Prologo 1: Gandalf

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"La via prosegue, non ha porte
Lungi dall'uscio dal quale parte
Ora la via s'è spinta ancor oltre
Devo seguirla contr'ogni sorte..."

Tra le verdi colline della Contea, dimora degli Hobbit, avanzava un carretto.
Un carretto carico di fuochi d'artificio, e trainato da un vecchio uomo vestito di grigio, con un cappello a punta e larga tesa calcato sopra i capelli incanutiti. Era intento a fumare una pipa e a cantare tra sé e sé una canzoncina allegra sui viaggi, e sorrideva, in vista di ciò che sarebbe avvenuto di lì a poco.

Gandalf il Grigio era in viaggio.

Stava trasportando i fuochi d'artificio per la festa di compleanno del suo caro amico Bilbo, e sorrideva all'idea di rivedere il Mezzuomo.

Tuttavia, qualcosa incupiva i suoi pensieri: era da qualche tempo che nutriva dei sospetti sull'anello magico che Bilbo aveva vinto a Gollum, durante il viaggio con i Nani.

Pareva un semplice anello capace di rendere invisibili, ma c'era qualcosa, nella natura di quell'oggettino, che rendeva Gandalf pensieroso e nervoso.

Avrebbe dovuto parlarne con Bilbo quanto prima.

Era quasi arrivato alla Contea, quando percepì una scarica di energia primordiale tutt'intorno a lui.

Le fronde degli alberi si muovevano in modo innaturale, scosse da un vento che sembrava soffiare da tutte le direzioni, mentre l'aria crepitava come un falò straordinariamente acuto, e il cielo si rannuvolava di nembi dai colori improbabili: viola, azzurre, arancio, porpora... qualcosa stava scompigliando l'ordine del mondo.

Ricordava qualcosa di simile, nei tempi antichi, quando Sauron aveva portato esseri mai visti prima perché lo servissero.

Questa volta, però, sembrava essere un'eco, rispetto a quella.

Probabilmente questa volta non era stato il Signore Oscuro a provocarla.

Il Grigio decise di esplorare questo squarcio, poiché ricordava a cosa avesse portato, e sentiva che avrebbe dovuto essere lui ad occuparsene.

Sperò solo che la sua mancanza dalla Terra di Mezzo non portasse a conseguenze irreparabili...

Appoggiandosi al bordone, attraversò il portale, ritrovandosi in quella misteriosa città.

BENVENUTI A TRAVERSE TOWN¹

"Curioso... non ho mai sentito parlare di un luogo come questo" mormorò lo Stregone, tra sé e sé. Gli abitanti della città erano per la maggior parte umani, anche se qualcosa in loro sembrava diverso, come se i loro colori fossero molto più brillanti.

Tra loro, ogni tanto, intravedeva dei piccoli esserini dal pelo biancastro, il viso simile a quello di un gatto, con una coda come quella di un coniglio e un'antenna sulla testa terminante in una palla ricoperta di pelo rosso.

Si rivolse ad uno di questi esseri, che gli stava passando vicino.

"Chiedo scusa, dove ci troviamo? Sono appena arrivato qui, attraversando un passaggio da un altro mondo..."

"Oh? Sei venuto qui senza usare una Gummiship, kupò? Comunque, questa è Traverse Town, il crocevia degli spostamenti tra i mondi, kupò. Se hai bisogno di una Gummiship per tornare a casa, chiedi a Cid, kupò! Abita proprio là, kupò!"

La creaturina indicò un edificio poco lontano, su due piani. Gandalf vi si avviò; anche se non voleva una Gummiship, qualunque cosa fosse, questo Cid avrebbe potuto avere qualche risposta.

"Mi dispiace. Purtroppo sono un semplice ingegnere, non ho alcun tipo di esperienza con magia e cose del genere. Per quello, dovrebbe parlare con Merlino, o addirittura con il grande Maestro Yen Sid. Ecco, ho appena terminato una Gummiship nuova di zecca. Se le può servire, può prenderla. I miei assistenti" in quel momento due scoiattoli in tenuta da meccanico, identica a quella dell'uomo biondo che stava parlando, si mostrarono "possono aiutarla a governare la navetta. Le coordinate per raggiungere la dimora del Maestro Yen Sid sono nel database, e non saranno difficili da recuperare..."

Lo Stregone, anche se confuso, chinò il capo in segno di ringraziamento.

"Temo di non aver compreso molto del suo discorso, ma la ringrazio per il suo aiuto. Spero di poterla incontrare nuovamente per farmi spiegare cosa sia di preciso una Gummiship"
Detto questo, seguì i due scoiattoli nell'hangar.


¹ Ho scelto di chiamarla Traverse Town per evitare la confusione Terra di Mezzo/Città di Mezzo.

Worlds converge: un crossover ignoranteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora