Sull'Hogwarts Express

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La mattina successiva Roxelle e Hagrid arrivarono a King's Cross dieci minuti prima della partenza dell'Hogwarts Express.

"Bene Roxelle io devo andare. Vedi laggiù?" Disse Hagrid indicando una famigliola che si dirigeva verso un treno"Quello è Harry. Raggiungilo, ti dirà come oltrepassare la barriera"

"Quale barriera?" Chiese Roxelle prendendo il biglietto tra le mani.

Purtroppo Hagrid era già sparito.

"Binario 9 3/4" disse piano Roxelle leggendo il biglietto.

Non si fermò a pensare molto: doveva raggiungere l'Hogwarts Express a tutti i costi.
Cominciò a camminare con il suo carrello e il baule di fronte a lei.
Dopo cinque minuti raggiunse la famiglia Potter ma, vergognandosi, non volle parlare con Harry.
Con suo stupore vide James, il fratello maggiore di Albus, passare attraverso il binario 9 e 10 e, subito dopo, anche Harry, Albus, Ginny e Lily lo oltrepassarono.
Roxelle guardò l'orologio: le undici meno cinque.
Si affrettò a raggiungere il muro e, dopo aver preso una gran rincorsa, passò attraverso esso.
Si ritrovò in un binario occupato dall'Hogwarts Express.
Per assicurarsi di non aver sbagliato posto alzò lo sguardo verso il cartello sovrastante: diceva "9 3/4".

"Perfetto. Ora devo riuscire a salire" disse Roxelle.

In un batter d'occhio riuscì a imbarcarsi sul treno, trovò una cabina vuota, e sistemò, sopra al suo sedile, il baule e Matrix.
Intanto l'Hogwarts Express era partito.
Roxelle non ci poteva credere: ce l'aveva fatta!
Finalmente si poteva rilassare: aveva proprio bisogno di sedersi e di godersi il viaggio.
Ma, mentre cercava di prendere un libro dal suo baule, intravide qualcuno che la fissava dal vetro dello sportello.

"Oh, ciao Albus" disse Roxelle scendendo dal sedile.

"Ciao Roxelle" disse Albus aprendo lo sportello.

"Che fai? Ti siedi?"

"No, Roxelle devo andare da mio fratello nell'altra cabina"

"Oh ok"

"Comunque ho visto delle ragazzine che ti cercavano"

"Ah e dove sono?"

"Sono nell'altra carrozza. Se vuoi te le chiamo"

"Si grazie Albus"

"Non c'è di che"

Detto ciò Albus chiuse lo sportello e fece dietro front.
Cinque minuti più tardi tornò con le sue amiche alle calcagna.

"Eccoti finalmente" disse Sophia.

"Bene ci vediamo. A dopo" salutò Albus.

"A dopo" ricambiò Roxelle tornando a leggere il suo libro.

"Per fortuna ci stiamo tutte!" Esclamò Naomi.

"Bello il gufo Ro!" Disse Julia non appena si furono sistemate.

"Oh grazie Julia. Si chiama Matrix" spiegò Roxelle riemergendo dal suo libro.

"Dai non leggere! Parliamo un po'" disse Aurora togliendo dalle mani il libro di Roxelle.

"Ok come volete" disse sconfitta Roxelle.

"Allora vorrei parlare di ragazzi. Che ne dite?" Propose Mary.

"Va bene" disse Lucie sistemandosi meglio sul sedile.

"Allora parliamo di Albus" disse Sophia in tono estasiato.

"Io l'ho conosciuto a Diagon Alley" disse Roxelle.

"Lo sappiamo. Ce lo ha detto Julia" disse in fretta Sophia con la testa ancora tra le nuvole.

"Ragazze state un attimo zitte" disse Naomi portandosi un dito sulla bocca.

Nel corridoio si sentivano delle voci maschili, sicuramente del primo anno.

"Dai Thompson, sbrigati! Altrimenti non ci saranno più cabine vuote!" Disse una voce.

"Ok ok. Però non ho ancora capito perché mi chiami per il cognome! Potresti pure chiamarmi per il nome!" Disse in tono scherzoso una seconda voce.

