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Jungkook accese la televisione su Real Time e vide un nuovo programma: Alta infedeltá.

Il corvino, interessato, lasciò quel programma e posò il telecomando sul tavolino.

Quella puntata parlava di christopher che era il marito si Jessica e Pamela che era la migliore amica di Jessica e si faceva christopher.

"Ma che bel trio..." Disse jungkook schifato per poi cambiare canale appena vennero trasmesse scene più spinte, non era tra i gusti di jungkook.

Il telefono del ragazzo suonò nuovamente e questa volta era jimin.

"Aprimi, sono fuori da casa tua." Disse jimin per telefono e jungkook andò ad aprire la porta, facendolo accomodare.

"Mi raccomando, sto lasciando taehyung." Disse il maggiore a jungkook, il quale si affrettò a rispondere.

"Quindi devo andarlo a consolare? Ti prego non lasciatevi." Disse jungkook.

"Non c'è bisogno che lo consoli, non sei il suo tipo jungkook. Taehyung si è sempre lamentato di te: che sei troppo noioso, troppo affettuoso, che devi staccarti da lui, non ne può più di te. Testuali parole." Disse jimin sedendosi sul divano del minore.

Jungkook rimase in silenzio a guardare jimin.

Era tutto vero?
Taehyung gli aveva sempre mentito?

"Comunque..." Disse jimin posando i piedi sul tavolino davanti al divano in pelle del minore.

Jimin andava da jungkook solo quando aveva bisogno di favori, jimin vedeva jungkook come un “risolvi problemi” piuttosto che un migliore amico.

Ma jungkook questo non lo notava ancora, aveva gli occhi foderati col prosciutto.

"Jungkook non sto molto bene." Disse jimin e jungkook si avvicinò al maggiore.

"Che hai?" Chiese dolcemente jungkook.

"Nulla che ti interessi, ciao." Disse jimin per poi uscire da casa jeon.

Jungkook rimase un attimo scosso dal comportamento del suo hyung e restò in piedi.

Jungkook era ferito, era ferito dalle parole di jimin.
Non poteva credere che taehyung pensasse quelle cose su di lui, quindi jungkook prese il telefono e aprì la chat con taehyung.

Jungkook sapeva che taehyung nin era il tipo, ma infondo voleva chiarire.

"Testa di culo peloso, ora tu vieni qui e mi spieghi. Casa mia alle sedici." Scrisse jungkook per poi spegnere il telefono.

Jungkook aveva il cuore in mano e il battito irregolare.
Erano migliori amici, non fidanzati.
Non avrebbe dovuto fregargliene nulla, tanto sapeva che taehyung non era il tipo.

Taehyung rispose poco dopo con un: “ok”, pensava si trattasse di jimin.

◆ ◆ ◆ passa un po' di tempo ◆ ◆ ◆

Arrivarono presto le quattro e taehyung arrivò da jungkook.

Taehyung era sul divano del maggiore e jungkook lo guardava, in piedi davanti a lui, con uno sguardo piuttosto arrabbiato e triste.

"E quindi?" Chiese taehyung poco svariati minuti di un silenzio imbarazzante tra i due.

"Sei uno stronzo." Disse jungkook e taehyung lo guardò triste.

"Che cosa ho fatto?" Chiese taehyung dolcemente guardando negli occhi il minore.

"Jimin mi ha detto tutto quelli che pensi su di me." Disse jungkook e taehyung ridacchiò.

"Perchè dovrei essere uno stronzo se ho detto che sei gentile, amorevole, dolcissimo e simpatico?" Chiese dolcemente il maggiore e jungkook arrossí sedendosi vicino a taehyung.

Ne era certo che non era vero quello che aveva detto jimin.

Jungkook scoppiò a piangere.

"Ti voglio tanto bene biscottino mio." Disse taehyung abbracciando il minore e prendendogli il naso tra le dita come quando ai bambini gli si dice: “ti ho rubato il nasino~”

"Anche io hyung." Disse jungkook per poi baciare la guancia del maggiore.

Daddy ‖〔Taekook〕Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora