6.
Frank si era svegliato presto, il che succedeva raramente il sabato o la domenica, e gli era servito qualche secondo per ricordare dove si trovasse. Marisol dormiva ancora, e il suo viso era la cosa più bella che lui avesse mai visto; l'espressione rilassata, le labbra un po' aperte, i capelli scompigliati. Una delle mani era piegata sotto il capo, l'altra era abbandonata sul letto, dentro la sua.
Sorrise portandosela piano alle labbra e ne baciò la punta delle dita più delicatamente che poteva; voleva lasciarla dormire in pace, e guardarla mentre lo faceva. Sulla linea della sua mascella c'erano dei piccoli segni simili a dei lividi; la stretta di quel bastardo che aveva bevuto troppo e aveva osato metterle le mani addosso. Respirò a fondo e con delicatezza le lasciò la mano e si alzò. Si rimise i pantaloni e la t-shirt e si accorse solo dopo averlo fatto che era al contrario. Poco male, voleva solo andare a preparare la colazione. Mandò un messaggio a Roberta, dicendole che sarebbe tornato per il pranzo, chiedendole di badare a Mary un po' più del previsto. La risposta fu una foto di lei e la bambina che preparavano una torta.
Frank guardò l'orologio: segnava le otto e trenta e si rese conto che non aveva idea di dove mettere le mani in quella cucina. Le tazze erano in vista, ma tutto il resto? Voleva preparare dei pancakes, ma optò per del caffè e mise a scaldare del latte mentre la caraffa si riempiva. Aprì un paio di pensili e finalmente trovò dei corn-flakes che tirò fuori e poggiò sul tavolo. "Tovaglia" mormorò guardandosi intorno, aprendo almeno tre cassetti prima di trovarla. Apparecchiò, versò due tazze di caffè e in una mise un goccio di latte; ricordava che a Marisol piaceva così, era quello che aveva bevuto alcuni anni prima, una mattina che si era svegliata da lui dopo essere rimasta la notte perché Mary non stava bene. Sperò che i suoi gusti non fossero cambiati nel frattempo.
Sul lato opposto del tavolo vide un foglio e una penna, erano poggiati lì ma non c'era scritto nulla, accanto il bigliettino da visita di Paul che accartocciò e si mise in tasca. Lo avrebbe buttato una volta fuori. Non aveva idea di cosa stava facendo, ma era sorpreso che il suo primo istinto, una volta sveglio, non fosse stato quello di scappare via. Con Bonnie gli era successo e infatti se l'era filata prima che si svegliasse, ma Marisol non era Bonnie. Marisol era... Marisol; la donna più dolce e amorevole che conosceva, la più bella anche.
"Ti sei svegliato presto" gli disse proprio lei e Frank sorrise alzando lo sguardo per incontrare il suo. "Il mio letto non è comodo abbastanza, forse?"
"È comodissimo" replicò lui annuendo. "È solo che mi sono svegliato e ho pensato di preparare la colazione. Ti piace ancora il caffè con un sorso di latte?"
Marisol sorrise. "Te lo sei ricordato" gli si avvicinò rimandando indietro i capelli. "Stai indossando la maglietta al contrario. Lo sai vero?"
"Sì" Frank le baciò la fronte, poi la bocca e gli animi si scaldarono in un battibaleno. Le loro labbra si diedero il buongiorno e Marisol si ritrovò seduta sul ripiano della cucina, le mani di Frank intrecciate alle sue. "Okay" mormorò l'uomo scuotendo il capo e staccando la bocca dalla sua. "Colazione?"
La donna si mordicchiò le labbra annuendo. "Sì, colazione."
Gli occhi chiari di Frank la guardarono per un istante, con la punta delle dita lui sfiorò i segni che le aveva visto sul viso mentre era addormentata. "Ti verranno dei lividi. Per colpa di quel figlio di puttana."
"Niente che un po' di trucco non possa coprire" lo rassicurò lei. "Non pensarci più, okay? Io l'ho già dimenticato."
"No, non è vero" sussurrò Frank scuotendo il capo. "Ma non vale neppure un minuto dei tuoi pensieri. Lo sai, vero?"
"Lo so" Marisol annuì. "Frank, cosa stiamo facendo esattamente?"
"Non lo so" ammise lui. "Ma stanotte è stato incredibile."
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Gifted - L'amore quando meno te lo aspetti
FanfictionFrank si prende cura di Mary, sua nipote, da sempre. Mary è una bambina sveglia, un vero e proprio genio e lui vuole soltanto che viva una vita normale, una vita da bambina. Occuparsi di Mary non è semplice, ma per fortuna può contare sull'aiuto d...