Da quel giorno,la mia vita era completamente cambiata.. È proprio vero: quando vedi una persona morta ti fa davvero effetto,specie se quella persona ti è cara,specie se quella persona è tua madre.
Avevo 12 anni e ricordo solo le sue ultime parole "Promettimi che continuerai ad essere sempre te stessa,non lasciarti condizionare dagli altri,fidati solo di te stessa,coltiva le passioni e le fai crescere le tue creatività." Ero morta dentro,non ascoltavo nemmeno le sue parole,pensavo solo al fatto che non avrei potuto mai più sentire la sua voce,la sua anima legata alla mia.
Ed ora sono passati quasi 4 anni,i miei 15 anni di vita sono stati critici: una ragazza che non parla quasi mai e che non vede l'ora di uscire dal suo bozzolo,ma che ancora non si sente pronta.. cosa starò mai aspettando per uscirci?I miei pensieri vengono interrotti dal bussare alla porta della mia cameretta. Era mio padre che con passo silenzioso entra nella mia cameretta facendomi stoppare la musica che proveniva da una vecchia radio. "Che?" rispondo fredda. "Piccola." mi sorrideva. Mio padre è un brav'uomo,molto giovane,anche troppo,come mia madre,ha la misera età di 29 anni. Erano entrambi adolescenti quando è successo tutto: un errore,un minuto e una vita. Era così che ero nata. Lui si allontanava da quello che erano i problemi,è tornato solo quando è nata Maggie,mia sorella,6 anni.
Il fatto è che non stavano insieme,si erano conosciuti in un nightclub,il tempo è passato in fretta e poco dopo ero già nata. Non sono mai stati insieme,ci sono solo stati tira e molla che si basavano sul letto. Eppure mamma era così innamorata dei suoi capelli biondi,del suo profumo,del suo corpo,del suo respiro.
Il rapporto che ho con mio padre non era come quello con mia madre. La mia musa ispiratrice,colei che mi ha mostrato l'arte,la musica e cosa significa davvero essere creativi.
Mio padre è sempre stato assente,solo con maggie iniziava a capire che forse era meglio restare e affrontare ciò che gli stava accadendo.
"Hey.. A che pensi?" mi guarda confuso.
"Cosa?"
"Non mi hai risposto.."
"Si scusa.. È che sono stanca."
"Ho preparato gli hamburger.. Maggie sta già mangiando.."
"Non ho fame.."
"Nemmeno stasera?"
"Nemmeno stasera." ripeto.
Vedevo la compassione negli occhi di mio padre,sapeva benissimo che dopo 4 anni,avevo ancora stampato bene in testa tutti particolari della vicenda.
Si siede sul mio letto,sospira,toccandomi la gamba.
Non ci diciamo nulla,ci guardiamo negli occhi. Quegli occhi marroni,di cui mamma si era innamorata. Quei capelli,oramai mutati in castani. Il corpo,cresciuto in altezza e in muscolatura. Mamma ne andava pazza.
"Che ne dici se dopo che finisco di mangiare ci guardiamo un film?"
"Va bene." rispondo fredda.
Si alza e si dirige in cucina per cenare.
Spingo il tasto "play" della piccola radio rimasta ad ascoltare le nostre parole. Ora toccava a lei parlare,io sarei stata pronta ad ascoltarla. Con una differenza,le parole pronunciate sala piccola radio,erano quelle che volevo sentire.
Non ero pronta per la traumatica esperienza di sedermi sul divano sola con mio padre,è successo solo durante le cene di famiglia durante le feste,dove fingevamo di essere felici e contenti tutti insieme.
Mi ritrovavo seduta sul divano ad aspettarlo,scorrendo i canali della tv.
Appena finito di cenare,si prepara i pop corn,si siede sul divano. Eravamo distanti,nonostante fossimo soli,a guardare concentrati la tv. C'era imbarazzo e silenzio. Non era normale tra figlia e padre. Eppure per me era la classica routine.
C'erano dei momenti in cui girava la testa verso di me,guardandomi dal basso in alto. Supplicandomi visivamente di avvicinarmi al suo corpo. Ero così fredda nei suoi confronti,non riuscivo a sciogliermi,mi vengono in mente solo quanto sia stato stronzo con me e mia madre.
Mi passa il contenitore di pop corn,lo accetto volentieri anche perché la pancia si stava lamentando. Mangio qualche fiocco,bianco e croccante.
"Che film ti piacciono?"
Maggie lo interrompe abbracciandolo forte "Notte papy.." lo bacia sulla guancia andandotene in camera.
"Notte tesoro mio."
Quelle parole erano completamente sconosciute per me.
Appena Maggie se ne va,approfitto per rispondergli restando nel mio clima di massima distanza e freddezza.
"Drammatici,ma anche di guerra,avventura o commedie."
Sceglie un film di cui non me ne frega assolutamente un cazzo,quello che volevo era dormire sul mio letto e non pensare più alla mia vita,la notte è sempre stata la parte che preferisco,posso dare sfogo alla mia immaginazione,ai sogni.
Chiudo appena gli occhi.. Dopo 10 minuti,inizio la fase del dormiveglia. Sento un clima caldo,che copre e calma la mia pelle d'oca,apro a malapena gli occhi. Non l'avevo mai visto così da vicino. Aveva i lineamenti del viso molto precisi e sottili,le mascelle,il collo che si apre dando vita alle sue spalle muscolose. Mi stava scaldando toccandomi e abbracciandomi a malapena,lo continuo a guardare senza dire una parola.
Appoggio appena la testa sulla sua spalla,nonostante fosse muscolosa era morbidissima,calda. Allora è ciò che si prova quando hai la protezione di un padre,giovane ed ingenuo.
Alzo il braccio e apro la mia mano,appoggiandola su uno dei suoi pettorali. Non stringevo. Non era un abbraccio,solo contatto fisico,questi pettorali scolpiti avrebbero fatto impazzire la pelle di mia madre.