Capitolo 3

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Cantò con tutto sè stesso. Damiano non aveva mai preso lezioni di canto. Aveva coltivato il suo talento da solo. Faceva parte di una band di 4 ragazzi, i Måneskin. Faceva... perchè senza di lei niente aveva più senso.

Sapete - iniziò - tutti credono che Vic fosse solo la mia ragazza. Ma no, non è affatto così. Per me lei era una sorella, quella che non ho mai avuto. E infatti è come se una parte del mio cuore fosse stata strappata via. Quando ci siamo messi insieme, il nostro rapporto non è cambiato molto. Siccome siamo in chiesa vi risparmio la battuta del mio amico. -( "ah ma alla fine l'unica cosa che cambia tra voi due è che scopate"  aveva detto Leo che si divertiva a fare quel genere di affermazioni) - Però aveva ragione. Tra noi non è cambiato proprio niente.
E nonostante io mi senta morto dentro, mi trovo qui, cercando di mascherare il mio dolore con un sorriso, perché è quello che lei avrebbe voluto. E so che ad alcuni di voi sembrerà irrispettoso ridere ad un funerale, ma è solo un modo per ricordare lei e il suo sorriso smagliante".

Non se la sentì di aggiungere altro, per paura di iniziare a piangere come un bambino.
Più il tempo passava e più si sentiva soffocare. Appena ne ebbe l'occasione, si mise a correre, non sapeva neanche lui dove stesse andando. E urlò, urlò come non aveva mai fatto. "Vaffanculo! Perchè me l'hai portata via!".

Non si fermò neanche quando i polmoni e i muscoli iniziarono a bruciare, sperando che il dolore fisico attenuasse anche solo leggermente quello psicologico.

Si fermò solo quando vide una panchina vuota, la loro panchina.

If only//Damiano David||Victoria De AngelisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora