• Apocalisse •

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Passarono i giorni e le settimane e con il tempo i miei poteri iniziarono ad amplificarsi e io, seguita quotidianamente dal mio professore, a controllarli.
La scuola era davvero un rifugio sicuro dove noi mutanti potevano cooperare.
Scott mi rimase accanto per tutto il tempo della mia permanenza al castello e creammo un gruppo di amici assieme a Raven, detta Mistica, e Jean. Mi facevo sempre un sacco di risate quando ero con loro. Avevo trovato degli amici, amici in grado di capirmi e accettarmi per quella che ero.
Un giorno qualunque alla solita ora del mio allenamento quotidiano mi diressi verso lo studio del professore Xavier e una volta arrivata bussai.

'Professore, posso?'
'Certo Sara, entra pure'. Una volta entrata mi siedo sulla solita poltrona usata durante il nostro allenamento 'allora voglio che tu chiuda gli oc-' si ferma non appena sente qualcuno che bussa alla porta. È Hank e accanto a lui, una donna minuta con i capelli castani e riflessi rossi, labbra fini e occhi nocciola.
'Scusa Charles, lei è Moira Mctaggert, agente della CIA, vorrebbe parlarti di alcune questioni riguardantile mutazioni approfondite nella tua tesi' dice Hank facendo entrare l'agente e indietreggiando
'Si certo, si accomodi Agente Mctaggert'
La donna si siede 'quello di cui devo parlarle è estremamente delicato e sono questioni top secret' dice l'agente guardandomi per farmi uscire. Il professore la guarda, poi tira un occhiata veloce a me e prima che possa dire una parola 'certo, oggi niente lezioni' dico con un non so che di strafottenza mentre mi allontano dallo studio. Giornata perfetta per fare qualsiasi attività all'aperto. Si diverta, professore.
A questo mio pensiero, Charles sogghigna e sento Moira dire qualcosa a riguardo continuando a ripetersi riguardo a quanto sia importante ció che deve proferirgli.
La lezione è solo rimandata, ci vediamo stasera alle otto.
Lezioni serali. Bingo. Proprio quello che mi ci voleva. D'altronde chi non vorrebbe studiare il controllo mentale invece di andare al cinema con gli unici amici che mi sia mai fatta in vita mia? Grazie professore.

'Lezioni serali? Ma non avevi detto che avevi fatto progressi?' Scott è rimasto male, ci teneva veramente che andassi al cinema con loro.
'Non so davvero cosa dirti, sono scocciata quanto te' dico queste parole sbuffando
'Ci rifaremo. Sabato abbiamo pensato che sarebbe carino andare al pub di cui ti avevo parlato'
'Assolutamente si' gli dico sorridendo mentre sta per alzarsi come se si fosse ricordato qualcosa all'improvviso 'oh merda, devo andare. Ho biologia e chimica, se arrivo in ritardo Hank mi uccide. Ci vediamo dopo' mi dice toccandomi la guancia.
'Certo, a dopo Scott'
Scott è veramente il ragazzo piú dolce del mondo, tra me e lui non c'è nient'altro che amicizia e ringrazio il cielo di averlo conosciuto.

CHARLES POV
Non appena Sara chiude la porta, l'agente inizia a chiedermi se i tipi di mutazioni di cui ho parlato nella mia tesi si siano già verificate a questo punto mi avvicino due dita alla tempia ed entro nella sua testa.
Vedo un uomo altissimo, senza volto in grado di trarre potere dalla sabbia, in grado di manipolare i metalli e di leggere nelle menti e di cambiare aspetto. Un uomo che sta cercando di prendere tutti i poteri dei mutanti con i quali entra in contatto. Una sorta di cavaliere dell'apocalisse.
'... professore? Professore mi sente? Forse dovremmo parlarne quando è ben riposato. Ha tempo domani?'
'No, cioè si. Qualcosa mi dice che lei ha già la risposta alla sua domanda. Lei sa che questo tipo di mutazione ha preso luogo non è vero?' Mi guarda confusa quindi proseguo 'io sono un telepate Agente, riesco a leggere le menti, a vedere quello che vedete e sentire quello che sentite. Questo è molto importante per me, faró del mio meglio per aiutarla'
'Grazie.. Charles, giusto?' Mi sorride tendendomi una mano
'Si, Charles Xavier' la saluto.

Mi sentii molto inquieto dopo. Il nostro mondo è in pericolo, non solo quello dei mutanti ma anche gli umani. Dobbiamo fare qualcosa. Devo fare qualcosa.

Moira. Moira Mctaggert. Non riuscii a pensare a nient'altro per tutto il pomeriggio.

Guardai l'ora e mancavano dieci minuti alla lezione con Sara.
Non tardare

SARA POV

Ho passato l'ultima ora prima di fare la mia lezione quotidiana, ritardata a causa di una smorfiosa della CIA, in camera ascoltando la musica da sola perché i miei amici erano già usciti.
Non tardare.
La voce di Charles mi invase i pensieri facendomi sobbalzare. Deve smetterla di entrarmi nella testa.

'Ci proviamo da due ore, ora basta'
'No non basta! Non devi lasciarmi entrare! Non capisci che questo un giorno potrebbe ucciderti stupida ragazzina??' Esasperato si mette la mano sopra gli occhi e io, intimidita, guardo in basso, in silenzio.
' perdonami, non so cosa mi sia preso'
Mi alzo di scatto dalla poltrona andando verso la porta
'Sara fermati subito'
Apro la porta
Fermati, ho detto.
Mi fermo e sbatto violentemente la porta che avevo precedentemente aperto e tutta la rabbia che mi ero sforzata di reprimere in queste settimane esplode
'devi stare fuori dalla mia testa!! Sai cosa ti è preso? Te lo dico io, sei stanco perchè la lezione che di solito facciamo alle due è stata spostata alle otto a causa della tua bella Moira. Ricorda che non sei l'unico in grado di entrare nella testa degli altri, è anche il mio potere e mi sono accorta che negli ultimi 50 minuti hai pensato più a lei che a farmi concentrare quindi la colpa è tua! due fottute ore che proviamo. Sono stanca io e sei stanco tu! Io non resto un minuto di più qui dentro' le parole escono tutte d'un fiato e una volta finito apro di nuovo la porta ed esco.
Ho rinunciato a una serata con i miei amici per farmi trattare in questo modo.
Deve lasciarmi stare. Arrivata in camera, mi sdraio sul mio letto e lentamente scendo nell'oblio della notte.

CHARLES POV

Senza parole continuo a guardare la porta appena sbattuta. Ha ragione. Ho esagerato.
Non avrei mai dovuto trattarla in questo modo.
Ho pensato all'agente in modo che lei, se mai fosse entrata nella mia testa, non avrebbe visto Apocalisse.
Questo non l'avrebbe fatta sentire al sicuro, l'avrebbe solo fatta preoccupare e l'avrebbe distratta. Non che non trovi la Mctaggert attraente, lo è e magari si è risentita perchè ha percepito questa mia attrazione. O forse no. È una ragazza in gamba e non è il tipo da transfert con il suo professore. Ad ogni modo, Ora più che mai ha bisogno di esercizi per tenere fuori gli altri dalla sua testa. Se quell'uomo trovasse questa scuola, questo rifugio lei deve sapersi difendere, deve lottare. Insieme a me. Siamo gli unici telepati che questa scuola ha e dobbiamo sfruttare il nostro potere per tenere gli altri in salvo.
Ho deciso di lasciarla in pace senza invadere la sua mente, speriamo di riuscire a ragionare domattina.

Buon pomeriggio ragazzi e buona domenica, ecco a voi il quarto capitolo, come sempre spero che vi piaccia.
Riuscirá Charles a scusarsi con Sara ? Scopritelo nel prossimo capitolo. ❤️

Voices || X-men [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora