Dopo attimi trascorsi con una lentezza esasperante, ci trovammo finalmente l'uno di fronte all'altra, due grandi sorrisi sulle nostre labbra, gli occhi che esprimevano tutto ciò che non avremmo saputo dire neanche con tutto il tempo del mondo a nostra disposizione, anche perché ogni parola in quel momento sarebbe parsa superflua.
Ed infatti non ci fu bisogno di dire niente: Fergal prese il mio volto fra le sue mani, si avvicinò ancora di più a me e mi baciò.
Fu un bacio diverso da quelli che avevo ricevuto da lui in precedenza: era urgente, impetuoso, ma allo stesso tempo di una dolcezza disarmante, che mi trasportò in un'altra dimensione, una fatta soltanto di noi due, tutto il resto era svanito in un battito di ciglia, portandosi dietro anche tutte le paure e le preoccupazioni che affliggevano la mia mente fino a pochi secondi prima.
Fergal morse il mio labbro inferiore e vi lasciò sopra un ultimo bacio a stampo, dopo di che si discostò, senza però smettere di stringermi, e mi sorrise dolcemente, e solo allora mi riscossi e realizzai effettivamente ciò che era successo. Quello non poteva essere stato un semplice bacio di due persone che stanno conoscendosi, c'era qualcosa di più: c'era dolcezza, necessità, trasporto.
"Hey... mi sei mancata." All'udire quelle parole avvampai, scossa nuovamente dall'impeto delle mie emozioni, ma riuscii a trovare la forza di rispondere: "Anche tu mi sei mancato."
Dopo pochi altri attimi passati semplicemente a bearsi della presenza reciproca, trovammo la forza di staccarci e di smettere di ignorare il resto del mondo: dopotutto, dovevo salutare il resto del gruppo.
Mi avvicinai ad Andrew e Chad, che mi accolsero in un enorme abbraccio stritolante, che per miracolo mi permise di respirare: "Ciao ragazzi! Com'è andato il viaggio?" "Ciao Ale, benissimo. Come vanno le cose?" Chad rispose per entrambi. "A meraviglia, adesso." Risposi, il sorriso di chi aveva inteso alla perfezione il significato delle parole dell'altro sul volto di tutti e tre.
"Honey pie, che fai, non mi saluti?" Allen avanzò di un passo, il sorrisetto sfrontato in viso tipico di AJ Styles, ma con una sfumatura intenerita a completarlo. "Non mi permetterei mai, Phenomenal One." Inevitabilmente, gli sorrisi, e lui aprì spontaneamente le braccia per accogliermi con affetto, perché fra me e lui di affetto si trattava e doveva necessariamente trattarsi, niente di più.
Allacciai le mie braccia dietro il suo collo e mi beai con genuinità di quel contatto, mentre Allen mi stringeva all'altezza della vita: "Visto? Te l'avevo detto che ci saremmo rivisti prima di quanto pensassi." A quell'affermazione lo strinsi un po' più forte, annuendo: "Già, avevi ragione." Ci staccammo, e mi sorrise di nuovo, in un modo che riuscì davvero a scaldarmi il cuore.
*
Portammo i ragazzi a mangiare in un ristorante tradizionale, dove si potevano trovare i piatti tipici della cucina italiana, e soprattutto toscana, asserendo che fosse doveroso che assaggiassero le specialità caratteristiche del paese, invece che un semplice panino, che avrebbero potuto mangiare in qualsiasi altra parte del mondo.
Ovviamente loro non si sottrassero alla nostra proposta, anche perché, si sa, la cucina italiana è rinomata proprio perché si tratta di una delle più prelibate del mondo; quindi, gambe in spalla e stomaci vuoti, ci avviammo verso una traversa di Borgo Stretto –una via piena di negozi situata a non più di cinque minuti da piazza dei Miracoli-, dove si trovava un ristorante che in fatto di cucina toscana era una sicurezza: conoscevo bene il posto perché c'ero stata più di una volta, e non mi aveva mai delusa.
Durante il tragitto parlammo di cose ordinarie, per esempio di come procedesse il lavoro dei lottatori, o di come procedesse il nostro con lo studio, dato che gli esami erano ormai alle porte, nessuno poteva negarlo, neanche io e Martina, che avevamo continuato imperterrite a credere che fossero molto lontani fino alla metà del mese di Maggio, in cui dovemmo rassegnarci all'evidenza e metterci sotto più di quanto già non facessimo per prepararci a dovere.
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CATCH YOUR BREATH
FanfictionA Fanfiction about WWE world. [Finn Balor/OC] Quale potrebbe essere l'avvenimento più improbabile del mondo, che inizia da un semplice live show della WWE in Italia? Alessia sta per scoprirlo, insieme a Matt, Tom e Martina, i suoi migliori amici, t...