Sento delle urla, non vedo niente, è tutto buio ma sento delle forti urla.
Continuo a camminare ma il buio mi circonda. Ad un certo punto sento frantumarsi qualcosa e le urla diventantano familiari...sono quelle di mia madre...
"Mamma! Dove sei?! Mamma!" Inizio a correre e urlare senza nemmeno sapere dove sto andando. Mi fermo con il fiatone e sento dei versi provenire dietro di me. Una luce si accende. Sono in casa mia. Mi giro e trovo davanti a me mia madre, anche se non propriamente lei...era stata contagiata. Inizia a fare strani versi e urlare. Comincio a correre. Mi ha quasi raggiunta. Mi salta addosso e cado a terra con lei sopra. Cerco di dimenarmi mentre piango.Mi sento scuotere e ad un certo punto apro gli occhi e trovo davanti a me il volto di Taehyung. Sono nel letto sdraiata e sudata. Lui è davanti a me e mi sta tenendo per le spalle. Il cuore mi batte a mille e mi viene da piangere, il mio respiro è affannato.
"È tutto okay calma, è tutto okay" dice facendomi sedere sul letto.
"Va tutto bene?"
"E-era solo un incubo..." dico calmandomi.
"Lo so, stavi urlando e ti rigiravi nel materasso"
Vedo dietro Taehyung Jimin e Jungkook appoggiati al muro.
"Mi dispiace se vi ho svegliato...Non volevo"
"Non fa niente, ormai il sole sta sorgendo e ci saremo svegliati lo stesso tranquilla"
"Sono qui da tre giorni e vi sto facendo passare di tutto" dico ridendo.
"Nah, comunque oggi andiamo a prendere le ultime scorte per partire, vuoi venire?" Mi chiede Jimin.
"Certo" dico alzandomi per poi notare di essere in pantaloncini corti e canottiera abbastanza scollata davanti a 3 ragazzi che conosco solo da tre giorni. Prendo in fretta una felpa e me la infilo. Tae sorride e insieme agli altri andiamo fuori.
"Due di noi devono stare qui, non possiamo lasciare l'appartamento incustodito, non si sa mai" dice Taehyung salendo sul furgone.
"Okay ho capito, rimaniamo io e Kookie. Andate pure" dice Jimin tornando dentro seguito dall'altro.
La zona è libera, Taehyung accende il motore e ci muoviamo. Arriviamo davanti ad un armeria e scendiamo.
"Abbiamo bisogno di armi, munizioni, benzina e-"
"Cibo, acqua e delle coperte" continuo io fermandolo.
"Si anche quelle cose" continua entrando con il fucile saldo. Apre la porta e sta attento che non ci sia qualcuno o qualcosa. Io sto esattamente dietro di lui controllando non ci sia niente dietro di me.
Inizia a prendere fucili, coltelli, proiettili e molto altro. Devo dire che siamo stati abbastanza fortunati a trovare tutte queste cose. Li mette tutti in un borsone che ci siamo portati e usciamo di corsa. Facciamo una seconda tappa al supermercato dove prendo di tutto e riempo un'altra borsa. Mi giro e non vedo più Taehyung. Inizio a chiamarlo ma niente, il supermercato è buio quaindi fatico a capire cosa c'è intorno a me. Entro in panico e mi giro ovunque. Vedo un'ombra camminare verso di me, non riesco a capire chi sia. Man mano che si avvicina realizzo che quello non è Taehyung, è uno di quei cosi. Prendo la borsa e scappo per il supermercato. Giro corsia per corsia, ma quando questi esseri sentono odore di sangue non li ferma nessuno.
Mi insegue e ad un certo punto inciampo e la caviglia si storge. Urlo dal dolore e quel coso è a pochi passi da me. Provo a strisciare verso la pistola che mi è caduta quando sono inciampata.
Sento uno sparo e lo zombie cande con un proiettile in testa. Mi fermo a fissare il corpo ancora con il fiatone.
Taehyung corre e posa la pistola accanto a lui.
"La tua caviglia"
"Non è niente, posso farcela" dico alzandomi ma appena appoggio il piede sento una fitta e mi chino subito.
"Non credo tu ce la possa fare, fammi vedere" mi toglie la scarpa e vede che la mia caviglia sta iniziando a gonfiarsi. Sento le sue braccia stringermi e mi ritrovo in braccio a lui tenuta come una sposa. Prende la borsa con il cibo passandomela, il fucile e corre verso il furgone.
Mette in moto e torniamo alla "casa".
Jimin ci apre il cancello ed entriamo.
Taehyung prende le borse e le da a Jimin. Mi apre la portiera e mi prende di nuovo in braccio. Jimin lo guarda confuso.
"Ha la caviglia gonfia, credo sia slogata" dice entrando seguito dall'altro.Mi fa sedere su una sedia e mi toglie la scarpa e controlla la caviglia. Jimin è andato a cercare delle bende e della crema nell'infermeria della scuola.
"Non sono un medico ma credo sia slogata"
"Merda non ci voleva" sospiro.
"Tranquilla, ora te la fascio" arriva Jimin con dei pezzetti di benda impolverati e un tubetto di una marca a me sconosciuta.
Allungo una mano per prenderla, ma il grigio mi precede.
"Lascia fare a me" dice spalmando la crema sulla mia caviglia per poi fasciarla delicatamente. Mi sento a disagio.
Dietro Taehyung, Jimin mi guarda iniziando a fare su e giù con le sopracciglia. Che imbarazzo."Ecco qua. Ora non fare sforzi altrimenti avremo difficoltà a partire"
"Ve bene, grazie"
"Di niente" dice per poi uscire di casa.
Stendo la gamba su una sedia. I ragazzi dopotutto sono organizzati perfettamente. Hanno trasformato questa scuola in una specie di rifugio. Sono sono procurati di tutto in così poco tempo: tavoli, sedie, materassi. Io avevo già tutto.
Chiudo gli occhi decidendo di riposarmi un po'.Sono passati 30 minuti, mi sveglio e vado dalla finestra zoppicando. Taehyung è seduto fuori davanti al cancello con un fucile in mano. Osserva il vuoto, vorrei raggiungerlo ma mi direbbe che non avrei dovuto fare sforzi e mi rispedirebbe in casa. Arriva il furgone, appena si ferma scendono Jimin e Jungkook con le scorte. Sto per allontanarmi dalla finestra quando scende un terzo ragazzo dalla jeep con i capelli neri e molto alto. I suoi vestiti sono logori e sembra sfinito. Appena vedo che stanno entrando mi risiedo subito sulla sedia ad aspettarli.
Entra Tae seguito dal ragazzo di prima e gli altri due.
"Abbiamo una new entry" si siede Jimin.
"Lui è Jin, Jin lei è Zoe"
"Piacere" allunga la mano, gliela stringo.
"Ciao. Benvenuto Jin"
"Riesci a camminare?" Mi chiede subito dopo Taehyung avvicinandosi.
"Zoppico ma ce la faccio" rispondo guardando il mio piede.
"Vieni ti aiuto" dice facendomi alzare e legando il suo braccio destro alla mia vita. Metto una mano intorno alle sue spalle e inizio a camminare. Mi tiene stretta e sta attento a non farmi cadere.
Arriviamo nella specie di cucina per mangiare qualcosa.
"Ho una fame" dice Jungkook sedendosi davanti a me.
Jimin porta dei piatti di pasta in scatola e una bottiglia d'acqua.
Jin sembra molto affamato e assetato, chissà da quanto tempo non beveva. Finisce tutto in poco tempo sotto ai nostri sguardi riempendosi la bocca di pasta.Finita la cena Taehyung mette apposto.
"Jimin puoi far vedere a Jin dove dorme, Kookie vai pure a riposarti" dice buttando via le scatolette di pasta.
"Zoe stai qui?" Chiede Jungkook girandosi verso di me.
"Appena finisco la aiuto a salire io, tranquillo" risponde Taehyung sistemando le scatolette in un contenitore."Finito, andiamo a dormire ora"
"Non c'è nessuno di turno?"
"Tocca a me, ti porto in camera e poi vado a fare il mio turno" dice aiutandomi ad alzare.
"Posso farti compagnia? Non ho sonno"
"Certo, come vuoi"
Andiamo fuori dal cancello e ci sediamo su due sedie. Mi passa una pistola e la appoggio sulle mie gambe."Posso chiederti una cosa?" Chiedo guardando il cielo.
"Certo"
"Cosa facevi quando l'apocalisse è scoppiata?"
"Io... lavoravo part time in un supermercato per pagarmi gli studi. Facevo musica, scrivevo canzoni...andavo a un'accademia musicale. La musica mi ha sempre salvato, c'è sempre stata, nei momenti bui e nei momenti felici. Mi accompagna fin da quando ero un bambino, è come una seconda madre per me, ma adesso non c'è più, è sparita con tutta la felicità..."
"Capisco..."
"Tu invece? Lavoravi mentre studiavi?"
"A differenza tua ero una scansafatiche, facevo disperare i miei genitori. Mamma mia quanto mi sopportavano, mi sostenevano anche per quello che volevo fare. Mio padre mi aveva regalato una telecamera, riprendevo qualsiasi cosa"
Mi passano per la mente tantissimi ricordi e sorrido.
"A quanto pare questi stronzi rovinano qualsiasi cosa" dice Taehyung alzandosi e puntando il fucile su uno di loro che si era appoggiato alla ringhiera.
"Dobbiamo muoverci o altrimenti domani sera ce ne saranno 20 invece di uno" aggiunge per poi sparare alla testa del morto."Jungkook! Testa di noccioline che non sei altro tocca a te!" Urla entrando in casa. A quanto pare il più piccolo non aveva intenzione di uscire. Dopo altri urli del grigio finalmente riceviamo una risposta.
"Guarda che ci sento demente"
"Qui gli unici dementi siete voi che urlate alle 3 di mattina! Sto cercando di fare il mio sonnellino di bellezza se non vi dispiace" interviene Jimin. Inizio a ridere per la scena. Certi momenti di felicità ci vogliono in situazioni del genere. Ogni tanto si deve abbandonare la realtà, non pensare più a niente e non avere preoccupazioni, però questi momenti non durano abbastanza...
"Lo trovi divertente? Ti ricordo che ti sto sostenendo per non farti cadere e mi potresti scivolare a seconda di cosa fai" dice minacciandomi Taehyung.
"Quindi mi minacci"
"Certo"
Ridiamo insieme. Era da molto che non ridevo, sono sempre stata triste e non ho più avuto contatti con le altre persone, mi mancava questa sensazione. Una sensazione umana, meravigliosa, confortevole.
Arrivati davanti alla stanza dove dormo, mi da la buona notte e se ne va. Finalmente mi sdraio sul letto che mi ero sistemata da sola e crollo in un sonno profondo sperando di non fare incubi o cose varie.

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Apocalisse|| kth
FanfictionDopo un'apocalisse zombie che ha sconvolto l'intera umanità, alcuni superstiti decidono di costruire una zona recintata e protetta per tutti i sopravvissuti rimasti e chiamarlo "Campo Sicuro" ma i morti viventi hanno il controllo su tutto il mondo e...