If only//Damiano David||Victoria De Angelis

Capitolo 6

"Vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa" è ciò che sento dire prima di aprire gli occhi. Dove mi trovo? Perchè sono ad un matrimonio? Mi alzo cercando di non disturbare troppo gli invitati.

Improvvisamente qualcuno mi urta, senza scusarsi.
"Può anche stare più attento la prossima volta eh!" Niente. Gli agito una mano davanti agli occhi, ma sembra non accorgersene. È come se fossi invisibile.
"Damiano!" mi guardo intorno confuso.
"Damiano sono qui di fianco a te" mi volto alla mia destra e vedo mio fratello.
"Jacopo? Che sta succedendo?"
"Stai sognando Dam"
"E perchè l'unico che riesce a vedermi sei tu?"
"E cosa posso saperne io? È il tuo sogno..."

Continuo a non capire.
"E perch..." mi volto ma è scomparso. Ma dove è andato?
"Quanto sono contenta per te!"
"Mamma?"
"Ciao tesoro" odio quando mi chiama così, ma decido di non dare tanto peso alle sue parole. Dopotutto è solo un sogno.
"Sei così bello vestito così"
"Mamma ma sto indossando il pigiama" le dico divertito
"Non mi riferisco a quello sciocco. Ma a quello" dice indicando l'altare. Mi giro. Sento lo stomaco contorcersi e le gambe diventare più molli della gelatina. Non riesco a credere ai miei occhi. Ci sono e io. E c'è anche lei, che indossa un vestito meraviglioso. Quanto è bella.
"Un attimo. Ma cosa vuol dire tutto questo?"
"Bella questa scena eh?" Sento la sua voce. Come potrei non riconoscerla.
"V-vic?"
"Si. Sono proprio io Dam"
"Che sta succedendo? Mi sta scoppiando la testa"
"È stata mia l'idea di farti immaginare tutto questo. Per farti vedere come sarebbe potuta andare avanti la nostra storia se quel giorno non me ne fossi andata."
Sento un nodo alla gola e le mie corde vocali sembrano scomparse.
"Magari saremmo diventati davvero marito e moglie. O magari no. Chi lo sa? Quanto sarebbe bello tornare indietro..."
"Infinitamente bello"
Vic mi sorride. Poi vedo le mie mani e in seguito tutte le altre parti del corpo scomparire.
"Ma cosa..."
"Evviva gli sposi! Auguri!" riesco a sentire in lontananza.
"E se fosse possibile?"
Poi il vuoto.

Già. E se fosse possibile?