Capitolo 6: La Torre di Orthanc

291 6 140
                                    


Erano giorni, ormai, che Sora, Donald e Goofy camminavano per la foresta fuori dalla Contea, senza arrischiarsi a volare per non attirare troppo l'attenzione.

Gli Hobbit, da brava gente ospitale quale erano, avevano insistito per donar loro una dignitosa quantità di cibo per il viaggio, e proprio in quel momento Sora stava finendo un panino con la mortadella.

"Secondo voi," chiese ai suoi compagni di viaggio, una volta che ebbe finito "Questo 'Saruman' somiglierà più a Merlino o a Yen Sid?"

"Credo che stiamo per scoprirlo." rispose Donald, indicando in lontananza, dove si poteva vedere una gigantesca torre di pietra nera elevarsi verso il cielo per decine di piani.

"Dev'essere Orthanc." riflettè Sora, sedendosi su un ceppo a riposare.

L'erba era fresca, l'aria tranquilla, e ovunque si sentivano i cinguettii degli uccelli, che volavano felici e senza pensieri nell'aria.

Dopo alcuni minuti, Sora notò che c'era uno schema nel movimento degli animali, come se stessero eseguendo una specie di ballo, al ritmo di una musica che solo loro potevano sentire.

Il ragazzo drizzò le orecchie, ma non sentì nulla, se non un fruscio di foglie.

Il suono si fece sempre più intenso, presto accompagnato da passi e dal rumore di un bastone che colpiva ritmicamente il terreno, fino a quando il trio vide emergere un vecchio incappucciato, avvolto di un saio marrone e dalla lunga barba di un bruno che andava ingrigendosi.

L'uomo si appoggiava ad un lungo bordone nodoso, su cui stava poggiato un pettirosso, mentre due passeri si riposavano sulle sue spalle, e dietro di lui trotterellava un cerbiatto che a Sora ricordò Bambi.

"Oh, salve." salutò il vecchio, togliendosi il cappuccio e rivelando occhi vispi nascosti sotto sopracciglia cespugliose "Qual buon vento vi porta in queste terre? Non sembrate di qui..."

"Salve!" sorrise il Keyblader "Noi siamo Sora, Donald, e Goofy!"

"Io invece mi chiamo Radagast. Radagast il Bruno."

"'Il Bruno'?" domandò Goofy "Conosci un certo 'Saruman il Bianco'?"

"Invero, lo conosco." rispose Radagast, facendosi serio "Egli è il capo dell'ordine di noi Istari, e risiede nella Torre di Orthanc. Perché lo cercate?"

"Ci è stato detto di cercare consiglio da lui." rispose Sora "È un'idea di amici di Gandalf il Grigio."

"Gandalf?" domandò Radagast, sorpreso "Allora sono sicuro che vi riceverà. Saruman stesso mi aveva inviato a cercare proprio Gandalf, perché ha bisogno di parlargli con urgenza."

E così, il terzetto di avventurieri giunse infine entro la cinta muraria di Isengard, osservando la torre di Orthanc, una cuspide alta dozzine di metri che si innalzava verso il cielo, composta di un materiale nero simile al marmo.

Dal portone principale della torre stava uscendo un uomo anziano, dalla barba e i capelli lunghi e bianchi, che si appoggiava ad un bordone nero simile alla torre stessa, sormontato da un lucido globo bianco.

Il volto era vissuto e saggio, e le sopracciglia arcuate, insieme al naso aquilino, gli conferivano il profilo nobile di un uccello da preda.

Indossava una tunica bianca, dalle ampie maniche che quasi toccavano terra, e quando fu più vicino, poterono notare le lunghe unghie delle mani e i dettagli della sua veste, che presentava una cintura azzurra dalla filigrana argentea, ricami verdi sulle maniche, decorazioni rosse sulle spalle.

Worlds converge: un crossover ignoranteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora