Un Natale da incubo(part.2)

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Il giorno dopo la partita, Roxelle, non riuscì più a camminare tranquilla nei corridoi: c'erano sempre degli studenti di Serpeverde che le ridevano malignamente dietro le spalle, i Grifondoro che la fulminavano con lo sguardo e i Tassofrasso e i Corvonero facevano finta di niente.
Soltanto i suoi amici più stretti non erano arrabbiati o delusi da lei ed erano: Julia, Lucie e Alexander.

"Tranquilla Ro, vedrai che la smetteranno di evitarti" la incoraggiò Julia.

"Sono d'accordo" aggiunse sincera Lucie.

"Mi sembra strano che tu non stia con i tuoi amici. Lo fai perché provi pena per me e vuoi farmi da sostegno morale?" Chiese indifferente Roxelle ad Alexander.

"Io?! Ma scherzi?? Guarda che io non ti sto evitando e voglio capire che cosa ti sta succedendo. Siamo amici. E lo sai pure tu che sono contento della mia casata. Anche se non vedo spesso gli altr...AHIA!" Disse Alexander massaggiandosi il fianco dolorante perché Julia gli aveva dato una gomitata che gli aveva quasi fatto risalire la colazione appena finita.
Dopo quelle parole,però, la conversazione si trasformò in un silenzio al quanto insolito perché non smisero solo loro di parlare; ma tutta la Sala Grande.
Roxelle, che non ci aveva ancora fatto caso, alzò lo sguardo sul tavolo di Grifondoro e vide Kate che si alzava di corsa dalla panca e sfrecciava verso una ragazzina di fronte alle porte della Sala.

Era Ally Garybolt.

Tutti si alzarono di scatto, pronti a correre in caso di attacco.
Poi la McGonagall, che si trovava accanto ad Ally, disse a gran voce:

"Non preoccupatevi ragazzi. Ally sta molto meglio"

Gli studenti, imbarazzati, decisero di andare a lezione lasciando la McGonagall, Ally e Kate a parlottare fra di loro.
Intanto Roxelle, Lucie, Julia, Alexander e gli altri Grifondoro del primo anno si avviarono, insieme ai Tassofrasso, verso la Serra di Erbologia.
Era giovedì e, come al solito, gli studenti del primo anno della Casata di Godric e Tosca, avevano la prima ora occupata dalla lezione di Erbologia del professor Longbottom.

"Buongiorno ragazzi. Oggi continuiamo ad usare gli Arbusti autofertilizzanti e poi la prossima volta pianteremo l'Asfodelo" disse il professor Longobottom mettendosi dei guanti di pelle di drago alle mani.

Gli studenti si disposero nelle loro due file e incominciarono ad utilizzare gli autoferfilizzanti e iniziarono a prendere i vari vasi per posarci al loro interno il concime.

"Ritornando a noi, io non sono furioso con te, Roxelle" sussurrò Alexander mentre versava un po' di concime nel vaso e appuntava qualcosa sul suo quaderno.

"Si, ti credo non preoccuparti" rispose Roxelle cercando di far stare dritto il suo vaso.

Si accorse subito che qualcosa non andava.
Così alzò il vaso e vi poggiò sul fondo la mano; ma la ritrasse prima ancora che riuscisse a capire la causa dell'instabilità dell'oggetto perché il professor Longbottom stava passando a controllare il lavoro degli studenti.

"Attenzione Thompson. Non aggiungere troppo concime altrimenti gli Arbusti non cresceranno bene" disse il professore indicando il vaso quasi pieno del giovane.

Poi andò avanti e ritornò alla sua postazione a risistemare la piante carnivore lontane dalle mani incerte dei ragazzini.
Roxelle sfruttò quel momento per controllare il fondo del vaso e scoprì che c'era un oggetto incastrato tra i buchi dell'acqua.

"Julia, c'è qualcosa sotto il mio vaso" bisbigliò Roxelle a Julia.

"Cos'è?" Chiese quest'ultima.

"Non lo so, è incastrato. Non so come fare per toglierlo"

"Aspetta che finisca l'ora e poi svuota il concime di drago nelle riserve"

"Ma il professore...." disse Roxelle controllando che l'insegnante non fosse a portata d'orecchi.

"...svuota sempre lì i residui di terra. Fidati. Me lo ha detto Benny" continuò Julia.

Roxelle, allora, decise di prendere un altro vaso e di nascondere, sotto il bancone, quello che stava utilizzando.
Quando le campane suonarono la fine della lezione Roxelle, con la scusa di aver dimenticato il suo quaderno, prese il vaso, si avvicinò alle riserve e vi ci svuotò metà concime.
Poi ritornò al bancone e cominciò a scavare con i guanti quel poco che era rimasto: aveva ragione.
Sul fondo c'era un fermaglio piuttosto grande color oro e rosa con un piccolo unicorno posto al centro, come una specie di diamante prezioso.
L'altra parte del fermaglio era incastrata nel buco dell'acqua e, per questo, rendeva instabile il vaso.
Roxelle riuscì a rimuoverlo; tirandolo delicatamente. Però, prima che potesse capire di chi era, sentì dei passi avvicinarsi alla Serra e decise di uscire dalla porticina sul retro per non farsi beccare dal professore.
Intanto aveva riposto l'oggetto nel suo zaino.
Si stava dirigendo verso l'aula di Difesa contro le Arti Oscure quando si ricordò di una cosa: mancava poco più di una settimana a Natale.
Julia le aveva detto che sarebbe tornata a casa per le vacanze; così come Mary, Naomi, Anthony, David e Filip.
Mentre gli altri sarebbero rimasti ad Hogwarts, compresa lei.
Si bloccò a metà scala e un po' di malinconia la assalì, come una cara e vecchia amica.  

Harry Potter e il nuovo inizio #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora