Capitolo 5: Sarah Kerrigan

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"Sarah, tra scienziati e maghi abbiamo tutti i mezzi necessari per riportarti alla normalità..."

Jim Raynor si rivolgeva all'ibrido Terran-Zerg al suo fianco, la Regina delle Spine, una figura alta e slanciata, dal corpo rivestito da un'armatura chitinosa, e dalla cui schiena emergevano strutture artigliate simili ad ali di pipistrello senza pelle.
Stavano passeggiando in uno dei pochi luoghi pacifici del Nexus, un enorme prato verde, con piccoli fiori bianchi che facevano capolino dal mare di verde di tanto in tanto. Erano accompagnati da altri due abitanti del loro mondo d'origine: l'ufficiale medico, Tenente Morales, e il firebat Caporale Miles "Blaze" Lewis.

Il vento era gentile, quella mattina, e agitava le antenne che componevano la capigliatura di Sarah.

Era bello, tutto sommato.

Non dover pensare alla guerra contro Amon, o alla sua vendetta contro l'Impero Terran: solo lei e Jim, come ai vecchi tempi.

Sarah sorrise, e per la prima volta da tempi che non riusciva a ricordare, era un sorriso di rilassamento, non di gioia sprezzante data dallo stare per annientare un nemico; si distese sull'erba, stiracchiando le ali, e invitò Jim a fare altrettanto.
"Lo so, Jim, e so anche che... huh?" Kerrigan si interruppe, mentre un basso rombo riempiva l'aria.
Improvvisamente, un essere insettoide, dalla corazza chitinosa di un colore bluastro, un corno al centro di un volto vagamente umanoide, uscì dal terreno in un'esplosione di terra ed erba.

"Anub'Arak!" sibilò Sarah con furia, alzandosi e preparandosi a mettere in campo il proprio mostruoso arsenale di poteri psichici, mentre il Nerubiano Non-Morto si preparava ad attaccare, agitando le braccia come una mantide.

Stridette, pestando il terreno, e ne uscirono i suoi Scarabei, in quantità immane, che si gettarono sui Terran.

Gli insetti vennero accolti da fuoco e pallottole, liberati dai lanciafiamme binati di Blaze e dal cannone d'assalto di Jim, ma sembravano non finire mai.

Bisognava tagliarli alla fonte.

Appna videro un'apertura negli assalti degli scarabei, Raynor e Lewis puntarono le armi sul signore dei Nerubiani, che però chiarì presto di non essere solo.

I due vennero bloccati da catene spuntate dal terreno, mentre Sarah Kerrigan si lanciava su una creatura che le si stava avvicinando, fluttuando in aria a pochi centimetri da terra; uno scheletro, dal volto distorto, che indossava una lunga tunica blu ed era circondato da catene.

Kel'thuzad il Lich si stupì quando la Regina delle Spine lo spinse a terra, iniziando a tempestarlo di colpi di ala artigliata sul cranio e sui radii, ma non si scompose eccessivamente: sapeva di avere qualcuno a guardargli le spalle.

Conscio di questo, si preparò ad evocare una Nova Gelata e finire il combattimento, ma le punte alari di Sarah lo infilzarono in più punti, per poi scagliatlo contro un masso, gettando frammenti di roccia in ogni direzione.

Ma in battaglia anche la minima distrazione può essere fatale.

Raynor riusci a liberarsi appena in tempo per placcare il Nerubiano, ed impedire che caricasse la persona a cui teneva di più nell'Universo.

Con un grugnito di sforzo, sollevò l'essere e lo scaraventò a terra con una German Suplex, cominciando a fare fuoco a bruciapelo col cannone, incurante degli arti affilati come rasoi che tentavano di fendergli l'armatura.

"Ehi, scansati!"

La voce artificiale che usciva dall'armatura di Blaze esprimeva ancora parte della follia piromane che lo aveva portato ad arruolarsi come firebat, mentre rilasciava dalle braccia dell'armatura stessa due capsule di petrolio addosso ad Anub'Arak e attivava i lanciafiamme che formavano la parte principale del suo armamentario.

Worlds converge: un crossover ignoranteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora