Ollivander

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"Calmati, non ti facciamo niente di male"

Roxelle arrossì.

"Wow sai diventare rossa in due secondi!" Disse ridendo Sophia Shinner.

"Dai Sophy non l'aggredire" disse Julia Lottery schierandosi dalla parte di Roxelle.

"Scusate se vi interrompo ma, per favore, potresti lasciarmi il braccio?" Chiese Roxelle accorgendosi che il sangue non arrivava più alla mano.

"Oh Si, scusami" rispose la bionda.

"In ogni caso non sai i nostri nomi. Bene io mi chiamo Naomi Grenner" disse con tono gentile la ragazza che aveva afferrato il braccio di Roxelle.

"Io mi chiamo Sophia Shinner" disse la ragazzina che prima l'aveva aggredita in modo amichevole; però Roxelle pensò comunque che fosse simpatica anche se era un po' più minuta delle altre.

"Io mi chiamo Mary Creestin" disse un'altra ragazzina che si trovava dietro Naomi.

"Io sono Aurora Moon" disse l'altra ragazza bionda.

"Io sono Lucie Sweetheart" disse una ragazzina in fondo al gruppo.
Roxelle notò che teneva in mano una nuovissima Polaroid rosa pastello.

"Io invece sono Julia Lottery" disse l'ultima ragazza con i capelli castani e ricci che, qualche minuto prima, aveva difeso Roxelle.

"Ok...io sono Roxelle Charlotte Jinner" concluse Roxelle un po' imbarazzata.

Le sei ragazze in un primo momento si guardarono; poi dissero insieme "COSA?!" talmente forte che un paio di maghi si girarono a guardarle.
Di nuovo, Roxelle, arrossì.

"Scusate ma adesso devo andare..." disse in fretta Roxelle.

"No aspetta!" Disse Julia.

"Tu sei del primo anno?" Chiese Lucie pronta a fotografarla con la Polaroid rosa pastello.

"Am...si" rispose Roxelle timorosa.

"Wow che bello! Ti siedi con noi in treno?" Chiese Naomi.

"Oh...am...ok" disse Roxelle.

"Ok allora ci vediamo domani Roxelle!" Disse Sophia.

Detto ciò le ragazze se ne andarono lungo la strada, parlottando fra di loro.
Però solo una era rimasta con Roxelle: Julia.

"Non ti preoccupare, ma siamo tutte un po' pazze" disse con una risatina.

"Ok" disse Roxelle ridendo.

"Oh cielo guarda lì!" Disse Julia indicando un ragazzino che era appena uscito da Ollivander con la sua famiglia.
Era Albus.

"Oh...stai dicendo Albus?" Chiese Roxelle curiosa.

"Sì...Ma lo conosci?" Disse Julia sorpresa.

"Si ci siamo conosciuti prima"

"Wow! Io vorrei conoscerlo"

"Beh se vuoi domani te lo faccio conoscere"

"Davvero? Oh grazie! Bene ora vado. Ciao Ro!" Disse Julia saltellando verso le altre ragazze.

Intanto Roxelle non ci poteva credere: Julia l'aveva chiamata Ro... nessuno l'aveva mai chiamata Ro... nemmeno i suoi genitori!
Era troppo felice.
Rimase a fantasticare per qualche minuto, con un sorriso da ebete stampato in faccia; poi però si rese conte che doveva ancora comprare la bacchetta e altre cose per la scuola.
Così corse velocemente verso Madame Malkin per comprare una tunica.
Poi sfrecciò verso altri negozi di spezie, di libri e si fermò, per riprendere fiato, di fronte ad un negozio di scope.
Appena alzò la testa verso la vetrina rimase estasiata nel vedere tante scope che fluttuavano di fronte a lei.
Poi però scrollò il suo sguardo dalla vetrina per concentrarsi sull'ultima cosa da comprare: la bacchetta.
Si guardò intorno: ormai i maghi stavano tornando a casa ed erano pochi quelli che ancora girovagavano per Diagon Alley.
Roxelle andò da Ollivander e, appena aprì la porta, si trovò di fronte a tantissimi scaffali ricolmi di bacchette (ovviamente tutte nella propria scatola) e anche di polvere.
Il bancone di fronte a lei era vuoto e, sentendo un peso nello stomaco, ebbe la sensazione che il proprietario se ne fosse andato.

"EHI! Che va l... oh, mi scusi signorina" disse una voce da dietro un grande scaffale che fece sussultare Roxelle.

"Mi scusi se l'ho fatta spaventare. Io sono Jack... sono il nipote di Ollivander...purtroppo è morto qualche anno fa...e quindi lo sto sostituendo al negozio. Come si chiama lei signorina?" Chiese il nipote di Ollivander.

"Io mi chiamo Roxelle Charlotte Jinner e sto cercando una bacchetta" spiegò Roxelle.

"Bene aspetti un attimo" disse Jack.
Un paio di minuti più tardi, il nipote, tornò con due scatole e,appena le sistemò sul bancone, uscì la prima bacchetta dal proprio contenitore.

"Prova questa. Legno di betulla,10 pollici, corde di cuore di drago" spiegò Jack porgendo la bacchetta alla ragazzina.

Roxelle, non sapendo cosa fare, la osservò con molta attenzione: sembrava piccola, ma era carina e leggera.

"Deve muoverla signorina Jinner" disse Jack rompendo il silenzio.

"In che senso? Devo agitarla?" Chiese Roxelle curiosa e iniziando a muovere la bacchetta avanti e indietro molto velocemente.

"Sì ma non così forte! Deve solo puntarla da qualche parte; ma la prego non verso gli scaffali!" La ammonì Jack.

La ragazzina scelse un angolo vuoto del negozio e, con un leggero movimento del braccio, la puntò contro il muro dell'edificio che aveva deciso.
Ma non fece in tempo a muovere il polso che, dalla punta della bacchetta, partì un fiotto di luce blu-viola che colpì un vecchio e polveroso vaso.
Per fortuna Jack lo prese appena in tempo perché altrimenti si sarebbe rotto in mille pezzi.

"Mi scusi non volevo..." disse disperata Roxelle.

"No, non si preoccupi" disse Jack rimettendo il vaso al suo posto "Prova la seconda. Questa è troppo potente"

"Oh...ok" disse in imbarazzo Roxelle.

Roxelle prese la scatola e la aprì per prendere la bacchetta; ma, non appena la sfiorò, questa volò all'indietro e si incastrò in uno scaffale vicino l'ingresso.

"Per tutti gli Ippogrifi... assolutamente No!" Disse stupito Jack.

Dopodichè marciò verso lo scaffale e rimise la bacchetta al suo posto.

"Beh le piume di fenice non fanno al caso suo signorina" riprese Jack con una risatina nervosa.

Poi scomparve di nuovo nel fondo del negozio e tornò con una scatola molto polverosa.

"Questa è la nostra ultima speranza. Legno di quercia inglese, 10 pollici 3/4, crini di unicorno, leggermente flessibile" spiegò Jack porgendo la bacchetta a Roxelle.

Lei la puntò di nuovo contro l'angolo e, con sua grande sorpresa, la bacchetta emanò una dolce e fioca luce blu che si librò per il negozio per poi scomparire.

"Eccola qui" disse Jack.

"Mi scusi signore, ma perché, la mia bacchetta, ha evocato quella luce blu?" Chiese Roxelle.

"Beh è successo molte altre volte. Ogni bacchetta ha il suo modo di come far capire ai maghi se è il proprietario giusto o meno" spiegò Jack con tono amichevole.

Roxelle era felicissima: finalmente aveva la sua bacchetta!
Pagò in fretta a in furia al venditore, lo salutò e uscì dal negozio.
Ormai fuori era l'ora di pranzo: non c'era anima viva fuori dai negozi e il sole splendeva limpido in cielo.
Roxelle si diresse verso il Paiolo Magico e notò, accanto al muro in mattoni, Hagrid che sorreggeva una gabbia con all'interno un gufo.

"Beh devo dartelo oggi. Anche se il tuo compleanno è il 15 Ottobre" spiegò Hagrid con un sorriso che si vedeva a malapena nella barba cespugliosa.

"L'ho regalato anche ad Harry quando aveva la tua età. Ce ne ho regalato un altro a suo figlio Albus e mi sembrava scortese non regalarlo pure a te" concluse Hagrid.

"Grazie mille, Hagrid! A quanto pare è un gufo reale!" Disse entusiasta Roxelle.

"Oh si. Bene adesso devi andare al Paiolo per riposare. Ti passo a prendere domani per andare a King's Cross"

"Ma... non doveva venire la McGonagall?"

"Ha avuto un impegno, Roxelle. La rivedrai ad Hogwarts"

"Oh...ok"

Roxelle salutò Hagrid non appena entrò nella sua stanza.
Non vedeva l'ora di andare ad Hogwarts.

"Ti chiamerò Matrix" disse la ragazzina al gufo che tubò felice sul proprio trespolo.

Harry Potter e il nuovo inizio #Wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora