Eddie entrò nel bagno seguendo il suo amico, per ritrovarsi davanti la scena dello stesso, accasciato sul fianco di un gabinetto, il suo volto pallido e le sue labbra livide.
<<Richie ma che...>>
Non rispose, si limitò a spostare il suo sguardo altrove e a strizzare gli occhi.
Eddie poggiò il palmo sulla fronte dell'amico, per poi allontanarla di scatto pochi secondi dopo.
Ormai gli altri ragazzi che dovevano usare il bagno se ne erano andati già da un pezzo, lasciando i due da soli.
<<Merda Rich... tu hai la febbre, parecchio alta. Senti ora con me non ho alcuna aspirina, ma magari nel mio zaino vedo se riesco a trovare qualcos- Richie?! Richie mi stai ascoltando almeno?>>
E come poteva?
Il ragazzo giaceva sul pavimento - non troppo pulito- dopo aver perso i sensi.
Eddie stava incominciando a perdere la pazienza. Si guardò intorno inquieto.
Dopodichè agì d'impulso.
Non era Eddie Kaspbrak a muovere quelle gambette così esuli ormai, ma la voglia di aiutare il proprio amico.
Magari ad influenzarlo furono i racconti della propria madre, anzi sicuramente, ma sentiva di dover agire il più in fretta possibile.
A spingerlo era più che altro l'affetto reciproco che l'uno provava per l'altro.Magari perchè Eddie pensava che in questo modo Richie lo avrebbe perdonato più in fretta delle altre volte in cui avevano litigato.
Il piccolo Kaspbrak prese di peso Richie, a quei tempi già poco più alto di lui, ma mai quanto lo sarebbe diventato negli anni successivi, e uscendo dal retro riuscì ad arrivare in cortile.
Non riuscì a prendere la sua bici, perchè anche se le lezioni erano appena iniziate, qualcuno avrebbe potuto vederli.
La casa di Eddie era parecchio lontana dall'edificio scolastico, così optò per la casa dei Tozier.
Richie lo diceva sempre che i suoi non erano mai a casa, quando si vantava di vedere film "per adulti", anche se nelle sue parole c'era sempre quel leggero tono di amarezza.
*
<<Andiamo, è solo un vaccino>> continuava a ripetere l'uomo dal camice bianco <<non sentirai niente>>
Richie sapeva che non sarebbe stato così, quando gli adulti dicevano "non farà male", sapeva bene che si sarebbe dovuto preparare ad un dolore lancinante.
Ormai il piccolo ago si stava avvicinando all' avambraccio di Richie Tozier.
Il piccolo ragazzino aveva gli occhiali piu grossi del suo esoscheletro, era così magro da sembrare quasi che non riuscisse a reggersi in piedi, ma aveva la lingua sempre in movimento, e anche se a scuola faceva esasperare le insegnanti non era affatto un tipo stupido. Infatti l'unico voto inferiore ad una A era nella casella del comportamento.
Aveva una paura smisurata per poche cose, principalmente tre: andare dal dottore, la grande statua nel centro storico di Derry che teneva in mano un'ascia e dei clown.
Andava in panico quando si trovava in situazioni che riguardassero queste cose.L'uomo dal camice bianco, nel mentre, si avvicinava indisturbato.
Di scatto il ragazzino riuscì a liberarsi dalla stretta della madre, che lo teneva per il polso.
Sin da quando era stato trascinato dentro quella stanza, aveva già adocchiato un buon nascondiglio.

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Stand By Me [reddie]
FanfictionNo I won't Be afraid As you stand Stand by me. -Giulia