E fu solo un istante, un lampo di dolore passò nei suoi occhi, poi tutto si affievolì.
Tirò un pugno alla porta dinanzi a lui e, accecato dall'ira, non si rese neanche conto del male provocato dalla ferita sulla mano.
Lanciò un'occhiata minacciosa ai presenti e si trascinò, barcollante, verso l'uscita, deciso a metter fine alla sua inutile vita.
Aveva appena perso un maestro, un padre, un amico. E niente lo avrebbe fermato a ritrovare se stesso, ad andare incontro a quello che era sempre stato il suo fato. Nessuno lo avrebbe fermato a ritrovare l'anima di quel corpo, che giaceva a pochi metri da lui, inerte e privo di espressione. Lo vedeva il dolore nelle persone che lo avevano aiutato. Ma ora tutto era finito. L'unico pezzo dell'ancora che lo aveva tenuto a galla, era stato spazzato via e con lui anche l'unica possibilità di ritornare alla vita di prima.
Così, lo fece. Se ne andò. Lasciando soli tutti, compresa me.."No!" Urlai a pieni polmoni mentre le gocce di sudore solcavano dolcemente il mio viso.
Lo avevo fatto di nuovo. Avevo fatto lo stesso incubo e mi ero svegliata per l'ennesima volta con un espressione sconvolta e gli occhi pieni di dolore.Mi alzai tremante e mi incamminai verso il bagno. Appoggiai entrambe le mani ai bordi del lavandino e alzai lo sguardo verso la mia figura riflessa nel grande specchio contornato da disegni modellati in argento.
Espressione sconvolta, le lacrime salate che scendevano lungo le guance arrossate, mescolandosi con le innumerevoli gocce di sudore che parevano aver preso gusto a trovarsi sull'ennesimo volto. Gli occhi iniettati di dolore e rabbia pura che lottavano contro le lacrime che continuavano a fuoriuscire a fiotti.
Era sempre la stessa storia ormai da anni.Mi lavai lentamente e, dopo essermi vestita in modo sportivao, decisi che quel giorno non sarei andata scuola.
Il giorno seguente sarebbe stato il mio ultimo rientro al liceo e poi sarei partita per New York.
Avrei dovuto andarci, visto che per chissà quanti mesi non sarei più riuscita a vedere i miei due migliori amici, ma non ne avevo voglia.
Così mi accasciai sul divano promettendomi che il giorno dopo avrei salutato Giulia e Andrea come meritavano.
***" Tesoro? Non vai a scuola?" La voce di mio padre mi fece trasalire e mi alzai dal divano spostando il cuscino che avevo precedentemente sotto la testa.
"Non mi sentivo molto bene quando mi sono alzata, così ho deciso di rimanere a dormire." Mi diressi verso la cucina e bevvi un bicchiere di latte per poi sedermi sul davanzale.
"Ah okay. Io ora vado al lavoro, ci vediamo questa sera a cena." Detto questo mi stampò un bacio sulla fronte e, prendendo lo zaino, uscì di casa.
Sospirai e tornai di sopra.
Controllai il telefono e mi accorsi di avere un messaggio dalla mia migliore amica.- Ehi! Perchè non sei venuta a scuola? Il prof di Algebra ci ha riempito di compiti! Passo da te questo pomeriggio per un film. Ti va? A presto, Giuly :) -
Scrissi velocemente una risposta affermativa e mi avviai verso la doccia con dei vestiti puliti in mano.
Avevo voglia di fare un giro e visto che quella giornata primaverile era piena di raggi solari, ne avrei approfittato per salutare la mia città natale.Dopo dieci minuti mi trovavo a chiudere il portone alle mie spalle.
Mi diressi lungo il viale alberato che avrebbe, in seguito, portato sul corso principale.
Camminavo sul ciglio della strada. Mi era sempre piaciuto il pericolo, sentire l'adrenalina nelle vene e il sangue ribollire per l'impazienza.
Volevo andare in quel posto, nel mio posto. Per l'ultima volta.Attraversai tutta la città e osservavo con nostalgia i negozi, le bancarelle, i parchi. Mi sarebbe mancato tutto di quel piccolo paesino sperduto.
Però sarei stata contenta di venire a trovare mio padre anche con la scusa di dover rivedere la mia città natale.
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A way to live (SOSPESA)
RomanceAlessia, una ragazza difficile e complicata con un dolore immenso alle spalle, sta per intraprendere il suo sogno: andare a New York e gareggiare per la sua scuola di nuoto. Mille emozioni si scateneranno in lei quando, al tavolo della mensa della s...