Un anno dopo
Oggi è l'anniversario tra me e Ciel, 22 dicembre. Un anno in cui convivo in due mondi, nettamente differenti fra loro. C'è da dire che ho conosciuto nelle persone a cui tenevo il loro lato peggiore.
Ieri è arrivata una lettera dal Consilium per rappresentare la città di Parigi, esso è situato nella parte alta di Angheria, Mesos.
«Cosa dovrei portarmi?» chiedo
«Un vestito elegante, dovremmo stare solo per un giorno.» risponde mentre si mette lo smalto color porpora, la guardo con uno sguardo interrogativo
«Che c'è?»
«Di chi è quello smalto?»
«mio. L'ho comprato con la tua paghetta, è bellissimo» risponde, resto di stucco, dopo 365 giorni assieme non è cambiata per niente.
«Dio mio» mormoro scuotendo la testa.
Lascio stare ed indosso un completo elegante: giacca nera, camicia bianca, pantalone nero e Converse nere. Mentre Ciel indossa una specie di armatura, tutta nera, sembra quella delle legioni romane, con il gonnellino.
«È un incontro ufficiale e noi Angeli ci vestiamo con abiti ufficiali, da guerra» spiega capendo che le dovevo domandare il perché di quell'abbigliamento.
Questa volta non è Ciel a trasportarmi ad Angheria, ma un portale apposito, del Concilium. Davanti mi ritrovo un palazzo nero, con finestre viola-blu, stona decisamente con il colorato della città sottostante. Entriamo da un portone con figure di Angeli incise e la scritta aurea Pax et bonum (pace e bene). Dinanzi c'è un lungo corridoio, lo si può riconoscere perché è recintato da delle colonne doriche, con un tappeto bordeaux che copre il pavimento nero. Alla fine c'è una rampa di scale per arrivare alla Sala Principale. La Sala è un anfiteatro greco, dove al comando della riunione ci sono cinque uomini incappucciati.
«Sediamoci laggiù» sussurra Ciel indicando la quarta gradinata. Ci sediamo e l'uomo al centro inizia a parlare.
«Ci siamo tutti.» tossisce «Misaki da Tokyo, Julio da Madrid, Valerie da Washington...» fa un elenco lunghissimo di persone e la loro provenienza. «Edward da Parigi» annuncia e mi alzo dicendo "presente". Continua con l'elenco, per una mezz'oretta.
«Bene. Possiamo procedere. Luke da Londra assieme al suo Angelo Kleria, ci hanno comunicato di un pericolo che incombe da quelle parti. Luke potresti spiegarcelo?» chiede e un ragazzo di circa diciotto anni, capelli neri e occhi castani si mette al centro del salone.
«A Londra, stanno accadendo fatti strani, sovrannaturali. Ad esempio, il mese scorso, la gente ha iniziato a predicare riti ad un certo Angelo novellino, penso che si chiami Kirt, o qualcosa del genere. Poi una ragazza la settimana scorsa, vicino a Bing Bang, è iniziata a volare grazie ad una nube nera, quella nube era quell'Angelo. Vuole Londra e non solo, vuole che tutti siano dei suoi sottoposti.» conclude e nella sala tutti bisbigliano per il terrore.
Io so chi è, so chi ha questa mente malata. Lo so. Kurt Edison.
«Grazie Luke» dice l'uomo alla destra di quello al centro. «Vi ho convocati qui, per questo. Dobbiamo distruggere questo Angelo, in poco tempo. E so che a qualcuno gli era molto affezionato, giusto Edward?» mi chiede e gli sguardi sono tutti puntati su di me.
«Giusto. Fino all'anno scorso.» rispondo con voce rauca.
«E per questo sarai tu ad uccidere il suo Ibrido, e Cielestia ucciderà Kurt, assieme all'Angelo Solos e il suo Ibrido Julio» continua. «Questo avverrà settimana prossima, Luke vi ospiterà a Londra e anche lui sarà parte fondamentale dell'assalto. Invece, voi rimanenti, combatterete con l'esercito di quest'Angelo. Ora, il Concilium è chiuso.» conclude e nella sala si aprono dei portali per ritornare nelle proprie città.
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Angel People.
FantasySapete, la realtà è la prigione dell'immaginazione. La intrappola per non farla vedere alle persone. Ma alcune hanno provato a guardare la realtà della realtà,e vi sono riuscite a vedere degli angeli, costoro aiutano la gente in difficoltà in cambio...