La ragazza dal cuore di drago

12. LA SCOPERTA

Era notte fonda quando Farya si svegliò a causa di un tonfo. Poi le venne in mente che si era dimenticata una di cosa importante: controllare l'uovo. Si alzò. Trovò Nävii in piedi davanti alla cassa. La stava annusando nervosamente mentre mugolava e abbaiava. Cosa lo allarmava tanto? Non si sarebbe comportato così se fosse stato semplicemente svegliato dal rumore che faceva abitualmente l'uovo. No, doveva essere successo anche qualcos'altro. Farya aveva riempito di paglia la cassa per attutire i rumori e il trucco aveva funzionato fino a quel momento, come aveva fatto l'uovo a provocare un rumore così forte? La ragazza rimase scioccata da quello che vide: l'uovo aveva sfondato la parete della cassa con un colpo così forte da aver sparso scheggie di legno in tutta la stanza. Ed era lì, che tremava come non aveva mai fatto. Nävii ringhiava. Stava per succedere quello che Farya aspettava da quando aveva saputo che la strana pietra in realtà era un uovo: la sua schiusa. Farya riusciva a vedere l'uovo solo grazie alla luce dell luna, ma quello che stava succedendo era evidente. Uno schricchiolio, poi un altro e un altro ancora. Una crepa si stava diramando per tutto l'uovo. Quest'ultimo rimase immobile per un attimo, poi i pezzi dell'uovo esplosero in una nuvola di fumo. Farya agitò la mano per togliere il fumo davanti agli occhi, poi, sempre più nitida, le apparve una figura che non si sarebbe mai aspettata di vedere. Era un essere ricoperto di scaglie, con piccoli artigli sulle zampe, il collo lungo che terminava con una testa allungata. Dalla parte superiore della testa fino alla punta della coda, lungo tutta la schiena, c'erano degli speroni acuminati. Dalla schiena, spuntarono due alette che si aprirono e si agitarono per qualche secondo. Dall'essere provenne un gemito. Farya riuscì a vederlo perfettamente, e si realizzò che non stava sognando.

L'essere era un drago.