Capitolo 12

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Dopo essere scesa dal taxi, lanciando praticamente i soldi al tassista.
Ero esattamente davanti alla scuola superiore di Beacon Hills.
Riuscivo a sentire il suo odore, non era cambiato più di tanto, solo che aveva una nota più dolce e femminile.. Forse si era trovato una ragazza..
Passai esattamente di fianco al cartello "Beacon Hills High School" e sorrisi.
Guardai l'orologio al mio polso, erano appena le otto e dieci.
Tutti i ragazzi saranno ancora nei corridoi, e questo era perfetto per me.
Avrei potuto vederlo, in pace e tranquillità, più o meno,ma avrei potuto vederlo e chiedergli se ne sapeva qualcosa.
Corsi fino all'entrata, perché la campanella sarebbe suonata di lì a poco, e misi una mano sulla porta.
"È ora!" mi dissi, ed aprii la porta.
Tutti gli sguardi si posarono su di me, ed io tra questi cercavo quello di Scott, ma proprio non lo trovavo.
Annusai leggermente l'aria, cominciando a camminare lentamente, ed ecco.. La sua scia.
La sua scia portava esattamente ad un ragazzo di spalle, Indossava una polo rossa bordeaux e dei jeans neri.
Mentre cominciavo a camminare più velocemente e sicuramente verso di lui pensai che il suo modo di vestire era cambiato totalmente.
«Scott McCall!» lo chiamai, con voce normale, sperando che non tutti ci guardassero.
Il ragazzo si giró, e si rivelò davvero un gran figo.
Si vedeva che era sempre lui, ma molto più bello.
«Scusa ma.. Chi sei?» domandò, quando gli fui davanti.
«Insomma! Non riconosci la tua migliore amica?» gli chiesi, sorridendo, e vedendo la sua faccia perplessa dissi: «Mal, Mal Hale»
«È impossibile, Mal è morta tre anni fa!»
«Beh, mi dispiace contraddirti Scott, ma sono proprio io!»
«Se sei davvero tu.. Qual'era la password del nostro codice segreto alle elementari?»
Feci un sorriso sbilenco, me lo ricordavo, ovviamente. «Era Pony, ovviamente»
«Mal..» sibiló, scioccato.
Io feci una piccola risata, poi mi buttai ad abbracciarlo.
Lui fece lo stesso, e mi sollevo anche da terra, facendoci fare un giro su noi stessi.
«Sei.. Davvero qua, Mal, sei davvero qua!» ripeteva, ed io gli sorridevo dolcemente. «Credevo che non ti avrei mai rivista»
«Scott.. Mi sei mancato moltissimo»
«Tu mi devi moltissime spiegazioni!» disse, ad un certo punto, con fare accusatorio.
«Lo farò.. Ma dobbiamo essere insieme a qualcun'altro. Sai, per caso, dove abita Derek?»
«Derek Hale?»
«Si, ti ricordo che è mio fratello»
«Ah si si, comunque lo so, ci devo andare oggi pomeriggio, perché?»
«Portami con te, vi spiegherò tutto la»
«Va bene, vieni alle cinque davanti a casa mia. Ti ricordi vero dov'è?»
«Certo, come potrei mai dimenticarlo»

You can't Wake up, this is not a dream|| Isaac LaheyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora