Oltre Lui [COMPLETA]

3 capitolo

"Ciao Cherì" dice Wesley appoggiato al muro pieno di sangue
"Cosa ti è successo?" Chiedo spaventata aiutandolo ad entrare
"Ho fatto un incidente" sorride con le labbra gonfie
"Hai segni di un coltello" affermo

Lo faccio stendere sul divano levandogli la maglia per disinfettare
La coltellata per fortuna non è profonda
Metto dell'acqua ossigenata tamponando
"Cazzo" impreca dal dolore
"Adesso mi dice chi è stato"chiedo fasciando con un grosso straccio la ferita sul petto
"È colpa mia ho combinato un casino, ho provato a difendermi ma cazzo loro erano in 10 e armati io ero da solo e disarmato" esclama stringendo i pugni
Con un piccolo batuffolo d'ovatta disinfetto il suo labbro inferiore

Siamo pericolosamente vicini, sento i suoi occhi su di me.... tengo uno sguardo basso, questa situazione mi mette abbastanza in imbarazzo.

Fuori ha iniziato a piovere e i lampi illumina il cielo scuro.

"Adesso devo andare" afferma lui
"Ma sei impazzito rimani qui fuori piove e nelle tue condizioni non puoi fare molti sforzi" esclamo
"No grazie ma ti ho creato già molti disturbi da stamattina" sorride

I sui occhio ricoperto da una macchia violacea sembra comunque meraviglioso...

"Non mi hai creato nessun disturbo, mio marito non c'è ed io sono sola ammetto che mi mette paura dormire con fuori una tempesta ed io qui sola in casa" affermo sbadigliando
"Allora accetto il tuo invito per questa notte" dice indossando una delle camicie di George anche se gli va leggermente stretta poiché più alto e muscoloso.

Telefono George che ancora non risponde.

Ci sediamo sul divano coperti da un grande plaid di lana  e alla TV un film di Leonardo Di Caprio.

"Si gela dal freddo" affermo
"Fa così freddo che mi si è gelato anche il cuore.." esclama ridendo
"In che senso?"Domando
"Mancano sempre le giuste parole, ma ci sarebbe parecchio da dire.... non c'è un senso esatto dico solo che ho il cuore che si sta indurendo" risponde
"Non riesci a scioglierlo?" Chiedo
"No, essere deboli non porta mai da nessuna parte" sorride
"A volte si deve essere diciamo deboli dopo finirai per stare da solo" esclamo
"Forse ora come ora non voglio restare solo, o forse alla fine è quello che voglio" dice tirando su le spalle
"Diamine quanto sei difficile" borbotto
"Lo so" sussurra "forse ho solo bisogno di qualcuno che mi spieghi perché sono incazzato" continua
"Sei incazzato?" Chiedo
"Tanto forse troppo, la rabbia mi divora lentamente ma non lo lascio vedere ho altri modi per sfogarmi che non sto qui a dirti" terminiamo così l'argomento finendo ad addormentarci io appoggiata con la testa sulla sua spalla e la sua testa sopra alla mia

Il suo respiro mi arriva al naso, il suo profumo virile mi circonda il corpo sembra quasi piacevole... tanto da sorridere nel sonno.