Capitolo 8

411 20 0
                                    

Erano passate esattamente due settimane dall'ultimo attacco dell'Alpha, dove ero troppo occupata nel cercare e ricercare informazioni.
«Partirò da sola» annunciai, entrando nella sala da pranzo.
«Oh, si!» esclamó un ragazzino, non avevo nemmeno riconosciuto chi fosse, non che li conoscessi, pero sapevo che era un maschio.
«Ah-Ah siete la simpatia fatta a persona» mormorai, camminando verso l'ingresso di Grimmauld Place.
Alzai un dito medio all'aria, dopo aver dato le spalle alla Sala dove dovevano esserci la maggior parte delle persone.
«No, no, no, tu non ci vai da sola!» protestó Remus, anche se gli ero di spalle riuscì a sentire la sua sedia spostarsi e i suoi passi avvicinarsi.
Afferrai il mio zaino, che porto dal giorno dell'incendio.
È nero, un po' bruciato su alcuni lati e bucato su altri, trasandato, sulle spalline ci sono due fascie bianche tipo di quelle per medicare le ferite e.. Come cosa più importante: un portachiavi.
Non è un portachiavi normale, ovvio, è il portachiavi che mi hanno regalato Derek, Cora e Laura per il mio undicesimo compleanno.
È forse la cosa a cui tengo di più, anche più di Remus e Sirius, che sono come dei padri per me, ma quel portachiavi mi ricorda la mia famiglia, quella vera.
È incorniciato d'oro, e al centro ci sono la mia faccia, quella di Derek, di Cora e di Laura che salutano, sorridenti.
Lo avevo attaccato subito, e non lo ho mai tolto, sono passati ben cinque anni ed è ancora lì, e rimarrà lì per molto ancora.
Anche quando quello zaino sarà distrutto totalmente, terrò comunque il portachiavi con me, sempre.
«Si, devo andare da sola,invece» ribattei, infilandomi lo zaino sulla spalla e girandomi, incontrando gli occhi di Sirius e Remus «C'è.. C'è Una cosa che ho scoperto, e che voi non sapete.. Un branco di Alpha sta puntando Beacon Hills, portarvi con me sarebbe troppo rischioso. Insomma.. Remus tu sei un Beta, basta solo che gli Alpha muovano un dito per farti del male, e tu Sirius, non sei nemmeno un lupo mannaro.. Non lo faccio per me, ma per voi»
Lo sguardo di Remus era sconcertato, perplesso, mentre quello di Sirius era assente, perso nel vuoto più totale.
Sospirai, con fare sbrigativo, e li sorpassai, passando in mezzo alle loro spalle.
«Appunto per questo, se c'è un branco di Alpha è meglio stare insieme, può aiutare»
«No Sir, no, rischiereste solo di farvi del male e non vorrei che le uniche persone che mi rimangono si facciano del male» dissi, appoggiando svogliatamente lo zaino su una sedia vuota ed aprendolo.
Dentro c'erano soltanto una bottiglia d'acqua vuota ed un pacchetto di fazzoletti ancora nuovo.
Tirai fuori la bottiglietta di plastica, e svitai il tappo lasciandolo sulla tavola.
«Ha ragione Sirius» constató Remus, affiancandomi.
Misi il collo della bottiglia sotto il getto freddo dell'acqua, e risciacquai il suo interno due o tre volte prima di riempirla definitivamente.
«Non mi importa chi ha ragione. Se ho detto che andrò da sola sarà così» ringhiai, sentendo gli artigli allungarsi.

You can't Wake up, this is not a dream|| Isaac LaheyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora