CAPITOLO 2

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                           HELENA

Era sorta da poco l'alba quando Helena si svegliò di soprasalto a causa di un incubo.Non faceva più quel brutto sogno da molto tempo ormai, ma adesso eccolo rispuntare così, all'improvviso, come i mostri che nelle fiabe si annidano sotto i lettini dei bambini aspettando il momento giusto per uscire fuori e farli spaventare.In effetti a Helena servirono un paio di minuti per riprendersi dallo spavento e smettere di tremare, ma continuava ancora a sentire quello sgradevole odore di bruciato che aveva sentito nel sogno. Allora, infastidita e anche un pò impaurita, si alzò di scatto dal letto e andò a spalancare la finestra della sua nuova stanza. Subito l'aria fresca del mattino e la tenue luce dell'alba la investirono dandole immediatamente un senso di pace e tranquillità. Era così concentrata a respirare che notò appena che nel albero di fronte a lei qualcosa si era mosso, ''sará stato uno scoiattolo o un uccello'' pensò, ma noi sappiamo benissimo che in realtà non era così. Comunque Helena, per quanto si sforzasse, sentiva sempre quel odioso odore di bruciato, e ci mise un pò a capire che in realtà quel odore non era frutto della sua immaginazione ma che bensì c'era veramente puzza di bruciato che veniva addirittura dal piano di sotto. Senza perdere un secondo chiuse la finestra e scese velocemente le scale scoprendo che l'odore proveniva dalla cucina. Qui trovò sua zia Emily con indosso un grembiule a fiori rosa e un estintore in mano, intenta a spegnere un pancake che aveva preso fuoco,<<scusa tesoro!.Devo averti svegliato vero? >> le disse.

<<No tranquilla zia, ero giá sveglia da un pò >> le rispose Helena trattenendo a stento la risate pensando amcora alla scena a cuo aveva assistito pochi secondi prima.Sua zia Emily era stata sempre una frana in cucina, per questo di solito cucinava lei. Era stata sua madre a insegnarle a cucinare. Lei si che era una cuoca provetta e faceva "i miglior pancake della città!'' come diceva sempre suo padre. Le mancavano così tanto, avrebbe fatto di tutto per riabbracciarli, ma sapeva che questo, purtroppo era impossibile.

<<Come mai sei giá sveglia e quest'ora? hai fatto un brutto sogno?>> gli chiese Emily notando che il volto della nipote aveva assunto un aria cupa, <<no>> rispose Helena per non fare preoccupare la zia, << è solo che ancora mi devo abituare alla mia nuova stanza>> mentì.

<<Ah,certo! A proposito come ti sembra la nuova casa? non trovi che sia fantastica? io personalmente penso che le case antiche cone questa abbiano un fascino particolare>> disse la zia con aria sognante.

<< Si,è veramente bella >> disse la ragazza sedendosi al tavolo della cucina,<< è vero che appartiene alla nostra famiglia da più di un secolo? >>

<< giá proprio così! >> disse la zia con aria fiera <<pensa che Wendy Darling, la tua bis bis nonna, abitò proprio qui! e fu una delle più importanti e stimate scrittrici di fiabe per bambini del suo tempo>>. Helana sorrise. Ricordava ancora di quando una volta suo padre riordinando la cantina aveva trovato delle vecchie foto di famiglia tra cui una di Wendy quando aveva la sua età. La somiglianza tra lei e la sua bis bis nonna era davvero impressionante.

<< Oddio! ma che ore sono? >> chiese a un certo punto Emily,

<<sono le otto e mezza, perché? >>

<<Dannazzione è tardissimo! oggi devo sbrigare un sacco di commissioni e ho pochissimo tempo, sarò di ritorno per l'ora di pranzo, d'accordo? >> disse la zia cercando come una furia le chiavi della macchina dentro la borsa.

<< ok>> rispose la ragazza<< ti farò trovare il pranzo pronto>>

<< sei un angelo! non so come farei senza di te!>> dicendo questo gli schioccò un bel bacio sulla fronte e uscì di fretta sbattendo la porta. Ora Helena era rimasta sola in quella grande casa vuota. Prima di tutto sistemò il macello che sua zia aveva combinato in cucina e poi si diresse verso la sua stanza per svuotare gli ultimi scatoloni con le sue cose. Quando ebbe finito decise di curiosare un pò in giro.  In quella casa, al piano superiore, c'erano altre due stanze da letto oltre alla sua, che però come bellezza non competevano minimamente con la sua,poiché la sua aveva il tetto dipinto come se fosse un cielo stellato e le pareti erano deliziosamente decorate con degli stucchi, e poi un modesto bahno dove la vecchia vesca era stata sostituita con una più nuova;invece al piano di sotto c'erano uno splendido soggiorno in stile vittoriano con un antico pianoforte a coda, una libreria piena di libri che occupava una parete intera e un meraviglioso camino riccamente decorato, e la cucina, da dove si poteva accedere a un piccolo giardino posteriore dove vi erano dei meravigliosi cespugli di rose rosse e bianche. Dopo il suo giro di perlustramento Helena salì le scale fino al secondo piano, e stava per entrare nella sua stanza quando si accorse di una botola sul tetto,''strano'' pensò "non sapevo che ci fosse una soffitta qui! come ho fatto a non notarla prima? '', allora incuriosita la ragazza prese una sedia e vi si arrampicò sopra per aprire la botola. Appena l'aprì ne scivolò fuori una scala, che Helena salì in fretta spinta dall'idea di trovare chissá quale tesoro, arrivata in cima, però, restò delusa perché la soffitta era completamente vuota. Rassegnata, la ragazza stava per scendere quando notò che in un angolo buio c'era qualcosa,

<<Non ci posso credere! >>

~Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! secondo voi cosa ha trovato Helana in quella soffitta? se volete scoprirlo vi basta leggere il mio prossimo capitolo ;*

Il RITORNO DI PETER PANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora