21

461 46 1
                                    





Aspettò a lungo che Chanyeol reagisse a quella notizia, ma poi si rese conto che non gli avrebbe detto niente. Forse non gli credeva?

<<Non sto scherzando>> mormorò <<Mi è stato davvero ordinato di ucciderti>>

<<E come?>> domandò lui incredulo <<Non riesci nemmeno a tenere in mano un pugnale>>

<<Ho fatto presente il problema>> spiegò a voce bassa <<Mi ha detto che dovevo trovare il modo di farlo. Più dubiti della mia parola, Chanyeol, e più mi convinco che non sarebbe stato difficile, dopo tutto>>

<<Baekhyun, tu non potresti mai uccidermi>>

Sembrava compiaciuto di quel giudizio. Dolcemente gli scostò i capelli dalla fronte. Sembrava la carezza di un marito che vuol bene al proprio compagno.

Dio, com'era stanco. Doveva essere per quello che sentiva gli occhi annebbiarsi nuovamente di lacrime.

<<Proprio adesso che cominciavo a pensare che la guerra fosse finita e potessimo iniziare a vivere in pace tutti insieme doveva capitare questo!>>

<<La guerra è finita>> disse<<Ti stai preoccupando per nulla>>

<<Non mi credi, vero?>>

<<Non ho detto questo>>

<<Non ce n'è bisogno, Chanyeol>> gridò <<Ho la prova>>

<<Vuoi dire il pugnale?>>

<<No. La mia prova arriverà all'alba. Tre uomini. Se io non ti avrò ancora ucciso, loro ci uccideranno entrambi. Allora capirai che ti stavo dicendo la verità>>

Lui si abbassò a baciargli la fronte.

<<Mi stai dicendo proprio la verità, giusto?>>

Lui si sollevò dalla sua spalla per poterlo guardare e rimase sorpreso di vedere la sua espressione infuriata, perché gli aveva parlato con voce mite.

Immediatamente si rasserenò e annuì energicamente. Era proprio il momento che quell'uomo reagisse appropriatamente.

Cielo, com'era sollevato! La rabbia di lui lo confortava. Chanyeol avrebbe saputo cosa fare. Avrebbe risolto il problema. Gli si strusciò contro, sbadigliando rumorosamente.

<<Adesso capisci perché è necessario che ce ne andiamo stanotte?>>

<<Baekhyun, voglio che cominci dall'inizio>> gli ordinò <<Dimmi esattamente cos'è accaduto>>

Lui non obiettò. Quando ebbe finito il racconto, Chanyeol lo stringeva forte in vita e aveva un'espressione truce. La cicatrice sulla guancia era sbiancata. Sembrava proprio un guerriero, anche se non indossava l'armatura da battaglia.

Baekhyun venne assalito da una stranissima sensazione. Gli costava ammetterlo, ma con lui si sentiva al sicuro. Quanto tempo era passato dall'ultima volta che aveva provato una simile sensazione?  Non se ne ricordava.

Non gli importava più nemmeno di partire immediatamente. Chanyeol l'avrebbe protetto dovunque si trovassero.

<<Cosa intendi fare?>> gli domandò.

<<Me ne occuperò io, Baekhyun>>

Con un cenno lui si dimostrò d'accordo.

<<Adesso alzati e lascia che ti tolga i vestiti>> gli disse calmo.

Fight me if you canDove le storie prendono vita. Scoprilo ora