Capitolo sette: Conosciamoci

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Ritornati nella camera, non ritrovammo tutte le persone che vi lasciammo quando ci eravamo allontanati: probabilmente, molti se ne erano tornati nelle loro stanze per riposarsi. 

Erano rimasti solamente il primo gruppo con cui avevo socializzato quella sera, i miei amici, Sami ed i proprietari della camera. 

Decidemmo quindi di andarcene anche noi, per lasciare in pace e far riposare i nostri ospiti. "Grazie ragazzi, è stato un vero piacere poter trascorrere del tempo con voi, e credo di parlare per tutti e quattro se dico che ci siamo molto divertiti" strinsi la mano ai tre del New Day, che ricambiarono con dei sorrisi smaglianti: "Il piacere è nostro, veramente, siete dei ragazzi tanto simpatici e la vostra compagnia è molto piacevole! Speriamo di rivederci, sì?" "Certo!" sorrisi sicura, ma dentro di me non lo ero per niente: delle vite così diverse, in nazioni opposte del mondo, difficilmente si sarebbero potute ritrovare presto

Salutammo tutti e ritornammo nella camera di Fergal, di nuovo con Rami al nostro seguito, e non potei evitare di domandarmi se fosse davvero sempre così incollato al suo amico in questo modo, o se magari ci fosse qualcos'altro dietro, visto che l'avevo visto parlare così tanto con Martina quella sera.

"Bene" Finn sospirò, chiudendo la porta della sua stanza. "Io credo che sia veramente tardi, e non intendo farvi andare via da soli a quest'ora della notte.." cominciò a riflettere il castano, ed il suo compagno annuì in assenso. "Se volete avvertire i vostri genitori, fatelo pure. Io là fuori così tardi non vi faccio andare." Si impose, incrociando le braccia sul petto.

Io e i miei amici ci guardammo: dopotutto non aveva torto, io ero davvero troppo stanca per guidare, non avrei potuto affrontare un altro viaggio di due ore e mezza. 

Decidemmo di chiamare i nostri genitori, li rassicurammo e li persuademmo che dormirci su prima di ripartire fosse la scelta migliore, e loro capirono la situazione, i suoi rischi, ed acconsentirono alla nostra decisione. 

"Dunque.." iniziai, dopo aver chiuso la chiamata "Come ci... organizziamo... per dormire?"non riuscii a trattenere né il rossore né l'agitazione, inevitabilmente quella faccenda mi provocava non poco imbarazzo: come ci saremmo disposti?! Maschi e femmine separati? Oppure diversamente? "Io posso ospitare qualcuno di voi, se volete... Sono suite molto grandi per una sola persona..." Rami si strinse nelle spalle con fare timido, ed il che lo rendeva simile ad un piccolo e tenero bambino, malgrado la sua professione facesse intendere tutto il contrario. Vidi i due wrestler riflettere, anche loro piuttosto imbarazzati per tutto ciò, e Rami finì con l'avvalorare le mie ipotesi precedenti, visto che prese con sé per la notte Martina e Mattia. 

Io e Tom saremmo rimasti in stanza con Fergal: era ancora da decidere chi si sarebbe preso il divano e chi il letto matrimoniale, e questo mi rendeva ancor più nervosa di prima, se possibile. Il castano però decise di rimandare la decisione, dichiarando di avere fame piuttosto che sonno, e chiedendoci di vedere qualcosa alla tv sgranocchiando qualche snack. Non me la sentii di protestare malgrado Morfeo mi stesse aspettando a braccia aperte già da un po', e mi posizionai sul divano aspettando con il mio amico che Finn tornasse con i popcorn. 

"Credo che abbia un debole per te" Tom mi sussurrò con un ghigno divertito dipinto sul volto. "E smettila!" gli mollai una gomitata dritta nello stomaco, facendolo zittire proprio nel momento giusto: Fergal era appena riapparso con popcorn e bibite. "Allora, Netflix & chill?" chiese con tono allegro. "Hai capito tutto, tu." Gli sorrisi complice, e ci sedemmo per scegliere una serie tv che andasse bene a tutti e tre.

"No vabbè, se muore lui io me ne vado" sbottai, battendo le mani sulle mie cosce, andando poi a prendere un sorso dal mio bicchiere. "Non che sia un personaggio fondamentale, eh..." sostenne Finn, e Tom supportò la sua opinione. "Siete uomini, volete che muoia solo perché siete invidiosi: è assolutamente perfetto e ne siete tremendamente invidiosi" insinuai con voce maligna ed un sogghigno. "Stronzate, pff" si accasciò sulla poltrona Tom, mentre faceva un gesto con la mano come per sostenere che le mie affermazioni non avessero importanza. 

In pochi minuti il mio amico si addormentò come un sasso, ed io sentivo di essere molto vicina alla soglia del sonno. Sbadigliai distrattamente, l'episodio non riusciva più a catturare il mio interesse. 

"Hai sonno?" mi chiese Finn, poggiando la ciotola ormai vuota sul tavolino davanti al divano. "Così così, diciamo" In realtà ne avevo tantissimo, ma non volevo separarmi da Finn e sprecare del tempo che potevo passare ancora con lui a dormire. "Ti va di... accoccolarci un po' qui? Quando hai sonno me lo dici e ce ne andiamo a dormire" Finn si stese un po' di più sul divano, e fece quella domanda senza il coraggio di guardarmi negli occhi, come se desiderasse quello che volevo anch'io, ma non sapesse come fare per ottenerlo. "Certo Fergal, mi piacerebbe" gli sorrisi, posizionandomi accoccolata a lui in modo maldestro. 

"Allora, come definiresti questa giornata, adesso che è quasi giunta al termine?" mi chiese, agganciando delicatamente le sue braccia al mio busto. "Esagero se dico che è la migliore della mia vita?!" di tutta risposta lui ridacchiò, dichiarando che forse sì, esageravo, ma era molto contento che fossi così felice. 

"E quindi, sono io il tuo wrestler preferito?" rise ancora, ricordando le mie parole. "Eh già, proprio tu." Sorrisi, sentendo per l'ennesima volta in quella serata le guance divampare ed il calore arrivarmi fin quasi al cervello. "Beh, magari allora potresti diventare la mia fan preferita" ridacchiò ancora, ma c'era una punta di sensualità mista ad imbarazzo in quella frase, che mi fece venir voglia di sprofondare dalla vergogna, senza neanche trovare le parole per rispondergli. 

"Alessia... guarda che io sono molto onorato di essere il tuo preferito, e mi piacerebbe davvero poter dire che tu sei la mia preferita... l'abbiamo detto prima, no?! Conosciamoci.." la sua voce si fece più seria, ed io annuii. "Certo, conosciamoci" gli sorrisi. 

La sua risposta consistette in un bacio posato tra i miei capelli con delicatezza, accarezzandoli con una mano. 

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Salve ancora una volta a tutti, e bentornati!

Sono davvero di corsa, ma eccomi qua con il settimo capitolo, revisionato e postato come promesso!

Sarà una lunga settimana per me e per i miei studi, e spero vivamente di sopravvivere, magari con più di un 18... Che ansia.

Ma, tornando a noi: ormai lo sapete, i commenti sono più che graditi e mi fanno sempre un enorme piacere; perciò spero che ne troverò qualcuno, al mio ritorno :)

Alla prossima, un bacio!

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