Mi sveglio presto e ancora con la tuta con la quale mi ero addormentata la sera precedente mi dirigo verso il giardino dove in lontananza appare un uomo che sposta delle assi di metallo. Con il solo movimento delle mani senza toccarle. Deve essere Erik.
Vado verso di lui
'Svegliata presto stamattina'
'Ehm si'
'Hai una lezione con Charles?'
'Per l'amor del cielo'
A questa risposta, mi guarda e sogghigna, lascia perdere le assi e viene verso di me
'Camminiamo, ti va?' Annuisco. Non c'era niente che volessi di piú che parlare con qualcuno.
'Charles che perde il controllo? Cosa gli hai detto? Che umani e mutanti non saranno mai uniti come lui crede? Ride schernendolo
'Fai il serio. Probabilmente voleva passare del tempo con la carissima agente mctaggert e non fare l'ennesima lezione noiosa con me' mi guarda incuriosito poi aggiunge 'non credo, nonostante mi diverta molto questa teoria, penso che ci sia qualcos'altro sotto. Si fida molto di te e delle tue capacità, ecco perchè vuole allenarti ogni giorno' mi guarda e stavolta sembra sincero.
Erik è davvero un ottima compagnia ed è veramente un bellissimo ragazzo.
Lo guardo e accarezzandogli una guancia dico 'grazie, mi ha fatto bene questa conversazione' lui posa la sua mano sulla mia che si trova sulla mia guancia 'beh, quando vuoi. Ora peró devo andare' si alza lasciandomi vicina alla quercia che si trova nell'enorme giardino esterno al castello.•
Sono passate due ore dalla mia camminata con Erik. Nonostante il loro strano rapporto, mi ha fatta ragionare e non nego che avevo sperato di sentire la voce di Charles invadermi i pensieri ma questo non è successo,dunque decisi di mostrare quanto i miei poteri si erano effettivamente evoluti.
Avvicino due dita alle mie tempie e chiudendo gli occhi inizio a toccare le menti di tutti gli studenti della scuola; mi concentro su di lui.
Sono io, sono riuscita ad accedere alla tua mente. Bello eh? Ho bisogno di parlarti. In Biblioteca tra dieci minuti.
•
La porta della biblioteca si apre. È lui. Capelli ordinati, camicia bianca, giacca grigia e pantaloni dello stesso colore. Ha una mano in tasca e lo sguardo duro.
'Sei riuscita ad entrarmi nella testa, brava' pronuncia questa frase con finta enfasi, non era affatto rimasto sorpreso, ma sapevo che fingeva. Se non avessi pronunciato quelle cose l'altra sera probabilmente si sarebbe congratulato.
'Voglio chiederti scusa per quello che ho detto, non sono affari miei se pensi ad altro quando sei a lezione. Io sono l'alunna, tu il professore. Non accadrà piú' mi dirigo verso la porta passandogli accanto con gli occhi abbassati per l'imbarazzo.
Nel mentre la sua mano afferra il mio braccio costringendomi a guardarlo
'Quando sono con te, a lezione o meno, sei l'unica che deve avere le mie attenzioni' si avvicina al mio orecchio e sussurra 'sei stata bravissima'. Mi scosto leggermente e lo guardo confusa quando lui mi alza il mento leggermente con due dita avvicinando le sue labbra alle mie.
Chiudo gli occhi e le nostre labbra si toccano. Voglio cercare di tenere la mente sgomberata perché non voglio che legga i pensieri stupidi di una ragazzina durante il suo primo bacio. Ci provo ma non ci riesco, un pensiero scappa. Occhi blu e profondi come il mare. I piú belli che abbia mai visto.CHARLES POV
Una volta entrato in biblioteca la vidi li. L'avevo vista altre volte ma mai come oggi. Oggi l'ho guardata. Ed è bellissima.
Mi chiede scusa e io affranto dai sensi di colpa non riesco a dire niente, sta per andare via quando la prendo per un braccio la giro verso di me, mi congratulo e mi faccio travolgere dalla passione baciandola delicatamente.
Cerco di tenermi lontano dalla sua mente, non voglio rovinarle un momento così e soprattutto, voglio tenere al sicuro i miei di pensieri. Non voglio che sappia che penso quanto sia bella e forte, non voglio che mi prenda per scemo farfugliando pensieri senza un rigore logico.
Avverto qualcosa. 'Occhi blu e profondi come il mare. I piú belli che abbia mai visto'
Non posso farle questo, non posso farlo. Non posso darle quello che vuole, non una relazione. Ci sono problemi piú grossi adesso, devo tenere i miei allievi al sicuro, lei compresa. Non posso, ma quanto è bella.
Mi stacco da quel dolce bacio
'Sara devi.. perdonarmi. Non so davvero cosa mi prenda di recente. Tu sei una mia allieva, niente di più' mi guarda stranita e con le lacrime che si apprestano a scendere dai suoi occhi nocciola.
'Ha ra-ragione, con permesso' va fuori dalla biblioteca asciugandosi gli occhi.
Che cosa ho fatto? Ho perso la sua fiducia e l'ho distrutta. So che gliel'ho promesso, ma devo entrare nella sua mente. Chiederle scusa.
•
Qualcosa mi blocca. Non riesco ad entrare.
Finalmente riesce a tenermi fuori dalla sua testa, è riuscita a bloccarmi.
Sono fiero di lei, ma perchè non sono completamente contento?SARA POV
Non so cosa mi aspettavo. Il professore che bacia l'alunna non porta mai a nulla di buono. Ma stavolta pensavo fosse diverso. Prima di quel bacio addirittura non mi ero mai accorta di provare qualcosa per Charles. Ma adesso fa male. Malissimo.
Come mai è stato così crudele? Adesso basta. Sono qui come alunna, ho i miei amici, Hank e soprattutto.. Erik. Riusciró a stare meglio ma per adesso l'unica cosa che voglio fare è stare da sola a piangere.
Ho sentito che voleva intromettersi nella mia mente, ho continuato a tenere gli occhi chiusi e ad immaginarmi a casa. Con mamma e papà. Nella mia stanza.
Ci sono riuscita. Adesso ci sono solo io.Buona serata!! Oggi doppio aggiornamento.
Cosa ne pensate dell'attegiamento di Charles ? Commentate e votate se vi va, ci vediamo martedí. Vi lascio con questa canzone ❤️
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Voices || X-men [COMPLETA]
Fanfiction#10 su Charles Xavier #29 su Raven Sara è una giovane mutante emarginata che ritrova la sua pace nella residenza del giovane Xavier, conoscerà tante persone ma anche tanti ostacoli •••Questa storia non è frutto della mia immaginazione, faccio solo...