Pochi minuti dopo cinque ragazzini si fermarono di fronte alla cabina dove sedevano le sette ragazze e rimasero a fissarle: tra questi sorgeva il viso si un ragazzino dai capelli ramati, gli occhi color nocciola, un paio di occhiali rossi e blu poggiati su un naso a patatina e delle lentiggini spruzzate in volto.
Roxelle notò che il suo sguardo si era posato su di lei e per pochi secondi si guardarono.
Roxelle notò anche un'altra cosa: il ragazzino aveva gli occhi che brillavano.

"Ragazze non c'è spazio per noi?" Chiese uno dei ragazzini che si trovava vicino alla porta.

"No, non c'è. Dovete cercare più avanti. A proposito: siete del primo anno?" Chiese Lucie.

"Si certo. Pure voi suppongo" continuò il ragazzino.

"Ovvio. Come vi chiamate?" Domandò Julia.

"Beh io sono David Roger" disse il ragazzino che stava vicino alla porta.

"Io sono Douglas Rafflick" disse un altro ragazzino in fondo al gruppo.

"Io sono Anthony Herlott" disse in fretta un altro ragazzino che si trovava in mezzo al gruppo.

"Io mi chiamo Philip Jackenson" disse un ragazzino che era schiacciato tra David e Douglas.

"Ed io sono Alexander Thompson" disse infine il ragazzino che ,fino a qualche minuto prima, aveva fissato Roxelle.

"Bene. Ci vediamo ad Hogwarts" concluse David indirizzando il gruppo verso il corridoio.

"Beh gentili no?" Chiese Mary.

"Accettabili" disse ridendo Sophia.

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Il resto del viaggio si concluse tra chiacchiere e risate sulle materie, sui ragazzi e sui professori.
Arrivarono ad Hogwarts ormai sfinite: si erano messe le divise prima che il treno arrivasse in stazione e avevano scaricato le loro cose nella stazione di Hogwarts.

"Ragazzi del primo anno da questa parte!" Disse a gran voce Hagrid.

"Ehi ciao ragazze! Prego seguitemi così attraversiamo il lago sulle barche in un batter d'ali di drago!" Spiegò in fretta Hagrid guidando i ragazzi del primo anno verso le barche.

Riuscirono tutti a salire e, appena l'ultima barca si fu sistemata, partirono di gran carriera verso un imponente castello le cui finestre illuminate brillavano nell'oscurità.

"Wow" disse piano Roxelle alzando lo sguardo su Hogwarts.

Il viaggetto sul lago fu, secondo Roxelle, entusiasmante e non vedeva l'ora di guardare la famosa Sala Grande di cui Julia le aveva tanto parlato.
Scesero dalle barche in fretta e in furia e, nel giro di dieci minuti, si trovarono di fronte ai cancelli di Hogwarts.
Ad aspettarli c'era il professore Longbottom, ovvero il famoso Neville.

"Benvenuti ragazzi. Siete in perfetto orario. Seguitemi prego" esortò a gran voce il professor Longbottom.

Tutti gli studenti del primo anno obbedirono e seguirono l'uomo nella Sala d'ingresso.
Oltre al fatto che c'erano diverse porte che conducevano alle aule, Roxelle, si accorse che si stavano dirigendo verso un ampio portone che, non appena il professor Longbottom si trovò ad un metro di distanza, si aprì su un'immensa Sala Grande.
C'erano quattro tavoli molto lunghi che ospitavano tanti ragazzi che, adesso, li stavano guardando.
Il soffitto era pieno di candele fluttuanti ed in più assumeva la forma si una notte limpida con molte stelle luccicanti.
Pian piano che si avvicinavano al tavolo degli insegnanti, Roxelle, notò che c'era la professoressa McGonagall saduta su una grande sedia; quella sera indossava un lungo abito verde smeraldo.

"Bene ragazzi adesso fermatevi qui. Disponetevi senza spingervi" disse il professor Longbottom che, nello stesso tempo, stava srotolando una pergamena.

"Adesso verrete smistati nelle vostre Case che sono: Serpeverde, Corvonero, Tassofrasso e Grifondoro" spiegò ad alta voce l'insegnante.

Roxelle sentì l'ansia salire.

Harry Potter e il nuovo inizio #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora