What the f*ck happened last night?

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Quella sera, decisi che forse dovevo rassegnarmi, che non ne vale la pena di cercare di scappare cosí tanto. Mi avrebbero trovata e con molte probabilità, uccisa.

Misi un vestito nero e un cardigan dello stesso colore, delle scarpe col tacco e un pó di trucco. Dovevo andare a lavoro.

Nell'auto nessuno osava parlare, si sentiva solo la canzone proveniente dallo stereo. Era tutto cosí surreale.

Scendemmo dopo mezz'ora di viaggio ed entrammo nella discoteca sotto gli occhi di tutti, li conoscevano bene loro, quei tipi.

Dentro al locale la musica era così assordante che avrei potuto veramente perdere l'udito; vi erano cosí tante persone che persi di vista Beau molto velocemente. Luke mi prese per mano e mi portó vicino ai bagni in modo da potermi dire il piano e farmelo sentire meglio visto che la musica li diminuiva. Mi spiegò dettagliatamente tutto, dovevo tenere la cocaina nella borsa e solo quando il ragazzo mi aveva dato i soldi potevo tirarla fuori, se avevo bisogno tiravo un calcio alla porta del bagno dove si trovava Luke in modo da avvertirlo e farlo venire fuori. Tutto chiaro, sorrisi e lui fece lo stesso dandomi un po di sicurezza; non ero molto agitata solo che non mi ero mai trovata in una situazione del genere e non sapevo come comportarmi, quindi optai per stare sulle mie e comportarmi come sempre. Luke entrò nel bagno mentre io mi appoggiai allo stipite della porta aspettando qualche ragazzo. Un ragazzo biondo sulla ventina si avvicinò ammiccando, voleva acquistare.
-allora,hai roba buona o scadente?- dicsse ad un tono molto naturale, non c'era bisogno di sussurrare la musica copriva le nostre voci, non c'era neanche bisogno di urlare dato che riuscivamo ad intenderci.

-ho della roba molto buona, sono 200 dollari a pacchetto- lo guardai sfregando le dita, in modo da fargli capire che volevo i soldi.

-cazzo, per una bustina?- gli risi in faccia.

-voglio i soldi, ora.- lui sbuffò e mi diede i 200 dollari, poi come da piano tirai fuori la bustina contenente la cocaina, gliela passai e in modo furtivo lui si riprese i soldi che ancora tenevo in mano. Che cazzo stava facendo? oh Luke non l'avrebbe presa bene. Tirai un calcio alla porta e subito Luke uscí andando verso il ragazzo che vedendolo decise di restituirmi i soldi e di andarsene.

Luke faceva sempre una certa impressione sulle persone, forse per gli sguardi che emanava o semplicemente per il suo aspetto fisico, aveva molti muscoli e di certo i tatutaggi non lo facevano apparire come una persona gentile. Lo guardai sorridendo. Facemmo quello svolgimento per altre 5 volte fino ad ottenere 1.000 dollari. Soddisfatti uscimmo dal bagno e andammo verso il bar, mi sedetti sullo sgabello e mi diede da bere un sex on the beach, o almeno credo si chiamasse così, sinceramente dopo il 4 non ricordavo molto anzi, a malapena ricordavo il mio nome. Luke mi disse di restare ferma li e che lui sarebbe andato a prendere la macchina in modo da portarla direttamente fuori dalla porta e che poi sarebbe tornato a prendermi. Appena Luke uscii dalla discoteca chiesi un altro drink al ragazzo, era davvero buona quella roba. Poco dopo mi sentii caricata su due spalle, immaginavo fosse Luke dato che nessun altro lo avrebbe fatto. Aprii di poco gli occhi e mi ritrovai difianco ad un cassonetto. Sentivo delle voci ed un ragazzo lamentarsi.

-cazzo Dustin hai messo troppa droga in quel cazzo di drink, non si riprende- vidi un ragazzo, forse il barista di prima, mettersi le mani trai capelli.

-amico lasciamola qua e diamocela a gambe- l'amico lo incitava a farlo alzare a tornare dentro

-non se ne parla. l'hai vista? secondo me a letto è una bomba.- le sue parole mi trafiggevano la testa che in quel momento sbatteva, come se al posto del cervello avessi avuto il cuore.

Iniziò lentamente a togliermi le scarpe per poi spostarmi di poco la schiena in modo da abbassare la zip del minidress nero, io non riuscivo a muovermi, avevo le gambe molli e la testa altrove, non riuscivo a capire neanche la gravità della situazione. Poco dopo sentii una mano sull'intimità, ed in quel momento riuscii ad alzare una mano e a tirare uno schiaffo al ragazzo che mi stava davanti, provocandogli una smorfia e poi una risata. Sentii la porta del retro sbattere e tutto quello che vidi fu il ciuffo blu di Luke che ansimava per la corsa ed infine quei ragazzi che andavano via per non farsi vedere. Io rimanevo li, seduta per terra senza dare segni di vita, ma in realtà riuscivo a capire tutto. Luke si abbassò e mi prese in braccio in braccio per poi portarmi verso la macchina. Io continuavo a ridere e non sapevo il perchè, non riuscivo ad elaborare in che situazione mi trovavo, non riuscivo a capire. Lui mi guardò, vide in che condizioni mi trovavo e si mise a ridere, le nostre risate rimbombavano nella macchina ferma, poco dopo accese la radio in modo da non sentirmi lamentare per ogni singola cosa.

-

Mi svegliai con una maglia addosso e dei boxer. Mi sedetti sul letto guardando Luke che dormiva ancora, decisi di svegliarlo dondolandolo un pò, avevo la testa che faceva malissimo e le braccia distrutte. Che cazzo era successo la scorsa notte? Luke mi guardò male mentre si svegliava ma poi mi sorrise e mi diede il buongiorno.

-quando e come mi sono cambiata?- guardai Luke con la faccia interrogativa, lui sorrise ancora e sistemandosi mi disse:

-ti ho cambiata io, non eri nelle condizioni giuste per farlo, barcollavi ed allora per farti stare comoda ti ho cambiata.- sorrise ancora una volta, e per quanto io volevo essere arrabbiata con lui per il fatto che mi aveva spogliata e vista nuda quel sorriso mi sciolse facendomi sorridere e facendomi sussurrare un "grazie".

-cosa è successo ieri? perchè non ero nelle condizioni?- lo guardai ancora con la faccia di prima, presi la sua mano e cominciai a giocarci come se fossi una bambina con il proprio padre.

-nulla di grave, hai bevuto troppo, tranquilla- lo guardai mentre parlava e sembrava così tranquillo, ma qualcosa non andava:

-è successo qualcosa e non vuoi dirmelo- lasciai la sua mano alzandomi dal letto e camminai avanti e indietro sul tappetto dove avevo dormito la prima notte. Misi le mani ai fianchi e cercai in ogni modo di ricordarmi; riuscivo solo a vedere frammenti nella mia testa, non ricordavo nulla.

-Niente, davvero. Due ragazzi hanno cercato di violentarti, ma ero li. Loro non ti hanno neanche sfiorata.- disse alzandosi dal letto e venendomi incontro. Ricordai di quei due ragazzi.

-perchè non volevi dirmelo?-

-non volevo farti preoccupare, volevo tenerti serena tutto qua, la mattina era cominciata troppo bene e con quella cosa ti saresti scossa.- disse guardandomi e prendendomi le mani; forse aveva ragione, la mattina era davvero cominciata bene e rovinarla era un peccato. Lo abbracciai e lo ringraziai, poi scendemmo al piano di sotto dove c'era Beau che riusciva a malapena a tenere la calma con Daniel che se ne stava seduto sul divano non curante del fatto che sarebbe potuto essere preso a pugni.

-come hai potuto Daniel? Mi fidavo di te!- Beau quasi piangeva mentre urlava e puntava a Daniel che era ancora li intento a messaggiare a chissà chi.

-amico, ascolta non te la prendere con me, anche lei è venuta da me, non ho fatto sesso da solo.-

Daniel l'aveva fatto con la ragazza di Beau. Notai che Beau non riusciva a trattenere le lacrime e decisi quindi di andare ad abbracciarlo, non sapevo perchè, ma in quel momento mi fece troppa dolcezza. Lui ricambiò l'abbraccio e Luke mi guardò sorpreso, forse in quel momento ci stava odiando. Sciolsi l'abbraccio ed andai a prendere un fazzoletto da dare a Beau in modo da farlo smettere.

-

James era andato da sua madre. Jai invece era sempre in camera sua, sapevo che la sua ragazza, Ariana, lo aveva tradito e lui ci stava ancora male. Daniel dopo la sfuriata di Beau era uscito e non era ancora tornato, nonostante ormai fosse sera.

ig- angelica.vt

tw- seasidejustin

Escape|| JanoskiansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora