Ultimo capitolo.

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Oggi, anno 2016.

-Dunque, signorina Thirlwall lei ammette di aver fatto abuso di stupefacenti?- sono di nuovo in tribunale, dopo due anni sono stata trascinata nuovamente qui, in questo schifo di ambiente che mi da l'aria di morte.

-si, lo ammetto- guardo il giudice negli occhi, ormai non provo timore.

-perfetto, lei dovrà trascorrere tre mesi all'interno del carcere di Los Angeles, dato che le sostanze stupefacenti di cui lei ha fatto uso sono comprese nelle tabelle II e IV, (droghe leggere) le carte per le pratiche le saranno consegnate dal suo avvocato. Arrivederci.- detto ciò, il giudice senza neanche degnarmi di uno sguardo si alza e lascia la stanza accompagnato da due uomini. Io, mi alzo con ancora i polsi ammanettati e vengo scortata verso la porta d'uscita. Mio padre è seduto in una delle ultime file, il viso stanco e le lacrime agli occhi. Sono abituata a vederlo così, da tre anni ormai lui non cambia mai espressione e a volte, quando è ormai troppo stanco, piange. Mi sento in colpa per aver fatto ridurre mio padre in questo modo, ma cosa potevo fare? Non avevo altra scelta. Ero un'adolescente stupida,mi ero lasciata prendere troppo dal divertimento, i soldi, il fatto che tutto ciò fosse illegale mi eccitava. Certo, con i miei 20 anni non sono la più matura delle persone, ma ora riconosco i miei sbagli, capisco meglio la situazione diciamo e me ne pento, su alcuni aspetti. Di certo non posso pentirmi dei mie sentimenti, di quelli mai. Amavo, e continuo ad amare Luke, che ho continuato a vedere nonostante tutta questa merda. Ha detto di avere grandi progetti per noi, e per quando io sarò fuori. Lui, è uscito il 18 Settembre 2016 dopo due anni in carcere. Io, potevo visitarlo quando non dovevo concedermi ai servizi sociali. Per Gennaio 2017 io dovrei uscire di qui, potrei trovarmi un lavoro ed addirittura avere una famiglia. Ho bisogno di libertà. Quando arriviamo alla mia cella, la mia compagna, se così posso definirla, mi sta aspettando.

-bhe? quanto starai in questa merda?- Hailey, bionda e fisico impeccabile, si gira una ciocca di capelli tra le dita e mi guarda con fare eccitato.

-tre mesi Hai, tre fottuti mesi.- sospiro e mi lascio cadere sul mio letto. Prendo una bottiglia di acqua dal tavolino al centro della stanza e mi sdraio.

-non è molto, insomma, pensa a Lance, lui è stato dento due anni- dice ancora, poi si mette a sedere e mi sorride.

-è Luke, Hai, non Lance. Lui è un ragazzo forte, sa sopravvivere ad un certo genere di cose, io sono quasi impazzita quando mio padre mi ha lasciato in casa da sola per due giorni. Insomma! Come farò per tre mesi? Senza di lui? Senza loro? Capisci cosa intendo? Sono il mio punto di riferimento, riuscivo ad andare avanti con loro ed ora ho perso tutto. Tutto Hai, ogni singola cosa. Sono una fottuta idiota.- mi porto le mani alla testa e comincio a piangere, insomma cazzo, chi non avrebbe pianto?.

-ehi ehi smettila okay? Ci conosciamo da poco ma ti sono vicina, siamo dentro per la stessa ragione okay? Siamo entrate nello stesso momento ed usciremo nello stesso momento- Hai mi raggiunge e poi mi abbraccia, io come una bambina continuo a piangere mentre lei mi stringe. Mi ricorda Tiff, lei pronta a tutto, ad ogni evenienza, pronta a sorreggermi quando minacciavo di andare giu, pronta a cogliere le mie lacrime ancora prima che queste scendessero. Oh la mia Tiff.

-Jade Thirlwall, hai visite, alzati e seguimi.-una signora con una divisa si mostra dalla parte opposta delle sbarre, mi alzo e come mi ha detto la seguo. Mi asciugo le lacrime e la porta si apre, mi siedo dietro ad un vetro, e ad un certo punto questo ragazzo con un berretto e degli occhiali si siede di fronte a me.

Luke.

Ha rimesso il piercing, il suo piercing quello nero, quello adorabile, Dio quanto tempo. Si leva il berretto e gli occhiali e quello davanti a me è un ragazzo totalmente diverso dall'ultima volta in cui l'avevo visto. I capelli ora sono marroni con alcuni riflessi biondi, la barba ormai non c'è più e le occhiaie sono sparite. Gli occhi però, sono gli stessi.

Perdo molti minuti a guardarlo, a concentrarmi su di lui per ricordarmelo, per avere la sua immagine impressa nella mente fino alla fine di questi tre mesi, per ricordarmi dei suoi occhi a più lungo possibile, per immaginarmi a baciare le sue labbra ancora una volta e abbracciarlo fino ad addormentarmi. Io, con questa tuta arancione addosso, i capelli fuori posto, neanche una traccia di trucco e le unghie corte per le troppe volte in cui le mangio. Mentre lui dall'altra parte del vetro si presenta come la perfezione, una meraviglia di ragazzo, il mio ragazzo, l'amore della mia vita, fino alla fine anche se potrò riabbracciarlo tra tre mesi io avrò gli stessi sentimenti per lui, lui sarà l'unico per me fino a quel momento, per sempre. Dicono, che, nella vita t'innamori una volta sola, ed io ci sono caduta, sono caduta nella trappola dell'amore che provo per lui, che provo quando lo vedo, che provo quando lo bacio, perchè è l'unico a donarmi determinati sentimenti. I ricordi riaffiorano nella mia mente, ed io mi ritrovo ad amarlo mille volte più di prima come se lui fosse il mio unico centro, come se lui fosse l'unico a darmi forza, come se lui fosse il mio tutto.

-avete altri tre minuti, fareste meglio a parlarvi- una guardia ci informa del tempo rimanente.

Io, senza dargli ascolto continuo a guardarlo, e lui sembra fare lo stesso, il suo viso sembra addolcirsi e sembra provare pena, per me. Il mio unico grande amore.

D'un tratto Luke muove la mano e mi passa un foglio mentre con il dito mi fa segno di leggerlo dopo. Dolcemente appoggia la sua mano al vetro ed io senza esitare appoggio la mia proprio contro la sua, come se il vetro non ci fosse.

-ti amo- sussurra

-signorina è ora di rientrare- non lo degno di uno sguardo e continuo ad osservare Luke con le lacrime agli occhi.

-signorina mi presti attenzione, deve rientrare- l'umo appoggia la mano sulla mia spalla, mi scanso in modo veloce e sorrido a Luke e noto che ha un pizzico di divertimento negli occhi.

-come preferisce- l'uomo mi prende per un braccio e mi solleva dalla sedia, comincio a piangere. Mi stanno portando via da lui.

-Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo- urlo tra le lacrime

-la prego la lasci, la scongiuro, non le faccia del male, cazzo la lasci- Luke sbatte le mani contro il vetro mentre l'umo mi trascina verso la porta. Per un attimo si ferma e mi lascia il braccio. Corro verso il vetro, avvicino il viso a questo e Luke fa lo stesso, ci guardiamo negli occhi ed insieme ci sussuriamo un ultimo -ti amo- poi con il foglio tra le mani e le lacrime agli occhi torno dall'uomo per farmi riportare in cella.

-Ti amo Jade- le urla di Luke rimbombano nel corridoio.

tw- pottorffsarms
ig- http.jizzle

Escape|| JanoskiansDove le storie prendono vita. Scoprilo ora