Parte senza titolo 20

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Statue


Sguardi di bambino

incompresi e impauriti,

implorano il perdono

e vengono puniti.


Desideri di speranza

flebile ma caparbia,

cercano conferma

per venire poi distrutti.


Parole mai pensate

condotte dalla rabbia,

trovano una voce

e agghiacciano il silenzio.


Attimi di gioia

prima tanto ricercati,

non appena trascorsi

facilmente son scordati.


Istanti di follia,

di vorace immaginazione,

si tramutano in azione

per divenir la tua condanna.


Non capisco questo uomo,

prima indomito istinto

poi lucida ragione

poi guidato dall'emozione.


Non comprendo la mia mente,

spesso ricca di coraggio,

poi vittima, poi carnefice,

poi giudice di se stessa.


Non accetto questa vita,

prima tanto condannata

poi preziosa, quando svanita

nei ricordi dei miei eredi.


Mi spaventa la mia anima,

così fedele alla giustizia

ma incuriosita e tanto attratta

dagli abissi del piacere.


Perché tanta incoerenza

in così fragile esistenza.

Perché tanto dubbio

in così capaci menti.


Il difetto è cosa umana

"quale noia la perfezione"

La realtà è che vi aspiriamo

ma con triste rassegnazione.


Noi che ancora siamo statue,

ma solo opere incompiute,

incastonate nella pietra

di chi tanto ci ha volute.


Se Colui che ci scolpisce

fenderà un nuovo colpo,

un altro raggio andrà a scaldare

questo nostro freddo corpo.


Ogni opera può ambire

a divenir sempre migliore,

ma lo scalpello, inesorabile,

è nelle mani dello Scultore.






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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 19, 2018 ⏰

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