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<<Siete impazzito?>>

Baekhyun scoppiò a ridere. L'espressione sbigottita di Seyeon era molto buffa.

<<So quello che faccio>> disse <<Aroh mi ha detto che quando un uomo beve troppo, non ricorda esattamente tutto quello che gli è stato detto. Gli confesserò la mia bugia su Jisoo e gli dirò un altro segreto che mi preoccupa, ma se Chanyeol avrà la mente annebbiata, domani si ricorderà solo pochissimo di ciò che gli avrò detto>>

Seyeon trovava quel piano pazzesco.

<<Vi converrà trovare un altro stratagemma>>  suggerì <<Aroh è stata una stupida a dirvi una cosa tanto astrusa. Un uomo ubriaco di solito pensa solo a dormire, ma se è in vena di amoreggiare, non si fa tanti scrupoli, specialmente se è convinto che voi abbiate esperienza>>

Baekhyun scrollò la testa.

<<Chanyeol non mi farebbe mai del male>>

<<Forse non di proposito, ma...>>

Seyeon tacque vedendolo uscire dalla camera. Lo seguì di corsa lungo il corridoio.

<<Questa volta il vostro piano è davvero misero. Date retta a me, perché io ho un po' di esperienza, mentre voi, che Dio mi perdoni, non ne avete affatto. Ho visto il modo in cui il generale vi guarda quando voi siete distratto. Vi desidera in modo feroce e, a meno di spiegargli...>>

Raggiunsero la porta della grande sala. Baekhyun abbracciò Seyeon con affetto.

<<Andrà tutto bene>> mormorò <<Non stare in ansia, Seyeon>>

<<Signore benedetto, dimenticate il vostro orgoglio e confessate le vostre bugie>>

<<L'orgoglio non c'entra niente con tutto questo>> ribatté Baekhyun seccamente.

Seyeon scosse la testa.

<<No. L'orgoglio è la causa principale di tutto ciò>>

Vedendolo scrollare il capo un'altra volta, la dama cedette. Si ritirò in disparte torcendosi le mani e provando il desiderio di avere tra le dita il collo di Aroh.

Baekhyun si sforzò di sorridere e si avvicinò lentamente al marito. Era proprio attraente quella sera. Era vestito tutto di nero, ma quel colore austero lo faceva sembrare invincibile. Era di fronte al braciere, accanto a Junmyeon, e discuteva animatamente con lui. Baekhyun fu felice di vedere che Junmyon non fosse ancora partito per raggiungere il re. Gli aveva detto che presto avrebbe raggiunto i suoi uomini. Lui avrebbe sentito la sua mancanza, perché sapeva essere molto piacevole. E giocava anche molto bene a scacchi. Naturalmente non alla sua altezza, e lui lo batteva sempre con facilità, ma era l'unica persona che lo costringeva a concentrarsi sul gioco. Quando glielo aveva detto, la settimana precedente, lui era scoppiato a ridere fino a farsi venire le lacrime agli occhi. A lui era sembrata una reazione alquanto bizzarra per un complimento, ma non glielo aveva fatto presente, per paura di ferire i suoi sentimenti.

Chanyeol non si recava nella sala abbastanza spesso da dedicarsi a una partita, ma del resto Baekhyun non voleva giocare a scacchi col marito. Non sarebbe riuscito a concentrarsi. Forse, trascorso un anno o due, quando si sarebbe abituato alla sua vicinanza e alla sua bellezza, sarebbe riuscito a pensare al gioco. Allora avrebbe giocato con lui. E l'avrebbe anche battuto. Quel pensiero lo fece sorridere.

Junmyeon si accorse di lui. Per qualche istante rimase impietrito dalla sorpresa, poi si inchinò e lo salutò.

Chanyeol si limitò a fissare il marito, facendogli segno di avvicinarsi a lui.

Fight me if you canDove le storie prendono vita. Scoprilo ora