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Sentii una mano toccarmi la spalla, era così piccola e così calda al tempo stesso.
Mi girai e con immensa gioia potei vedere il suo viso.
Così innocente e puro, era difficile immaginare che in quell'ultimo periodo fosse stata la mia rovina.

Un ghigno abbondó sul mio viso, mi ero ricordato dell'unico motivo per cui quel clown doveva essere distrutto una volta per tutte.
Lui ricambió con un debole sorriso.

<<A-andiamo?>> ci richiamò Bill a voce bassa.

<<Solo un attimo big Bill, voi andate avanti noi vi raggiungiamo fra poco.>> disse lui.

Si sedette di fianco a me.
Regnò qualche minuto di silenzio.

<<Devo dirti una cosa, Eds>> dissi guardando un punto indefinito di fronte a me.
Lui cercava sempre di capire quale fosse il punto in cui il mio sguardo si perdesse ogni volta.

Si alzó in piedi e io lo seguii, iniziammo a raggiungere gli altri, erano abbastanza lontani da non riuscirci a sentire.
<<Anche io devo parlarti.>> prese una boccata dal suo inalatore.
<<Per favore, prima tu, io non devo dire nulla di importante>>

Mi guardó stranito per poi proseguire.

<<Io l'avevo già vista molte settimane fa, dopo esserti passato a trovare, stavo tornando a casa. E non ho detto nulla. Mi sono sentito terribilmente in colpa, inoltre era apparsa sottoforma di mia madre. Non poteva scegliere paura più azzeccata.>> ne stava parlando con un sorriso falso, per nasconde l'ansia e il suo respiro sibilante, credo che volesse risparmiare l'inalatore per quando ne avrebbe avuto davvero bisogno.
<< Mi aveva parlato di te, sai?>>
<<Davvero?>>
Non mi azzardai a chiedergli cosa gli avesse mai potuto dire che riguardasse me, quale giochetto mentale poteva riguardare me? Ero forse proprio io a spaventarlo? Non lo sapevo, non volevo saperlo.
<<Si, mi era apparsa persino in sogno, ma continuavo a non dire nulla a nessuno. Non so se sono stato il primo del gruppo a vederla, ma sono quasi sicuro che prima di oggi tutti quanti l'abbiamo incontrata almeno una volta. Tu Richie, quando l'hai vista?>>

Di sicuro non potevo dirgli la verità, sarebbe stato troppo strano.

<<Questa mattina, trasformato in papà vestito da clown con un'accetta.>>

Misi insieme tutte le mie paure. Mio padre non mi faceva così tanta paura, solo quando era in collera con me, per il resto avevamo un rapporto abbastanza da complici, ci aiutavamo reciprocamente meglio che potevamo.
O almeno, io facevo del mio meglio, lui non doveva sforzarsi poi così tanto per offrirmi qualche aiuto.

<<Capisco... Nessun lupo mannaro questa volta?>>
<<Per favore, non ho più paura di quelle cazzate>>
<<Però dei clown sì>>
La sua risata era contagiosa, anche io iniziai a ridere.
Era quasi ironico dato il luogo in cui ci stavamo dirigendo.

<<Allora? Cosa dovevi dirmi>>
<<Nulla di importante. Anzi fai conto che non debba dirti proprio nulla.>>

<<Dai Richie, sai che c'è il rischio che non potresti dirmelo più vero?>>

<<Sì.>> dissi tristemente.

<<E allora dillo, perchè prima eri così sicuro?>>

Mi guardavo intorno, le strade erano deserte, più del solito, c'eravamo solo noi, ci stavamo avvicinando sempre di più.
Non avevamo neanche preso le biciclette, non avevamo assolutamente fretta.

<<Sai, qualche ora fa, al ballo>>
<<Sì?>>
<<È successa una cosa strana, non so come potresti prenderla...>>
<<Cioè? Parli di quando tutte le luci si sono spente?>>
<<Sì, sai chi è stato a... Be'...>>
<<A baciarmi?>>
<<Ecco, sì>>
<<È stata Myra, l'ho vista qualche minuto dopo quando le luci si sono accese, si stava allontanando da me, era proprio di fronte. È stato  un gesto disperato da parte sua, davvero.>>
Disse ridendoci su.
<<Oh, per fortuna non ho dovuto dirtelo io>>
Risposi con una risata rumorosa.

Stand By Me [reddie]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora