla pelle, quell'animale c'è dappertutto, è il simbolo dell'Angelo.
«Entriamo rendendoci invisibili. Nel vero senso della parola» dico e diveniamo tutti e tre invisibili, entriamo in una grande sala rossa con un trono al centro nero con dei rubini, l'unica fonte di luce sono delle fiaccole sui muri laterali. Le persone sono sedute per terra, su dei cuscinetti.
Ci dividiamo per tre direzioni diverse.
Io mi dirigo verso la tenda che si trova dietro al trono, la apro e vedo una scena orribile: Kurt che si cibava di frammenti dell'anima di Will, tramite la spalla destra. Spalanco gli occhi, è cambiato, mi gira la testa, sono confuso, confuso su tutto. Dov'è finito il Kurt umano che conoscevo? Quello non è lui. Anche fisicamente ed esteticamente è cambiato. Porta una treccia blu laterale, gli occhi tutti rossi che si intonano con le sue ali, cambiate anche quelle, sono più appuntite, grezze, come quelle di un pipistrello, e si è tinto le unghia di viola. Indossa un vestito da imperatore romano, non lo riconosco più.
«Si sta mutando»
«mutando?»
«Devi rassegnarti Edward, hai per sempre perso Kurt»
«C-che intendi d-dire» balbetto, cosa cazzo significa.
«Si sta cibando troppo dell' anima di Will, e penso anche di altre, si sta trasformando in un demone».
Quella parola rindondava nella mia testa
«Noi Angeli misti siamo metà Angeli metà anche demoni, quindi se uno di noi si nutre di troppe anime diventa un essere dell'Inferno. Quello che sta accadendo al tuo amico.» continua. BASTA. BASTA. BASTA.
«Will» lo chiama Kurt «Sto sentendo una doppia presenza, che non è affatto gradita.» dice spostando lo sguardo verso di me
«Vero, Edward?»
Tolgo l'invisibilità, serro i pugni guardando il pavimento.
«Il gatto ti ha morso la lingua?» chiede e non rispondo «IL GATTO TI HA MORSO LA LINGUA?» urla e mi sento stringere e mi accorgo che sono delle catene rosse, dominate da Kurt, rido
«Che ridi, umano di merda» ringhia
«liberami Ciel» detto questo mi libero sciogliendo le catene con una melma nera «VIENI A ME CIELESTIA» urlo e impugno la katana con i rovi che mi perforano la pelle.
«Uh. Uh.» ride divertito «Mi fai paura» mi istiga. Stringo l'arma e corro verso di lui dando colpi velocemente, tutti schivati.
«Ciel, lo devi addestrare meglio»
«Non ti rivolgere così a Ciel, Kurt Edison.» dico lentamente. Schioccando il collo. Ora devo mettere fine a questo Impero. «Devi sapere che tutto ciò che è bello finisce.» mi dirigo verso di lui con un mezzo sorriso «Non puoi esser felice con dei beni terrestri, lo sai bene. O meglio, il vecchio Kurt lo sapeva. Chi era tra i due da piccoli che donava all'altro un oggetto che voleva? Kurt. Chi era tra i due da piccoli a volere gli abbracci dell'altro per esser felice? Kurt. Chi si sentiva il dominatore degli oceani uno affianco all'altro, quando giocavamo ai pirati? ERI TU KURT, ERI TU.» urlo piangendo «MA ORA TU PER ME NON CONTI PIÙ NULLA.» urlo trafigendolo al petto «Ciel dai il colpo di grazia» dico e un drago avvolge l'Angelo per farlo sparire.
Sono stato talmente preso che non mi sono accorto dei miei compagni che hanno ucciso Will.
«Bel lavoro Edward.» mi dicono. Già.
Finalmente sono stato pronto a dire addio a Kurt.

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