3.Pregiudizi

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Finita la cena, i prefetti ci portarono nelle nostre relative sale comuni, mostrandoci i nostri dirmitori.

Le stanze possono ospitare da tre a cinque persone e a me era capitata una da cinque;

in attesa delle mie compagne di stanza, mi fiondai nella parte alta del letto a baldacchino, la mia preferita;

ma non ebbi da aspettare molto, poiché, dopo qualche minuto, quattro ragazzine fecero ingresso nella stanza e, vedendomi, una smorfia si formò sui loro piccoli visini, che in quel momento avrei tanto voluto decapitare, ma a quanto pare l' omicidio non è permesso ad Hogwarts...

Poi sentii la ragazza bionda sussurrare alle altre tre qualcosa nell' orecchio, che potei decifrare come:

"quella è una Malfoy, figlia di voi sapete chi...dobbiamo starle alla larga, potrebbe farci del male"

- si, la vostra amica ha ragione e, se fossi in voi, smetterei di parlare male della mia famiglia se non volete venire cruciate-.

Io, ovviamente, stavo scherzando, ma da quanto potei vedere dalle loro espressioni a dir poco terrorizzate, loro pensavano fossi seria...patetiche.

Senza aspettare la loro prossima mossa, mi infilai dentro le coperte, dandoli le spalle, aspettando di prendere sonno.



La mattina successiva la sveglia suonò talmente forte da farmi ruzzolare giù dal letto...bel modo di iniziare la giornata.

Dopo qualche maledizione lanciata a chi sa chi, controllai l' orario delle lezioni, notando di avere pozioni con Lumacorno;

mio padre mi aveva parlato di lui, era un suo professore, ma Draco non gli era mai andato molto a genio.

Infilata la divisa, mi avviai verso l' aula dove avrei svolto la mia prima lezione.

Arrivata, mi andai a sedere in uno dei banchi liberi, consapevole che chiunque avrebbe odiato sedersi accanto a me;

ma, incredibilmente, qualcuno sembrò abbastanza strano da farlo e non solo, anche da sorridermi amichevolmente;

i miei occhi lo guardarono sbalorditi, forse non mi conosceva...

-Emm...sai chi sono?-

-oh, certo...io sono Ben Scamander, piacere di conoscerti Arenea Malfoy-

-e non sei spaventato da me?-

- perché dovrei, una ragazza così carina non può essere tanto mostruosa- disse alzando le spalle, come se fosse la cosa più ovvia dell'universo.

Probabilmente in quel momento diventai più rossa dei capelli dei Weasley, ma cercai comunque di rispondere mantenendo un tono autoritario

-g-grazie-

missione miserabilmente fallita.

In quel momento, se possibile, mi fece un sorriso ancora più smalliate del precedente;

sapevo che i tassorosso fossero amichevoli, ma non immaginavo fino a questo punto...

Suonata la campanella, il professore entrò in classe, spiegandoci dapprima le caratteristiche e le funzioni di una pozione, di cui non ricordo il nome, esortandoci poi ad imitarla.

Devo dire che non mi parve molto difficile e che, nonostante qualche intoppo, riuscii a finirla, ma non fui brava quanto Scorpius, che la finì perfettamente in un batter d' occhio, tanto da ricevere un complimento dal professore.

Poi fu il momento di trasfigurazione e, per finire l' orario mattiniero, di incantesimi; mentre oggi il pomeriggio avrei avuto solo due ore di volo;

mio padre mi ha detto tutto sul quidditch, lui fu il cercatore dei serpeverde per quasi tutta la sua permanenza ad Hogwarts;

altrettanto non si poteva dire di Scorpius, che non aveva mai voluto neanche provarlo, troppo concentrato nelle pagine dei suoi amati libri e che, infatti, continuava a lamentarsi con me e Albus, anche lui della sua stessa idea, ma non credo che si tratti di libri...

-Ma vi rendete conto? dovrebbe essere facoltativo, chi ha voglia di montare su una scopa e fare tanti giri inutili, rischiando di morire?-

-Qualunque mago o strega esistente sulla terra?- risposi alla domanda stupida di Scorpius

-non me- lo sostenne Albus- già tutti mi guardano male, figuriamoci come guarderebbero un Potter che non sa giocare a quidditch!-.

-e pensa a come guarderebbero noi, abbiamo già abbastanza attenzioni, non trovi?-

-oh, avanti, dove è finito il vostro lato serpeverde? dovreste essere degli spocchiosetti pieni di sé! chi vi dice che farete schifo? non avete mai provato-

Qui finì la nostra conversazione, datoché arrivammo al campo;

questa volta la lezione si sarebbe svolta con i grifondoro e alcuni ragazzi più grandi, che ci avrebbero dovuto controllare;

come mio tutore venne estratto il fratello di Al, James Potter, uno dei ragazzi più popolari di tutta la scuola, chiunque sarebbe stato felicissimo di conoscerlo, ma non io, Albus me ne aveva parlato e sapevo cosa pensasse di me; tutto ciò significava che mi avrebbe preso in giro tutta l' ora.

Dopo averci insegnato le cose basilari, la professoressa ci lasciò, a detta sua cinque minuti, in balia dei nostri tutori.

-e così.,tu saresti la famosa Malfoy-

-Potter- risposi a tono;

-scommetto che non sai nemmeno come si impugna una scopa-

- io, invece, scommetto che ti batterei-

a quella mia affermazione la folla, che nel frattempo si era creata intorno a noi, si ammutolì

-Scommettiamo?- ribadì ancora lui, con il suo solito tono irritante

-Sophie, no, non darli ascolto, finirai nei guai- sentii Scorpius urlarmi da dietro.

-uuu.. la serpe ha paura-

un coro di risate seguirono le ultime parole di James.

-scommettiamo!-











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ANGOLO AUTRICE:

CURIOSITÀ...ARENEA IN LATINO SIGNIFICA RAGNO (MI SEMBRAVA CARINO DATO CHE DRACO SIGNIFICA DRAGO E SCORPIUS SCORPIONE) SE NON È VERO, PRENDETEVELA COL TRADUTTORE;

(SO CHE I BLACK, DA CUI DISCENDE DRACO PRENDONO NOMI DI COSTELLAZIONO, MA NON AVEVO TROVATO NOMI CARINI)


DETTO QUESTO... BEN È DAVVERO CARINO, NON TROVATE?

AL PROSSIMO AGGIORNAMENTO

Ale

La Terza Guerra Magica {J.S.P}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora