Legno e rosa

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"ALLELUIAAAAAA"

"Julia! Non urlare così tanto!"

"Roxelle, forse tu non capisci! Abbiamo finito gli esami!!!"

"Si, lo so, però evita di fare tutto questo..."

"Bla,Bla,Bla... non ti sentooooo!"

"...casino"

Era arrivato Maggio e, gli studenti di Hogwarts, avevano appena terminato gli esami di fine anno.
La McGonagall aveva detto che il treno, l'Hogwarts Express, sarebbe partito nel pomeriggio, così da lasciare un'intera mattinata di relax agli studenti.
Roxelle e Julia erano appena uscite dal Castello e si trovavano nel solito prato che brulicava di bellissimi fiori colorati sparsi qua e là.
La mattinata era molto calda; talmente calda che alcuni studenti si erano immersi nel Lago Nero per fare un bagno.
Roxelle avrebbe voluto tuffarsi; ma non voleva incontrare una Sirena o la famosa "Piovra gigante".
E così doveva rincorrere Julia per tutta l'area mentre una fitta al fianco le diceva di smettere e di fermarsi almeno 5 minuti.
Appena raggiunse Julia, Roxelle, si fermò e,ansimante, le disse:

"Julia...la...prossima...volta....vai...piano"

"Si cer..."

"JULIAAAAAA"

La riccia non ebbe il tempo di voltarsi che Sophia le piombò addosso facendola cadere per terra.

"Ma sei impazzita?!" Chiese Julia terrorizzata dall'impatto inaspettato.

"Si" le rispose Sophia scoppiando a ridere "Comunque alza quelle chiappe dal terreno e seguimi. Dobbiamo cercare Lucie perché mi deve restituire un libro che stavo leggendo"

"Quale?"

"Wonder"

"Ma è un libro babbano" disse Roxelle che, intanto, aveva recuperato il fiato.

"Si, lo so. Ma è bellissimo. Lo stavo finendo di leggere quando Lucie mi ha preso il libro ed è corsa via. Sono rimasta totalmente allibita" rispose Sophia alzandosi dal prato e mettendosi i capelli dietro l'orecchio.

"Wow che lessico forbito" la prese in giro Julia.

"Stupida" disse Sophia cercando di non risponderle maleducatamente.

"Grazie del complimento. Puoi aiutarmi ad alzarmi?"

Sophia alzó gli occhi al cielo e le porse la mano.
Una volta in piedi, Julia, salutò Roxelle e ritornò all'interno del Castello con la Corvonero.
La Grifondoro, invece, decise di rilassarsi sotto l'albero che aveva ospitato la riunione dei Protettori di Hogwarts la settimana prima (avevano parlato degli esami e delle ultime novità di Quidditch).
Quando raggiunse l'ombra dell'enorme arbusto si sedette dalla parte del tronco ,rivolta verso la Foresta Proibita, così da non essere disturbata.
Si aggiustò i jeans neri ,che aveva indossato dopo l'esame per stare più comoda, e si arrotolò le maniche della camicia bianca per rinfrescarsi.
Si sciolse i capelli e si fece una cipolla alta, con qualche capello che usciva dall'acconciatura.
Appoggiò la testa al fusto dell'albero e chiuse un attimo gli occhi, in modo tale da pensare al da farsi.

Quell'estate sarebbe stata piuttosto noiosa rispetto all'anno trascorso ad Hogwarts.
Sarebbe ritornata dai suoi genitori adottivi e avrebbe investigato, segretamente, sul suo passato.
Infatti, da quando Voldemort le aveva parlato dei suoi genitori, ovvero che non le volevano bene, pensava di ritrovarli.
Non credeva che fossero morti; ma che, probabilmente, si trovassero in un'altra città.
Una cosa che la faceva sempre riflettere era come mai, il Signore Oscuro, sapesse qualcosa sui suoi genitori.
Cominciava a dubitare che gli unici suoi parenti fossero dei babbani; però non ne era del tutto sicura.
Dal tronde, Voldemort, poteva averlo saputo da qualche persona attraverso un incantesimo.
In quel momento, riaprì gli occhi.

Harry Potter e il nuovo inizio #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora