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I prati della periferia del palazzo di  Minseok erano stati trasformati in un paradiso di colori. Le tende dei generali, ognuna di un colore diverso, erano sparse sulle alture a ridosso della spianata dove si sarebbe svolto il torneo. Dalla parte opposta, gli alloggi del re erano giganteschi e molto più eleganti di tutti gli altri.

Baekhyun ebbe l'impressione che tutto il regno fosse presente. Le dame, vestite con gli abiti più eleganti, passeggiavano accanto al campo di gioco per farsi notare dai soldati. I bambini correvano da un carro all'altro, sgranocchiando dolciumi. I maestri di musica si aggiravano tra la folla e intonavano romantiche canzoni. I maestri delle cerimonie erano occupati a osservare tutto e tutti, in modo da poter registrare accuratamente gli eventi della giornata per raccontarli in seguito.

Soltanto sei generali avevano ricevuto l'onore di far combattere i propri uomini. Se il privilegio fosse stato esteso a tutti, i festeggiamenti sarebbero durati almeno un mese.

I primi ad esibirsi furono i soldati esperti. Baekhyun era sul pendio di un'altura con Sehun e Jongin al proprio fianco e gli altri suoi compagni allineati dietro di lui, e tutti insieme tifavano per Kyungsoo e la sua squadra.

<<Il nostro comandante è proprio in gamba, vero Jongin?>> disse Baekhyun, dando una leggera gomitata al fratello intento a sorridere

<<Certo, è proprio bellissimo>> rispose il ragazzo senza distogliere gli occhi dal nominato.

<<Ma non è questo che ho detto>> rise ancora Baekhyun, mentre Sehun non riuscì più a trattenere le risate. Solo in quel momento la vera domanda rivoltagli fu chiara nella mentre di Jongin che, imbarazzato, cercò di rimediare alla pessima figura fatta.

<<Non preoccuparti Jongin, so tutto>>

<<C-cosa volete dire?>> balbettò.

<<Quello che ho detto, so tutto.>> disse spostando lo sguardo finalmente sul ragazzo al suo fianco <<E sono felice per voi>> concluse sorridendogli e ricevendo uno splendido sorriso in ringraziamento.

I soldati del generale Hansen furono sconfitti quasi subito. Quelli del generale Danbi li seguirono dopo poco. Nel primo pomeriggio rimanevano soltanto due divisioni. Come tutti avevano pronosticato, gli uomini del generale Guyon erano pronti a scontrarsi con quelli di Chanyeol.

Baekhyun era troppo nervoso per fare il tifo o per guardare direttamente Kyungsoo. Aveva gli occhi fissi sul marito, in piedi ai margini del campo, proprio di fronte a Guyon.

Ogni volta che Chanyeol sorrideva, Baekhyun sospirava sollevato; quando lo vedeva corrucciato, sentiva una stretta allo stomaco. Un boato assordante improvvisamente catturò la sua attenzione. Si voltò verso il campo, dov'erano rimasti soltanto Kyugsoo e Henso. Il corvino era in piedi sopra Henso, disteso a terra. La punta della spada di Kyungsoo sfiorava il collo dell'avversario.

Kyungsoo però non guardava in basso verso di lui; fissava Chanyeol, attendendo il suo segnale.

Baekhyun trattenne il fiato. Chanyeol prese la sua decisione in tutta calma, mentre la folla si era fatta silenziosa: dopo essersi voltato verso il re e averlo visto sorridere, il generale guardò di nuovo Kyungsoo e finalmente scrollò il capo.

Kyungsoo indietreggiò immediatamente, lasciando a Henso lo spazio sufficiente per alzarsi e lasciare il campo.

Monryo venne sconfitto molto più in fretta. Evidentemente, pensò Baekhyun, Kyungsoo non aveva voglia di giocare con l'avversario. Lo mise fuori gioco in meno di dieci minuti.

Adesso sul campo erano rimasti soltanto i soldati di Chanyeol. Si misero in fila e si avvicinarono al loro generale. Avevano un passo arrogante e un sorriso di trionfo.

Fight me if you canDove le storie prendono vita. Scoprilo ora