Partenza improvvisa

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Dall'altra parte del telefono c'era mia madre in lacrime ad avvertirmi che mio nonno era peggiorato e stava molto male.
Dovevo andare da lui.

Chiamai Marco, l'autista dei ragazzi, per farmi accompagnare all'aeroporto più vicino e da lì poi avrei preso il primo aereo disponibile per Firenze.

Durante il viaggio gli spiegai tutto l'accaduto e gli feci promettere di non dire nulla ai ragazzi, li avrei avvertiti io in un secondo momento.

Fortuna volle che l'ultimo volo della serata fosse proprio quello che mi avrebbe portato da mio nonno.
In aereo scrissi tutto quello che dovevo dire a Benjamin e Federico e lo salvai nelle bozze.
Lo avrei inviato appena sarei scesa a terra.

Arrivai nel giro di un'oretta scarsa, chiamai un taxi e mi feci accompagnare in ospedale.

Accesi il telefono e vidi un messaggio da parte di Ben, dove mi chiedeva da che parte del pubblico fossi.
Molto probabilmente voleva guardarmi per tutta la durata della loro esibizione.
Anche se gli avrei fatti preoccupare decisi di non rispondere.

A svegliarmi dai miei pensieri fu il tassista avvertendomi di essere arrivata a destinazione.

Secondo piano, stanza numero 11.

Dopo essermi persa nell'ospedale, trovai un'infermiera che mi fece strada all'interno dei vari corridoi.

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Cosa penserà Ben quando non vedrà Miriam tra il pubblico?

Cosa dirà Miriam ai due ragazzi, di questa sua partenza improvvisa?

Kiss

|Twitter| Benjamin MascoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora